Mobilità

Monopattini: a Milano parte la rimozione forzata, a Copenaghen sono già superati

Monopattini: a Milano parte la rimozione forzata, a Copenaghen sono già superati

Non sono mai stati accolti a braccia aperte, ma quella di questi giorni sembra proprio una “guerra ai monopattini elettrici“.

Milano ha annunciato che da oggi, 14 ottobre, partirà in via sperimentale il programma di rimozione dei monopattini elettrici e bike sharing dai marciapiedi. Una pattuglia di vigili dedicata e un mezzo ATM pensato esclusivamente per il trasporto dei monopattini “sequestrati”, queste le azioni messe in campo dall’amministrazione per far tornare l’ordine negli spazi pedonali.

Ciò che però non è chiaro è il concetto di “ordine” del comune di Milano, perché questa volta è proprio il caso di dirlo: ci si concentra sulla pagliuzza e non sulla trave, come si evince dalla foto che apre questo articolo.

Dov’è tutta questa volontà di rigore quando invece che i monopattini si devono rimuovere intere auto parcheggiate su marciapiedi, strisce pedonali, piazze, aree verdi e così via? Perché è palese per chiunque giri per Milano che troppe volte alle auto (e ai motorini) è concesso fare ciò che vogliono senza rispettare gli spazi del pedone o della bicicletta.

Questo tuttavia non giustifica l’inciviltà di chi utilizza un monopattino elettrico o una Mobike e poi l’abbandona in malo modo, azioni da condannare certo, ma non equiparabili alla sosta illegale di un’autovettura.

Quindi, se pugno di ferro deve essere, che sia generalizzato a tutti i veicoli in sosta selvaggia. Nessuno escluso.

Intanto non possiamo non riportare la notizia che nelle aree centrali di Copenaghen a partire dal prossimo gennaio i monopattini elettrici in sharing non saranno più disponibili, questo perché l’amministrazione comunale ritiene che destinare spazi come marciapiedi e piazze a quei mezzi sia uno spreco di spazio pubblico e un cattivo messaggio che alimenta la sedentarietà.

Dal canto nostro restiamo dell’idea che usare un monopattino elettrico in città sia meglio che utilizzare l’auto, sia in termini di riduzione dell’inquinamento e sia per limitare l’occupazione di suolo pubblico. È necessario però intervenire con adeguate campagne di comunicazione e formazione dei cittadini. Polinomia e TRT ci hanno già spiegato quali sono le azioni da prendere per promuovere una convivenza tra questi mezzi, Bikeitalia le sostiene e le promuove appieno.

Commenti

  1. Ciclista Sdraiato ha detto:

    Rimuovere un’auto costa… voti
    Invece, biasimare chi non la usa è gratis e redditizio

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