Mobilità

La protesta social contro i 2 miliardi stanziati per l’ecobonus auto

Quante cose si possono fare con 2 miliardi di euro anziché incentivare l’acquisto di nuove auto? Questa la domanda di Clean Cities, che a partire dall’1 giugno 2022 sta guidando una protesta social a colpi di hashtag – #2miliardi (la cifra dello scandalo) e #bastaecobonus (per le auto inquinanti) – contro la decisione dell’esecutivo di finanziare l’ennesimo “ecobonus” per le auto.

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“Il governo italiano ha approvato lo stanziamento di 650 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni, per finanziare l’acquisto di automobili. Una parte di queste risorse saranno dedicate alle auto elettriche, ma il resto andranno a finanziare l’acquisto di auto ibride e addirittura a benzina e a diesel fino a 135grCO2/km. Un unicum in tutta Europa. E un vero e proprio scandalo”, spiega in una nota Clean Cities.

La protesta social sta montando in questi giorni attraverso un’azione coordinata – a cui hanno aderito diverse realtà del Coordinamento Associazioni e Movimenti Ambientalisti per la Mobilità Attiva e Sostenibile, tra cui anche Bikeitalia – per spiegare al Ministero dello Sviluppo Economico, al governo e al resto del Parlamento quale sarebbe stato un uso più opportuno di questa cifra.

“Vogliamo ricordare ai politici italiani che con #2miliardi di euro si può iniziare a rivoluzionare la mobilità nelle città italiane: più ciclabili, più autobus elettrici, abbonamenti TPL per le famiglie in difficoltà, strade scolastiche e molto altro”, spiegano i promotori della protesta social.

Ecco le creatività che stanno circolando sui social, e il testo che le accompagna, per spiegare le 4 cose che si sarebbero potute finanziare con i 2 miliardi allocati per l’ecobonus auto:

1. 20mila km di ciclabili

Clean Cities ciclabili amsterdam

Il governo butta #2miliardi di euro per far vendere più macchine (inquinanti). Sapete che altro si poteva fare con quei soldi? 20 mila km di piste ciclabili, rendendo 100 città italiane ciclabili come Amsterdam.

2. Abbonamento annuale al tpl per tutte le famiglie bisognose

Clean Cities abbonamenti

C’è la guerra in Ucraina, i prezzi della benzina alle stelle, e il governo che fa? Regala #2miliardi alle case automobilistiche per farci comprare ancora più macchine! Sapete che altro si poteva fare con quei soldi? Pagare un abbonamento annuale a bus, tram e metro ad ogni famiglia italiana in difficoltà economica.

3. 20mila strade scolastiche

Clean Cities strade scolastiche

Il governo butta #2miliardi di euro per far vendere più macchine (inquinanti). Sapete che altro si poteva fare con quei soldi? 20mila #stradescolastiche in tutte le città italiane per proteggere i nostri bambini proprio dalle automobili. I nostri bambini hanno bisogno di aria pulita, sicurezza e spazio per giocare.

4. 5.000 nuovi autobus elettrici in 100 città

Clean Cities autobus

Gli autobus nelle nostre città sono spesso vecchi, inquinanti e rumorosi. Decine di autobus finiscono fuori gioco ogni anno per scarsa manutenzione (alcuni vanno proprio a fuoco!). Con #2miliardi di euro possiamo comprare 5000 autobus elettrici in 100 città italiane. Invece il governo li butta per sovvenzionare fino a 600mila nuove auto.

Tutte le 4 creatività si chiudono con la frase: “Basta ecobonus per le auto inquinanti”. La protesta social continua ed è possibile partecipare attraverso il proprio account Twitter, Facebook o Instagram.

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Commenti

  1. Avatar Guido ha detto:

    Ma perché, voi di Bikeitalia non la possedete l’autovettura, non la utilizzate?
    Per fare propaganda bisogna cominciare da se stessi.
    Mi meraviglierei molto se non usate abitualmente l’auto, le uniche persone che non ce l’hanno sono quelli che non se la possono permettere…

    1. Avatar Manuel Massimo ha detto:

      Ho venduto la mia ultima auto di proprietà il 31 ottobre 2013, da allora in città mi muovo quasi esclusivamente in bici: talvolta in abbinamento con il trasporto pubblico (intermodalità); altre volte utilizzando bus e metropolitana. Per viaggiare sulle lunghe distanze utilizzo preferibilmente il treno. Nei rari casi in cui ho bisogno di prendere un’auto la noleggio o prendo un taxi. In ogni caso ritengo che il possesso di un bene “mobile” che sta fermo per il 92% del suo tempo, drena risorse e occupa spazio pubblico non andrebbe incentivato ma disincentivato. Altresì ritengo che l’abuso dell’auto che viene utilizzata anche per spostamenti a corto-medio raggio in città, creando traffico e smog andrebbe ridotto: io nel mio piccolo penso di fare la mia parte, lei invece?

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

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