Lione, un piano da 100 milioni di euro per 400 km di ciclabili extraurbane
Da quando nell’area metropolitana di Lione governano i verdi di Bruno Bernard, sembra che le piste ciclabili si stiano moltiplicando ovunque. Ma non si tratta di interventi-spot scollegati tra loro. L’amministrazione ha infatti svelato un piano a lungo termine molto audace: quasi 400 km di ampie piste ciclabili, sicure e interconnesse per tutta l’area metropolitana.
Una rete di percorsi ciclabili
L’obiettivo del piano è al 2030, ciò significa che prima di vedere i risultati definitivi ci vorranno ancora 8 anni, ma l’ambizione dell’amministrazione è molto alta, soprattutto perché si vuole dimostrare un cambio di paradigma col passato. Per Bernard puntare su questa iniziativa, che è a tutti gli effetti un biciplan metropolitano, significa dare un contributo forte per rispondere all’emergenza climatica. Si tratta infatti di un piano di ciclabili che potrà spingere i cittadini ad abbandonare o a ridurre fortemente l’uso dell’auto, anche nei tragitti extraurbani.
Il piano di Lione, da realizzare a step, prevede azioni come il miglioramento e la creazione di 250 km di corsie ciclabili entro il 2026 (di queste 100 km sono già esistenti). Entro la fine del mandato invece dovrebbero essere realizzate ben 12 linee di ciclabili cosiddette “portanti”, cioè indispensabili per creare una rete uniforme di percorsi. Queste andranno ad attraversare 40 comuni dell’area metropolitana, permettendo a 3 abitanti su 4 di vivere entro 10 minuti da un asse ciclabile strategico per Lione.
Alla fine del progetto, quindi entro il 2030, dovrebbero essere realizzate in tutto 13 linee, per un totale di 396 chilometri di percorsi. “Quasi tutti i comuni della periferia saranno collegati con Lione, col duplice vantaggio di mettere in connessione tra loro anche i comuni più piccoli, migliorando il territorio e dando un volto più tranquillo, confortevole e rassicurante al paesaggio” spiega Bruno Bernard, il presidente dell’area metropolitana.
Infrastrutture sicure
Le 13 linee della futura rete saranno separate dalle infrastrutture stradali, dalle aree pedonali e saranno sufficientemente larghe. In questo modo si faciliterà il sorpasso tra le biciclette e anche la diffusione delle cargo bike. Le ciclabili saranno nella maggior parte dei casi larghe tra i 3 e i 4 metri, e saranno facilmente identificabili da una pavimentazione colorata. Alla base della progettazione ci sono alcuni concetti fondamentali come la priorità della rete ciclabile su quella stradale, la continuità e la sicurezza.
“Muoversi in città in bicicletta è considerato da molti nostri concittadini ancora troppo pericoloso. Con un’infrastruttura interamente dedicata alle bicicletta stiamo dando una risposta a queste critiche, affinché la bicicletta diventi un mezzo accessibile a tutti”, afferma Fabien Bagnon, vicepresidente e delegato per le strade e la mobilità attiva.
I percorsi saranno inoltre identificabili da una chiara segnaletica, saranno illuminati di notte e avranno alcuni servizi utili come stazioni di gonfiaggio o fontane d’acqua.
Intermodalità e continuità
La rete sarà pienamente collegata con le stazioni di molte città della metropoli. La costruzione della prima linea è iniziata a ottobre 2021: collegherà Vaulx-en-Velin a Saint-Fons, una distanza totale di 20,5 chilometri e sarà parzialmente aperta nella primavera del 2022. Servirà il campus di Doua a Villeurbanne e attraverserà la città di Lione e la sponda sinistra del Rodano. Questa primo intervento utilizzerà parte di percorsi già esistenti, che saranno ampliati e riorganizzati ove necessario. In totale, l’amministrazione provinciale ha stanziato 100 milioni di euro per la completa realizzazione di tutta la rete.
Previsioni al 2026
L’amministrazione verde di Lione mira a incoraggiare l’uso della bicicletta, nella speranza di poter triplicare il modal share ciclistico entro il 2026. Anche perché all’interno dell’area metropolitana di Lione, la distanza media per gli spostamenti è attualmente di soli 5 km, ovvero circa 20 minuti in bicicletta. L’obiettivo ultimo dell’area metropolitana è anche di facilitare l’uso della bicicletta per i viaggi più lunghi, per andare a ridurre l’eccessivo spazio riservato alle auto in città.
Corso Online
Trovare le differenze con il PUMS dell’Area metropolitana di Milano. https://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/PUMS/doc/delib_approvazione_PUMS/PUMS-Approvaz-Consiglio-CmMi-Rep-n.-15-2021-Documento-di-Piano.pdf