Bafang, produttore cinese finora noto soprattutto per i suoi motori destinati a bici elettriche di fascia medio-bassa, vuole andare alla conquista di settori più lucrosi del mercato. Un nuovo centro europeo per l’assistenza post-vendita, insieme al Max-Drive, sono gli strumenti utilizzati per farlo.
Tendenzialmente, con alcune eccezioni, il mercato delle bici elettriche può essere diviso grosso modo in due parti. Da una parte bici di fascia medio-bassa o bassa, che quasi sempre montano motori al mozzo. Dall’altra bici elettriche di fascia medio-alta o alta, che quasi sempre montano motori centrali.
Questo non vuol dire che i motori centrali siano “meglio” dei motori al mozzo, ma di fatto il mercato va in questa direzione.
Il primo settore è dominato largamente da Bafang. Questa azienda cinese produce milioni di motori al mozzo ogni anno, vendendoli soprattutto in Cina. Si tratta di motori di qualità generalmente molto buona (ne abbiamo provati parecchi), e migliorata nel corso degli ultimi anni. Non avranno valori di coppia elevatissimi, ma sono usati con soddisfazione da milioni di persone. A Bafang si affiancano altri produttori di motori al mozzo; non abbiamo statistiche precise, ma questi altri si contendono una parte decisamente piccola del mercato.
Il secondo settore, quello dei motori centrali, vede la presenza di un oligopolio formato da Bosch, Yamaha, Shimano, Brose e pochi altri. Questi motori sono montati solitamente su bici di fascia media o alta; per le mtb elettriche è praticamente obbligatorio avere un motore centrale. È in questo lucroso settore che Bafang vuole inserirsi con maggior forza.
Bafang produce già motori centrali da parecchio tempo. Si tratta dei vari BBS01 e BBS02, molto popolari fra coloro che decidono di elettrificare la propria mtb. Sono ottimi motori, dotati però di un semplice sensore di pedalata invece del sensore di coppia che a nostro parere (e non solo) è quasi fondamentale su una mtb elettrica. Nel 2015 Bafang ha anche introdotto un motore centrale con sensore di coppia, il Max Drive, che stenta però a farsi adottare dai produttori di bici, data la forte concorrenza. Il Max è disponibile in due versioni da 250W e una da 1000W.
La volontà da parte dell’azienda di puntare su una fascia più alta del mercato si vede anche da due altri sviluppi però:
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- La recente apertura di un centro europeo per l’assistenza e la formazione nei dintorni di Nimega, Olanda. Qui si trovano le parti di ricambio per i motori Bafang. In questa sede inoltre vengono organizzati corsi per le officine di bici, o per gli assemblatori che devono montare motori Bafang. Il problema della formazione delle persone che lavorano nelle officine per bici è molto sentito dai produttori più seri di bici elettriche, che organizzano regolarmente corsi di aggiornamento rivolti ai meccanici specializzati che devono intervenire sulle parti elettriche di una bici.
- Collegato al primo punto è lo sviluppo di un software per facilitare la diagnosi sulle centraline dei motori. Il software BESST (Bafang E-mobility Sales & Service Tool) può essere scaricato dai tecnici dei produttori di bici per ottimizzare la performance dei motori secondo le proprie esigenze; o anche dalle officine che fanno assistenza post-vendita per avere un aiuto nella diagnosi dei problemi. In futuro dovrebbe essere sviluppata anche una app che permetta agli utenti di personalizzare la risposta del motore, come possibile ad esempio per i sistemi Bosch.
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Uno dei trend più facili da percepire nel settore delle bici elettriche è la sempre maggiore qualità dei componenti elettrici utilizzati. I brand famosi che costituiscono a oggi l’oligopolio nel settore dei motori centrali si rincorrono continuamente nella gara al motore più perfezionato; Bafang vuole inserirse pienamente in questa gara. A beneficiarne sono i consumatori, che hanno a disposizione bici elettriche sempre più performanti.