Raggi al giro di boa: Salvaiciclisti Roma chiede un cambio di passo sulle ciclabili

Sono passati due anni e mezzo dall’insediamento della sindaca Virginia Raggi in Campidoglio e l’Associazione Salvaiciclisti Roma ha messo nero su bianco le infrastrutture ciclabili a disposizione di chi si sposta in bici a Roma: per farlo ha utilizzato una serie di mappe, mettendo a confronto il passato con il presente e delineando alcune soluzioni pratiche per il futuro. Perché, in estrema sintesi, “gli interventi della Giunta Raggi appaiono insufficienti per lo sviluppo della mobilità in bicicletta a Roma”, sottolinea l’Associazione con un approfondito post pubblicato il 28 gennaio 2019 sul suo blog.

La situazione delle ciclabili a Roma – come abbiamo avuto modo di sottolineare a più riprese su Bikeitalia – è largamente deficitaria e le poche infrastrutture presenti sono scollegate tra loro: la proposta-base di Salvaiciclisti Roma per costruire il nucleo centrale della rete ciclabile romana è di realizzare due assi trasversali e un anello di connessione, punti fermi per uno sviluppo armonico e capillare dei percorsi per le bici sul territorio capitolino.

IL PASSATO

Le ciclabili esistenti a Roma prima dell’insediamento della Giunta Raggi sono riportate nella mappa sottostante: si tratta delle piste ciclabili ante 2014 (dati forniti da Roma Servizi per la Mobilità) e comprendono anche percorsi ciclabili nel verde ricavati nei viali delle ville storiche o l’Appia Antica pur in assenza di alcuna infrastruttura ciclabile. Tenendo conto di tutto, i chilometri complessivi ammontano a 259.

Eliminando i percorsi nel verde, quelli non agibili e quelli non dotati di infrastrutture/segnaletica la mappa si ridimensiona alquanto e restituisce uno “spezzatino ciclabile” con brevi percorsi non connessi tra loro, che espongono continuamente chi pedala ai pericoli del traffico anche su distanze inferiori ai 5 chilometri.

IL PRESENTE

Le infrastrutture realizzate – o in via di realizzazione – dalla Giunta Raggi (afferenti al PON Metro 2014-2020) durante la prima metà del mandato secondo i calcoli dell’Associazione Salvaiciclisti Roma ammontano a 5,6 chilometri e sono:

– il Tunnel di Santa Bibiana (0,2 km)
– la Ciclabile Nomentana (3,2 km)
– la Ciclabile Tuscolana nei due sensi di marcia (2,2 km)

Queste nuove realizzazioni, a fronte della rete viaria romana, coprono soltanto circa l’1 per mille delle strade, come sottolinea l’Associazione: “Per chi vuole iniziare ad utilizzare la bicicletta, l’impatto delle nuove ciclabili è estremamente limitato se rapportato ai 5.500 km di strada romane (0,001%). Inoltre, i tracciati rimangono frammentati, sia verso il centro che verso la periferia, ed espongono ugualmente gli utenti ai pericoli del traffico. Non ci risulta che Roma Capitale si sia dotata di strumenti per il conteggio dei passaggi, e dunque sarà difficile valutare il reale impatto di queste infrastrutture sullo sviluppo della mobilità in bicicletta”.

IL FUTURO

I percorsi ciclabili di prossima realizzazione, programmati all’interno del Piano Operativo Nazionale (PON) redatto nell’aprile 2017 per il cronoprogramma triennale 2017-2020 sono 15 (quindici) per un totale di circa 18 chilometri. Altri interventi in fase di programmazione sono: prolungamento ciclabile Monte Ciocci da Santa Maria della Pietà a stazione San Filippo Neri, da Stazione San Filippo Neri a stazione Giustiniana, da ciclabile Monte Ciocci ad aggancio viale Battistini; viale dei Romanisti; via Tiburtina altezza stazione Tiburtina fino a Santa Maria del Soccorso; Torraccia Casal Monastero (fonte: PON-METRO 2014-2017, Enrico Stefàno – Commissione Mobilità). Il Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB), anello di 44 chilometri della rete Bicitalia a vocazione principalmente cicloturistica, potrà essere utilizzato anche nell’uso urbano quotidiano della bici ed è per questo che è stato incluso nella mappa, anche se la sua realizzazione potrebbe richiedere ancora molti anni. Nella migliore delle ipotesi, secondo Salvaiciclisti Roma, nei prossimi tre anni l’esperienza di chi si sposta in bicicletta non cambierà di molto rispetto alla situazione attuale.

LA RETE CICLABILE

Le ciclabili realizzate, quelle in fase di realizzazione e quelle in programmazione non disegnano una rete, dal momento che i percorsi in bicicletta restano comunque discontinui: le azioni di “ricucitura”, in assenza di una struttura portante di ciclabilità, appaiono insufficienti per sviluppare la mobilità in bicicletta a Roma. Fra le proposte più votate dai cittadini lo scorso anno per il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) c’era la Ciclabile Infinita di Salvaiciclisti Roma: un biciplan da 100 milioni di euro e 250 chilometri di estensione che si propone come soluzione per creare una rete ciclabile sicura e veloce tra le diverse zone della città.

PER UN CAMBIO DI PASSO

In questa seconda parte del mandato, secondo Salvaiciclisti Roma, la Giunta Raggi dovrebbe cominciare a cambiare passo e avere una visione maggiormente d’insieme degli interventi pro bici, che altrimenti rischiano di essere irrilevanti. Dunque nel breve periodo ci sono tre interventi necessari per gettare le basi della futura rete ciclabile romana, per un totale di poco più di 26,5 chilometri:

La Tangenziale delle Biciclette (10 km) – il giro delle Mura, o i confini del I Municipio: via dei Fori Imperiali, via Labicana, viale Manzoni, Santa Bibiana, Via Tiburtina, Piazzale Aldo Moro, Via del Policlinico, Corso d’Italia, Via San Paolo del Brasile, Via Washington, Piazza del Popolo, Via del Corso, Piazza Venezia.
L’asse Tuscolana-Cassia (10 km) prosegue il percorso iniziato con i lavori su via Tuscolana estendendolo fino al settore nord della città 10,2 km. Rispetto al biciplan proposto da Salvaiciclisti-Roma, mette in continuità il ramo nord della ciclopolitana L1 (Appia-Cassia) e il ramo sud della ciclopolitana L8 (Tuscolana-Flaminia).
L’asse Nomentana-Ostiense (6,5 km) connette la ciclabile Nomentana, in via di completamento, con il settore sud-ovest della città. misto tra L2 (Ostiense-Salario) e L4 (Nomentana-Colombo). Un possibile percorso alternativo potrebbe svilupparsi lungo Viale Trastevere e connettersi con Viale Marconi, dove pure è già in programma la realizzazione di una ciclabile.

Riuscirà la sindaca Virginia Raggi a trovare la quadratura del cerchio, imprimendo nella seconda parte del suo mandato un’accelerazione per la ciclabilità a Roma? Il countdown è cominciato: ora è importante individuare una soluzione e portarla avanti convintamente, a testa bassa, per sviluppare la mobilità in bicicletta attraverso infrastrutture ciclabili che possano realmente cambiare il volto della città.

Commenti

  1. Avatar Giuseppe Pollera ha detto:

    Riuscirà la sindaca Virginia Raggi a trovare la quadratura del cerchio?
    Ma de che?

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