La EU rivela gli spaventosi costi del sistema automobile

L’Unione Europea ammette di avere sempre sottostimato il reale impatto dei trasporti che, secondo uno studio preliminare presentato alla conferenza dello scorso dicembre sulla multimodalità, ammonterebbe all’astronomica cifra di 1.000 miliardi di euro su base annuale, pari al 7% del PIL delle 28 nazioni europee.

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Il 75% del totale dei costi è generato dal trasporto motorizzato su gomma.

Il valore individuato include i costi causati dall’incidentalità, dall’inquinamento atmosferico e sonoro, danni al territorio e traffico. I soli ingorghi impattano per un totale di 250 miliardi di euro/anno.

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Questa cifra è stata calcolata al netto dei costi per le infrastrutture quali strade, ponti, viadotti, tunnel, etc.

Il rapporto ha ulteriormente evidenziato che a pagare i costi esterni del sistema di trasporto è principalmente la collettività e non coloro che ne fruiscono.

La commissaria europea per i trasporti, Violeta Bulc, ha commentato lo studio preliminare sostenendo che occorre sempre più dirigersi verso un modello del “chi inquina paga”, a partire dagli automobilisti, proprio a causa delle 25.000 morti/anno per incidenti stradali (e 50.000 morti premature per inquinamento) in Europa e che devono arrivare a zero entro il 2050.

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Violeta Bulc

In riferimento al caso dei gilet gialli in Francia, la Bulc ha evidenziato che un aumento della pressione fiscale sull’automobile dovrà avvenire in modo prudente e graduale.

“Possiamo decidere o no che una parte dei costi venga assorbita dalla società per il bene dello sviluppo sociale economico, ma questo non deve avvenire mai al costo delle vite umane. A prescindere dalla decisione presa, il modello futuro dovrà essere trasparente, comparabile ed equo.” ha concluso la Bulc.

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Lo studio sarà finalizzato nel maggio 2019 e sarà presentato al Consiglio Europeo sui Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia del Giugno 2019.

Colpiscono in ultima analisi i costi individuati perché, se paragonati con il PIL generato dal comparto auto in Europa che ammonta al 6,8% del totale, apriranno necessariamente la strada a un dibattito sulla necessità di emancipare il nostro sistema di trasporti dal modello basato sull’automobile privata e puntare su sistemi più convenienti.

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