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FIAB: nuovo nome e nuovo presidente

FIAB: nuovo nome e nuovo presidente
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Per FIAB quella di ieri, Domenica 14 Aprile, è stata a tutti gli effetti una giornata storica: a trent’anni dalla fondazione i soci hanno deciso di cambiare il nome della federazione ed esplicita il proprio ruolo di associazione ambientalista: la Federazione Italiana Amici della Bicicletta diventa Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.

Un cambio nel nome che non fa altro che rimarcare ancora di più l’anima della FIAB che diventa così un’associazione ciclo-ambientalista, un passo importante per rimarcare la vicinanza della federazione ai temi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, in cui la bicicletta può e deve svolgere un ruolo di traino verso una mobilità attiva e sostenibile.

L’assemblea dei soci FIAB ha avuto anche il compito di rinnovare le cariche elettive del consiglio nazionale. Dopo 6 anni di presidenza, Giulietta Pagliaccio passa la palla (o il manubrio) ad Alessandro Tursi, classe 1973, milanese di nascita e abruzzese di adozione.
Tursi, architetto di professione, ha un curriculum di tutto rispetto: fu presidente della FIAB di Giulianova in provincia di Teramo, vicepresidente nazionale e vicepresidente dell’European Cyclist Federation (ECF).

Un ringraziamento doveroso va all’ormai ex presidente Giulietta Pagliaccio, la quale è riuscita a far crescere la FIAB, sia in termini di iscritti sia in numero di associazioni locali presenti sul territorio.
A Pagliaccio va riconosciuta costanza e determinazione nel portare a casa numerosi risultati, tra cui: il supporto all’approvazione della prima legge quadro sulla ciclabilità approvata nella scorsa legislatura, la campagna portata avanti durante le elezioni politiche del 2018 con tutti i candidati premier per ottenere azioni concrete a favore della ciclabilità, l’apertura di una nuova sede nella Capitale e tante altri piccoli e grandi successi che hanno permesso a FIAB di restare un punto fermo nel mondo della ciclabilità italiana.

Ad Alessandro Tursi, nuovo presidente, spetteranno altre importanti sfide, prima tra tutte la riforma del Codice della Strada, un tassello fondamentale per aumentare la sicurezza delle persone che scelgono di muoversi in bicicletta.
In questo cammino che è iniziato ieri e si concluderà tra tre anni Tursi non si sentirà solo, infatti oltre alla carica di presidente i soci hanno rinnovato anche le cariche del consiglio nazionale.
Per la prima volta in trent’anni l’organo decisionale della FIAB vede il 50% dei componenti di sesso femminile, un risultato ottenuto senza ricorrere alle quote rosa, segno che FIAB è una realtà capace di rigenerarsi nel tempo e di restare al passo coi cambiamenti della società.

Gli eletti del consiglio nazionale sono 16: Giulietta Pagliaccio, Valeria Lorenzelli, Renata Zorzanello, Enrico Chiarini, Massimo Tocci, Valerio Montieri, Dario Zanette, Laura Di Russo, Antonio Marco Dalla Pozza, Massimo Gaspardo Moro, Cristina Castellari, Giuliano Giubelli, Chiara Minì, Noemi Carbone, Giuseppe Dimunno e Loretta Marini.

A loro un grandissimo in bocca al lupo da parte della redazione di Bikeitalia.it e l’augurio di continuare a lavorare insieme per trasformare l’Italia in un Paese ciclabile.

Commenti

  1. giovanni ha detto:

    Auguri di buon lavoro al presidente Tursi!

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