Nel Regno Unito l’inquinamento dell’aria causato dai veicoli a motore costa ogni anno al sistema sanitario nazionale, e alla società, 6 miliardi di sterline, il corrispettivo di quasi 7 miliardi di euro.
Secondo uno studio condotto dall’università di Oxford, le condizioni più gravi sono riscontrabili nelle grandi città: solo a Londra ogni veicolo, nell’arco di vita dal concessionario alla rottamazione, ha un impatto sulla sanità di quasi 8 mila sterline.
Sembra che in termini di qualità dell’aria Londra sia la città peggiore: ogni anno i veicoli che circolano sulle sue strade costano al sistema sanitario britannico 605 milioni di sterline.
Nella capitale ogni singola auto, durante la sua vita, costa 7.714 sterline, mentre un furgone si attesta a 20 mila sterline. La situazione peggiora con i veicoli diesel, dove le cifre salgono a 16.400 sterline per le auto e a 24.500 sterline per i furgoni.
Fuori dalle grandi città la situazione migliora. Sempre secondo lo studio realizzato per conto del Global Action Plan, la stessa auto che a Londra pesa sulla sanità per quasi 8mila sterline nell’arco della sua vita, se guidata in aree rurali ha un impatto di 592 sterline. Evidentemente non perchè questa inquini di meno, ma perché si osserva come sia nettamente minore il numero di persone esposte all’inquinamento.
Christian Brand dell’università di Oxford spiega che nel Regno Unito “auto e furgoni restano i responsabili di 10 mila morti premature all’anno, e i veicoli diesel rappresentano il problema maggiore“. “La valutazione degli effetti sulla salute associati ai veicoli diesel è cinque volte più alta di quella collegata alle auto a benzina, e 20 volte più grande rispetto alle auto elettriche”.
È di pochi giorni fa la notizia rilasciata dal Sindaco Beppe Sala che Milano a partire dal 2019 vieterà l’ingresso in città dei motori diesel più inquinanti. Solo nel capoluogo lombardo si contano infatti 600 morti l’anno per colpa dell’inquinamento dell’aria.
Se questo ancora non dovesse bastare per chiarire la gravità della situazione, ci pensa Google a rincarare la dose su un tema così delicato. Attraverso una nuova funzione disponibile da pochi giorni in Italia è infatti possibile conoscere la qualità dell’aria del luogo in cui ci troviamo.
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