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Myland: inizia la stagione dei Trail

Myland: inizia la stagione dei Trail
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La modalità ciclistica è il bikepacking, cioè tutto il necessario sulla bici, senza fronzoli, per poter pedalare più giorni su sterrati. I trail rappresentano una nuova declinazione del cicloturismo evoluto.
myland
In Italia eventi appositamente organizzati vengono proposti da alcuni anni e da nord a sud si può partecipare per attraversare aree di grande fascino. L’originalità dei trail sta proprio nel concatenamento di percorsi già mappati ma che nessuno aveva messo in connessione per rendere possibile un vero viaggio attraverso sentieri e piste.
Gli organizzatori offrono ai partecipanti la traccia gps di un itinerario verificato. Durante il percorso, che è sempre piuttosto lungo (oltre 100 km e fino a 400 km o addirittura oltre) non viene offerta assistenza di nessun tipo e ogni partecipante deve essere totalmente autonomo. I trail non sono gare: non c’è classifica o tempi cronometrati, ma solo un foglio d’arrivo che ognuno è tenuto a firmare dichiarandone l’ora ed eventuali commenti. Per questo si può sostare per il riposo e il nutrimento senza troppi sensi di colpa, gustandosi il panorama, il contatto con la natura, l’esperienza del viaggio avventuroso.
Uno degli eventi consolidati e che segna l’inbizio della stagione è MyLand, alla terza edizione. Si svolgerà dal 22 al 25  aprile in Sardegna  nella sub-regione della Marmilla (www.mylandbikefestival.it/), forse una delle aree più incontaminate dell’isola. La data è favorevole per sfruttare il ponte festivo, ma soprattutto per il clima ottimale adatto ai lunghi percorsi del trail sardo (120 km, 2500 D+; 220 km, 5000 D+; 400 km, 10.000 D+). Tutti i percorsi sono ad anello e partono dal quartier generale di Villa Verde (40 km da Oristano). In controtendenza con gli altri trail, sul percorso saranno allestiti alcuni check point per la sicurezza dei partecipanti che pedaleranno in un’area scarsamente abitata. Essi potranno essere usati anche per il riposo e in alcuni si troverà anche cibo e docce Un’altra eccezione di MyLand, in stile Idita Road, è far trovare ad un check point desiderato una propria sacca con quanto ritenuto necessario. Un elemento di natura extra ciclistica e che rende unica l’esperienza, sarà la fioritura dei fiori spontanei: difficilmente si ha l’opportunità di pedalare su immensi tappeti fioriti che per un paio di mesi colorano le aree collinari della Marmilla. Si attraverseranno anche boschi di querce da sughero, aree dove i cavalli vengono lasciati allo stato brado e si capirà pedalando cosa sono le giare, altipiani disabitati con laghetti e vegetazione lussureggiante ai quali si accede da sentieri ripidi.
Sul percorso non ci saranno segni, frecce o cartelli perché ogni partecipante dovrà seguire il proprio GPS. Una buona notizia per chi non parteciperà a Myland ma ne è affascinato, è la possibilità, completamente gratuita, di richiedere agli Enti Turistici locali o al sito del trail, la traccia del percorso da seguire in qualsiasi momento dell’anno e nelle modalità che ognuno preferirà, e per i meno spartani sfruttando i piccoli alberghi, gli agriturismi o le accoglienti strutture che si trovano in prossimità del percorso. Si può partecipare con ogni tipo di bicicletta sapendo che il percorso è quasi sempre su sterrato, non particolarmente ostico. Sono ammesse le biciclette con pedalata assistita perché si vuole offrire la possibilità di conoscere la Marmilla a quante più persone entusiaste della natura e dell’avventura.

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