Il quotidiano tedesco “Der Tagesspiegel” ha promosso e realizzato un sondaggio tra oltre 20.000 berlinesi per chiedere quali fossero le migliori soluzioni di piste ciclabili tra chi ogni giorno si muove in bici. Tra queste, molte si rifanno a esempi provenienti dai Paesi Bassi che ormai da anni dettano la linea su come realizzare le migliori infrastrutture ciclabili, permettendo davvero a tutti di muoversi in sicurezza e in autonomia.

Un’operazione davvero interessante che secondo quanto riporta il quotidiano è considerato il più grande sondaggio sulla progettazione stradale mai realizzato in Germania. L’iniziativa ha coinvolto un pubblico molto vario ed è stata portata avanti con FixMyBerlin, un innovativo portale online che monitora e segnala gli avanzamenti nei lavori di realizzazione di percorsi ciclabili.
L’obiettivo del sondaggio era quello di comprendere quali fossero le migliori soluzioni progettuali in termini di percorsi ciclabili secondo i cittadini, un processo partecipativo per delineare la percezione di sicurezza degli utenti in base alle diverse soluzioni tecniche.
I risultati non sono scontati e denotano una particolare propensione dei berlinesi nella scelta di infrastrutture ciclabili che riprendono i modelli olandesi, basati soprattutto sulla moderazione del traffico e sulla condivisione della strada.
Secondo i partecipanti al sondaggio la migliore pista ciclabile è praticamente quella che viene definita una “superciclabile” ovvero una pista separata dal traffico, di ampie dimensioni e con un’ottima pavimentazione, senza pedoni e con piccoli spazi attrezzati per la sosta.

Di contro, la peggiore strada da pedalare risulta essere un percorso privo di agevolazioni per i ciclisti (niente pista ciclabile), ricco in traffico, con una pavimentazione sconnessa e con i binari del tram (identikit della strada milanese con pavé, ndr).
Dall’indagine si evince quanto i berlinesi apprezzino interventi che garantiscono un’elevata protezione dal traffico, come ad esempio l’inserimento di elementi fisici che fanno da barriera protettiva al passaggio delle auto.

Nell’immagine successiva vediamo invece quale grado di sicurezza viene percepito rispetto alla posa e realizzazione di elementi di separazione fisica.

Un’ulteriore riflessione ha coinvolto la scelta e l’uso di colorazioni specifiche per i percorsi ciclabili, infatti a Berlino viene spesso utilizzato il colore verde per evidenziare certe situazioni di criticità. Anche in questo caso l’apprezzamento degli utenti della soluzione colorata è molto elevato, segno che il colore a terra genera maggior sicurezza negli utilizzatori.

Ma non finisce qui, oltre agli elementi separatori e all’uso del colore i berlinesi si sono pronunciati anche sulla questione parcheggi e marciapiedi.
Nel caso in cui il parcheggio sia a destra della corsia ciclabile questa è considerata relativamente sicura, soprattutto se l’ampiezza del percorso è ridotto. Cosa diversa se la ciclabile ha dimensioni più ragionevoli che consento di stare lontani dalle portiere.
Quando il parcheggio auto invece è posto a sinistra della ciclabile e quando questo è accompagnato da elementi di dissuasione viene considerata un’ottima soluzione per garantire la sicurezza degli utenti.

L’esperimento condotto dal Der Tagesspiegel si rivela interessante perché troppo spesso (in Italia, ma non solo, ndr) chi progetta infrastrutture per la ciclabilità non usa la bicicletta e questo provoca scelte sconsiderate che poi ricadono su chi la bicicletta la usa tutti i giorni e su chi invece la bici vorrebbe usarla ma non si sente abbastanza sicuro per farlo. Il feedback e la percezione degli utenti su certe scelte tecniche è importante per conoscere cosa ne pensa la cittadinanza, eventualmente per seguire le richieste delle persone e o per cambiare le abitudini.
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