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Bologna, i ciclisti crescono anche grazie alla Tangenziale delle bici

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Negli ultimi 5 anni il numero di persone che girano sulle ciclabili di Bologna è cresciuto del 20%: lo si evince da un’indagine del Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (Dicam) dell’Alma Mater diretto da Federico Rupi. Le ultime rilevazioni risalgono al mese di maggio di quest’anno e al periodo 15 settembre / 15 ottobre 2015 e riportano i passaggi dei ciclisti sulle piste ciclabili (esclusi dunque coloro che pedalano su strada).

Il trend è positivo, soprattutto se rapportano con il flusso medio di pedalatori registrato nel 2011 (1919 passaggi), che nel 2014 era salito a 2169 e nel 2015 aveva toccato quota 2244. E nel 2016 questa percentuale è cresciuta di un ulteriore 10%, stando ai dati riportai dalla ricerca del Dicam. I dati sono stati raccolti manualmente e dalle strumentazioni e sono stati elaborati per valutare la crescita dell’uso della bicicletta e l’impatto che questo fattore ha sulla mobilità cittadina: per questo sono state prese in considerazione le fasce orarie in cui ci si muove maggiormente per studio/lavoro cioè tra le 8:30 e le 10:30 di mattina e tra le 16:30 e le 17:30 nel pomeriggio.

L’aumento di ciclisti urbani, pressoché in tutte le zone di Bologna, è stato di certo favorito anche dall’inaugurazione della Tangenziale delle biciclette, nel settembre 2015: un’opera di ricucitura ciclabile fortemente voluta dall’allora assessore alla mobilità Andrea Colombo, che nel corso del suo mandato ha sostenuto convintamente la diffusione della ciclabilità in città. Dunque il risultato della maggiore presenza di ciclisti urbani è il frutto di una precisa strategia per avere più persone in sella e meno persone in auto. Rispetto all’anno scorso la crescita è stata del 10% con un grado di utilizzo delle piste pari all’86%. Ciò dimostra che gli investimenti pagano. In Emilia-Romagna, tra il 2008 e il 2015 le piste ciclabili sono cresciute del 48,5%, le aree pedonali dell’11,8% e le ztl del 3,8%. Bologna ha incrementato le piste ciclabili del 54,5% nel periodo citato.

Il monitoraggio del Dicam – come riporta il sito di Repubblica Bologna – “si è interrotto tra la fine del primo mandato del sindaco Virginio Merola e la sua rielezione”. Ora l’assessora alla mobilità Irene Priolo “ha annunciato la ripresa della collaborazione estendendo l’analisi dei flussi anche agli altri mezzi con la finalità di accumulare dati utili per il nuovo piano del traffico”. Si attende invece la pubblicazione del biciplan cittadino per conoscere come continuerà il lavoro dell’amministrazione felsinea sulla ciclabilità per i prossimi anni.

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