Immaginando la città ideale: libera dalle auto

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Il numero eccessivo di automobili in circolazione, spesso con il solo guidatore come unico passeggero, rappresenta il più grande fattore che contribuisce a incrementare il traffico motorizzato in città. Che cosa succederebbe se, in un futuro più o meno prossimo, alle auto private venisse impedito di circolare e al contempo venisse rivoluzionato il sistema del trasporto pubblico con corse a richiesta e taxi-bus collettivi sul modello Uber? Se lo è chiesto il segretario generale del Forum del Trasporto Internazionale dell’OCSE José Viegas, che ha presentato una simulazione condotta i dati di mobilità attuali di Lisbona. Lo riporta il sito del quotidiano francese Le Monde.

Nello specifico, il concetto alla base della simulazione implica la scomparsa dei veicoli che tradizionalmente attraversano la rete urbana e la loro sostituzione con due tipi di vettori, mentre il sistema della metropolitana non subirebbe variazioni. In primis taxi-bus a sei posti disponibili in 7 minuti al massimo, prenotabili attraverso un’app e che trasportano i passeggeri porta-a-porta. La seconda opzione, più accessibile, prevede una rete di minibus da 8 a 16 posti con passeggeri tutti seduti che possono essere fatti salire su richiesta e rilasciati alla loro destinazione, con un sistema per ottimizzare gli spostamenti.

Secondo i calcoli presentati dal Forum Internazionale dei Trasporti dell’Ocse, questa ricetta rivoluzionaria per il trasporto potrebbe dare risultati prodigiosi: diminuizione del 97,2 per cento del numero di veicoli in circolazione, calo del 23 per cento del traffico (fino al 37 per cento nelle ore di punta) e circa un terzo in meno di emissioni di CO2. Inoltre verrebbe liberato dalle auto il 95 per cento dei posti attualmente occupati sullo spazio pubblico e in pratica sparirebbe il traffico così come oggi lo conosciamo. A questi vantaggi si unirebbero anche i benefici sociali: migliore accesso al lavoro, alla salute e all’istruzione. Come scrive Le Monde: “Una città ideale”.

Oltre alla capitale portoghese, cinque città hanno richiesto una simulazione: Dublino, Helsinki, Auckland (Nuova Zelanda) e due città non europee la cui identità non è stata rivelata. Sarebbe interessante testare le potenzialità di grandi città italiane come Roma, Milano, Torino, Bologna se diventassero senz’auto: intanto, per contribuire a migliorare la situazione, nel nostro piccolo possiamo comunque pedalare ogni volta che ci è possibile rinunciando all’auto privata.

banner-partecipaA proposito di mobilità urbana: CosmoBike Mobility, la prima expo-conference in Europa dedicata alla ciclabilità urbana, si terrà a Verona dal 14 al 16 settembre 2016.

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