Mobilità

Mobilità sostenibile per città a zero emissioni

Come si realizza la città a zero emissioni? Si tratta di un tema molto attuale che è stato trattato anche nel corso di MobilitARS 2022, evento realizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, da Claudio Magliulo, responsabile Clean Cities Campaign Italia: un’organizzazione che ha come obiettivo quello di spingere le città europee ad avere una mobilità a zero emissioni entro il 2030.

Magliulo esordisce sottolineando che il tempo stringe: “Abbiamo poco tempo per trasformare radicalmente i nostri sistemi energetici e i nostri sistemi di trasporto. Bisogna darci una mossa su questo tema”. L’emergenza inquinamento dell’aria nelle nostre città è un tema stringente che ormai è nell’agenda politica dei governi e non può più restare nel cassetto.

Il cambiamento di Amsterdam

La presentazione di Magliulo parte dal fermo immagine di un video relativo ad Amsterdam girato 50 anni fa, nel 1972 nel quartiere De Pijp (in inglese The Pipe) come esempio di quartiere che oggi è residenziale e a basso traffico ma un tempo era pieno di automobili. Interessanti i dati relativi ai bambini e ai ciclisti uccisi sulle strade olandesi tra il 1950 e il 2016: con la motorizzazione di massa la cifra è aumentata sensibilmente per poi cominciare a diminuire in maniera significativa proprio dopo il 1972, anno in cui l’Olanda in seguito alle proteste dei cittadini decise di mettere un freno alle auto e diventare una nazione a misura di persona dando più spazio a pedoni e biciclette.

La sicurezza stradale dei ciclisti

La sicurezza dei ciclisti sulle strade dipende da una serie di fattori: il tasso di mortalità per numero di chilometri percorsi in bicicletta può essere un buon indicatore della pericolosità relativa a un determinato Paese e i dati parlano chiaro: l’Italia è quello in cui pedalare è più pericoloso, il Regno dei Paesi Bassi quello in cui invece è più sicuro farlo (seguito da Danimarca e Germania).

Mobilità sostenibile: la top ten delle città europee

Nell’ultimo rapporto di Clean Cities, elaborato analizzando i dati relativi a 36 città europee di 18 paesi, nella top ten relativa alla mobilità sostenibile al primo posto troviamo Oslo, seguita da Amsterdam, Helsinki, Copenaghen e Parigi. Non è un caso che le prime cinque città rappresentino delle eccellenze non solo per quanto riguarda il trasporto pubblico ma anche per la diffusione e la promozione della bicicletta (utilizzata massicciamente, anche a dispetto del clima più freddo rispetto all’Italia). Una questione di infrastrutture ma anche di politiche messe in campo per creare le migliori condizioni per evitare di utilizzare l’automobile quando non strettamente necessario e dare ai cittadini la possibilità di spostarsi in modo sicuro ed efficiente a piedi, in bicicletta e con una rete di trasporto pubblico capillare e intermodale.

Che fare?

Tra le azioni proposte da Clean Cities per andare verso la città a zero emissioni ci sono l’elettrificazione del trasporto pubblico; l’estensione delle reti ciclabili; gli investimenti nell’intermodalità e nella sharing mobility; la redistribuzione dello spazio pubblico per promuovere la mobilità attiva; le strade scolastiche, la Città 30 e la Città a 15 minuti. In conclusione Magliulo afferma che: “Bisogna ridare spazio alle persone e non abbiamo tanto tempo per farlo: quindi bisogna darsi una mossa”.

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