Il ciclismo è questione di velocità: è stato e sarà sempre così, ed è quindi un’attività a cui è associato un determinato livello di rischio. La velocità e il rischio inerente fanno parte del divertimento. Fortunatamente i recenti studi e conseguenti sviluppi tecnologici hanno reso il ciclismo più sicuro. Il rischio di incidenti si è notevolmente ridotto poiché le protezioni per i ciclisti sono decisamente migliori di una volta.
Ma la via verso un cambiamento reale ed effettivo sulle nostre strade è comunque ancora lunga e difficile. Soprattutto se prendiamo in considerazione il vasto contesto urbano, dove convivono diverse forme di mobilità alcune delle quali rappresentano vere minacce per il ciclista, come la presenza del traffico motorizzato.
Che cosa si può fare nel nostro piccolo per pedalare più sicuri? Non si può avere il controllo su tutto, per quanto si pedali bene la bici e si presti attenzione. In bicicletta si è vulnerabili e la sicurezza dipende anche dagli altri utenti della strada. Fortunatamente esiste modo di rendersi visibili, grazie a prodotti specifici che ottimizzano la visibilità. Le luci per le biciclette non sono una novità, ma l’enorme varietà di tipologia di illuminazione sì. La tecnica a LED, sempre più raffinata, permette di utilizzare una lampadina piccola e compatta, abbondantemente sufficiente per essere visti anche a centinaia di metri di distanza.
Oltre a una buona illuminazione, anche l’abbigliamento rappresenta un aspetto fondamentale per la visibilità. L’abbigliamento specializzato ha elementi riflettenti in punti specifici del corpo che permettono di riconoscere schemi di movimento caratteristici delle persone. Gli elementi riflettenti convertono la luce UV invisibile in luce visibile, quintuplicando la distanza a cui si è visibili.
Grazie a tali tecnologie, l’abbigliamento tecnico permette agli utenti della strada di riconoscere un ciclista il prima possibile.
L’equazione “casco=sicurezza” non esiste, e non si può considerare il casco come la panacea di tutti i mali che rende il ciclista sicuro in assoluto ma rappresenta un fattore importante per poter diminuire alcuni rischi e implementare la propria sicurezza sulla strada.
Ma cosa rende un casco più sicuro di un altro? Partiamo dal presupposto che tutti i caschi ci rendono più sicuri ma che non sempre un casco di prezzo più alto è sinonimo di sicurezza maggiore. Ogni modello porta con sé delle caratteristiche studiate specificatamente per tipologia d’impiego e stile di guida.
La certificazione CE definisce lo standard minimo che tutti i caschi presenti sul mercato europeo devono avere. Questa certificazione si ottiene mediante test meccanici di sollecitazione, tra cui le prove di scalzamento, la ritenzione del cinturino e l’assorbimento di urti che verifica che l’energia sviluppata dall’urto (a una velocità di 5,4 m/s e 4,5 m/s) venga assorbita dal casco, senza essere trasmessa al ciclista.
Esistono altre tecnologie specifiche per aumentare la sicurezza del ciclista come la tecnologia MIPS: integrata all’interno del casco in fase di produzione permette di limitare notevolmente i danni che il cervello riceverebbe sbattendo sulla scatola cranica. Bisogna considerare che cadere dalla bici non è quasi mai un evento che porta a sbattere la testa in modo perfettamente perpendicolare al terreno; tecnologie come MIPS, avere sempre il il casco perfettamente allacciato e regolato, aiutano ad innalzare il livello di protezione del ciclista.
L’introduzione dei freni a disco per le bici da corsa è stata una vera rivoluzione, che ha fatto compiere un salto in avanti alla sicurezza della bici da corsa. I motivi sono due. Innanzitutto, le caratteristiche tecniche dei freni a disco sono superiori rispetto a quelle dei tradizionali freni a pattino. I freni a disco utilizzano un disco separato come superficie di frenata, permettendo ai cerchi di svolgere la loro funzione, vale a dire che lo pneumatico mantenga un contatto ottimale con la superficie stradale. Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che le ruote con i freni a disco hanno una durata praticamente illimitata; non hanno problemi con la pioggia e la frenata è ottimale in tutte le condizioni.
Tuttavia, il principale vantaggio dal punto di vista della sicurezza è la praticità d’uso. I freni a disco non hanno solo una maggiore capacità di frenata ma per azionarli occorre anche una forza minore e ciò permette di dosare con molta precisione la frenata. La maggiore manegevolezza riduce la fatica a vantaggio del controllo della bici stessa. La sicurezza, quindi, aumenta e l’energia che rimane può essere convertita in velocità/attenzione.
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