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Il terrorismo usa l’auto, ma si bloccano le bici

Nelle scorse settimane a Londra ci sono stati due attentati durante i quali alcuni terroristi hanno fatto uso di automobili per investire le persone che camminavano su due ponti sul Tamigi.
La soluzione? Installare delle barriere fra la strada e la parte pedonale dei ponti… proprio dove ci sono le piste ciclabili!
Guardate questa foto postata su Twitter da un giornalista della BBC: la nuova barriera ha coperto quasi completamente la corsia ciclabile.


Le barriere servono a poco: chi vorrà fare attentati potrà comodamente farli sulle altre strade non protette. E a quel punto cosa si farà? Si dovrà ricoprire Londra di barriere? Una città ingabbiata?
Per ora l’unico risultato concreto ottenuto con questa mossa è la cancellazione parziale o totale delle piste ciclabili. Non si sarebbero potute mettere queste barriere fra la corsia per le auto e quella ciclabile, togliendo spazio ai mezzi motorizzati?
Senza contare che dal punto di vista politico sarà ora molto difficile togliere le barriere: immaginate che il sindaco ordini la loro rimozione, e che in seguito ci sia un attentato… Il sindaco sarebbe costretto a dimettersi.
Speriamo che questa soluzione d’emergenza venga ripensata con più calma nelle prossime settimane in modo da restituire lo spazio tolto alle bici: Londra è una città che sta diventando sempre più amica della bici, e questa mossa è una anomalia rispetto a quanto si sta facendo in generale.

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