Le auto elettriche non sono la soluzione del problema del traffico nelle nostre città. Ma l’industria dell’auto elettrica sta avendo un grande impatto su tutto il settore della mobilità elettrica, comprese le bici elettriche.
Sono ormai decenni che ci viene detto che “in futuro” la mobilità elettrica salverà le nostre città dall’inquinamento. L’auto elettrica in particolare è vista come la soluzione a tutti i problemi di mobilità in città. Ma la situazione è un po’ più complicata. In quest’immagine è riassunto in modo un po’ provocatorio ciò che noi di Bikenomist pensiamo delle auto elettriche:
Ma andiamo con ordine.
Le auto elettriche
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- Ovviamente le auto elettriche non emettono gas tossici né rumori, cosa molto positiva rispetto alle automobili tradizionali
- Tuttavia l’energia per far muovere un’auto elettrica deve essere prodotta da qualche parte, quasi sempre (allo stato attuale) da fonti non rinnovabili
- Inoltre le auto elettriche usano enormi batterie al litio che devono essere smaltite correttamente dopo il loro utilizzo
- Ancora più importante è il fatto, sottolineato dall’immagine di sopra, che le auto elettriche non fanno nulla per far tornare le città a misura d’uomo e di bambino; le auto elettriche occupano gli spazi pubblici esattamente come le auto tradizionali
- Il vero impatto positivo lo si avrà con un’altra tecnologia ormai matura: la guida autonoma. Con le auto a guida autonoma sarà possibile rivoluzionare il modello di utilizzo dell’auto: invece di possedere un’auto e usarla quando serve, lasciandola ferma il 95% del tempo, ci saranno delle flotte di auto a guida autonoma, e si potrà facilmente chiamare un’automobile tramite app, facendoci venire a prendere sotto casa. Il numero di automobili necessarie per fare questo in una città sarà molto ridotto rispetto al numero di automobili presenti ora, quasi sempre inutilizzate e parcheggiate lungo la strada ad occupare spazi pubblici. Lo spazio pubblico lasciato libero potrà essere usato (ma questo dovrebbe accadere fin da subito) per il trasporto pubblico e per le bici.
Senza contare che le auto a guida autonoma non sono mai stanche, ubriache, o distratte dal telefonino.
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Tutto questo si limita a considerare il mondo “automobile” di per sé. Ovviamente ciò che più ci interessa qui sono le biciclette, che siano elettriche o meno. È qui che l’elettrificazione ha più senso.
Le bici elettriche
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- Una bici elettrica può essere usata anche da chi non userebbe mai una bici normale, perché non ce la fa fisicamente, perché non vuole sudare, perché deve spostare carichi pesanti, perché deve superare dure salite… Una bici elettrica in più è spesso un’automobile in meno. In un’automobile l’elettrificazione è solamente un passare da una forma d’energia a un’altra; in una bici l’elettrificazione è un moltiplicatore di possibilità
- Grazie all’unione fra motore umano (le gambe che devono comunque pedalare) e spinta elettrica, le bici elettriche possono usare motori piccolissimi e relativamente poco potenti (soli 250W); anche le batterie possono essere molto piccole, riducendo al minimo l’inquinamento (che pure c’è, inutile negarlo)
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È per questo che finora l’unico veicolo ad essere stato elettrificato con successo è stata la bicicletta, con milioni di ebike in tutto il mondo. Automobili e scooter elettrici rimangono una piccola nicchia.
L’arrivo di Tesla
L’arrivo di Tesla sul mercato delle auto elettriche sta cambiando velocemente le cose. Tesla, fondata dal miliardario visionario Elon Musk (leggetevi una sua biografia su internet: non ve ne pentirete), sta dando la scossa al mercato delle auto elettriche, accelerandone molto lo sviluppo. Tesla ha seguito una strategia interessante: ha iniziato la produzione di auto elettriche nel 2008 partendo da un modello sportivo di alta gamma, la Roadster. L’auto è divenuta subito un oggetto di culto fra i milionari. I proventi sono stati reinvestiti nella produzione di un’altra auto di fascia medio-alta, la Model S, presentata nel 2012. Grazie a questi modelli lussuosi, la Tesla si è fatta un nome, ha fatto parlare di sé.
La vera rivoluzione inizia ora: dall’anno prossimo infatti Tesla venderà la Model 3, non economica ma dal prezzo più abbordabile per la classe media (35000 dollari, meno eventuali incentivi pubblici). Tesla prevede di vendere centinaia di migliaia di Model 3 (ne sono già state prenotate 325000 in tutto il mondo).
Perché ne parliamo su questo sito dedicato alle bici elettriche?
Perché la produzione su grande scala di auto elettriche ha un impatto importantissimo sulla produzione di batterie. Al momento non esiste nel mondo la capacità produttiva necessaria, tanto che Tesla ha dovuto investire nella creazione di una “GigaFactory”, nella quale sta iniziando la produzione di batterie per le nuove Model 3. L’impatto di Tesla (ma in generale delle auto elettriche) sul settore elettrico ha principalmente due conseguenze:
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- Una conseguenza negativa è l’aumento del prezzo del litio, materia prima indispensabile per la produzione di batterie allo stato attuale della tecnologia. Il grafico a lato, tratto da questa pagina de l’Economist, è molto significativo. C’è il rischio che il prezzo delle batterie per bici elettriche si impenni
- Una conseguenza positiva è invece l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo sulle batterie al litio. La GigaFactory di Tesla non è solo grande, è anche altamente efficiente. Gli altri produttori mondiali (Samsung, Panasonic, Sony, LG, BMZ) non stanno a guardare. Poche settimane fa abbiamo scritto di importanti miglioramenti presentati dalla tedesca BMZ, sul mercato probabilmente dal 2018 (si parla di un nuovo formato per le celle che compongono le batterie, e durata decennale invece degli attuali 3-4 anni).
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Insomma, la situazione è fluida. Se finora “mobilità elettrica” voleva dire quasi esclusivamente “bici elettrica”, ormai anche l’auto elettrica è una tecnologia matura, e si diffonderà entro pochi anni. Sarà interessante vedere quali saranno le conseguenze sul mercato delle bici elettriche. È molto difficile arrestare il progresso tecnologico, e i cambiamenti sociali che esso impone; noi scommettiamo su un futuro con poche auto elettriche a guida autonoma in giro per le città, per chi ne ha bisogno, e tante biciclette (elettriche o meno) per chi può.
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