In un’epoca lontana, nella quale non esistevano powermeter, strategia di squadra, scatti e salite programmate al computer, il ciclismo era uno sport al limite della sopravvivenza. Un manipolo di intrepidi e incoscienti passava ore in sella, cercando di arrivare al traguardo in tempo e soprattutto incolumi. La gente si entusiasmava per quegli atleti, in grado di sopportare sofferenze e di spingere il proprio corpo oltre ogni limite.
L’ultracycling rispecchia molto la filosofia del ciclismo eroico, dove la sfida non è con gli altri ma con sé stessi. Perché pedalare per 1000km senza mai fermarsi oppure affrontare 15 giorni in sella in alta montagna, è uno sforzo immane, che richiede un’elevata capacità di gestione delle proprie energie, un adeguato allenamento ma soprattutto una resistenza mentale non indifferente.
Noi di Bikeitalia abbiamo deciso di dedicare ampio spazio a questi “nuovi eroi” del ciclismo d’ultraresistenza, atleti capaci di pedalare in condizioni estreme, di giorno come di notte, superando passi alpini o deserti infuocati. Lo facciamo perché crediamo che l’ultracycling sia la risposta naturale a un ciclismo su strada sempre meno avvincente, sempre più studiato a tavolino, sempre meno spettacolare. Gli ultraciclisti non sono famosi ma portano sulla loro pelle i segni dell’epica, dell’eroismo a pedali, della fatica fino allo sfinimento e meritano il giusto riconoscimento.
Porteremo su queste pagine virtuali le emozioni dell’ultracycling attraverso diversi approcci. Lo faremo raccontandovi le gare più importanti: siamo infatti diventati media partner officiale dell’Ultracycling Dolomitica, del Veneto Gravel e delle gare del circuito del campionato Ultracycling Italia. Analizzeremo dall’interno le competizioni, le emozioni, la fatica e la bellezza di queste gare che cominciano quando le granfondo sono già finite da parecchi chilometri. Vi faremo conoscere gli organizzatori, la loro filosofia di ultracycling e i protagonisti.
Inoltre vi racconteremo l’ultracycling attraverso gli occhi e i colpi di pedale di un atleta “speciale”: Rodney Sonnco, classe 1989, titolare di una pizzeria in Brianza e vincitore nel 2017 della gara di mtb più dura al mondo, la Inca Divide. Una corsa contro il tempo di 3500km e 65.000 metri di dislivello positivo attraverso il Perù. Rodney l’ha chiusa in 14 giorni, con 2 giorni di vantaggio sul secondo arrivato.
Il team Bikeitalia curerà la preparazione atletica di Rodney in ogni suo aspetto: assistenza meccanica, biomeccanica, piano di allenamento, test di valutazione, alimentazione e fisioterapia. Lo seguiremo per i prossimi tre anni, per portarlo alla gara di ultracycling più importante al mondo: la RAAM (Race Across America). Vi spiegheremo le scelte in tema di assetto della bici, posizione in sella, allenamento, nutrizione e vi mostreremo il percorso di Rodney gara dopo gara, chilometro dopo chilometro. Questo per poter mostrare come si deve affrontare l’ultracycling, con uno spirito avventuroso ma con una preparazione scientifica e intelligente.
Preparatevi, cari lettori, Bikeitalia vi porterà nel mondo dell’ultracycling. Pronti per l’avventura?
Un doveroso e commosso ricordo va alla leggendaria figura di Mike Hall, vivo fino a poco più di un anno fa, travolto da una vettura, e ripreso nella prima fotografia.
Quindi, alla fine dei conti, tutta la poesia e l’eroismo delle prime righe, vengono incredibilmente cancellati dal ritorno alle tecnologie attuali.
sergio f