Pedalate in Faccia | La gazzella e l’Assessora

29 Luglio 2022

A Milano tutte le mattine un ciclista si svegliava e quando doveva affrontare, come a molti è d’obbligo, il Ponte della Ghisolfa, sapeva che correre non sarebbe servito a salvarlo dal branco di auto ululanti schizzate, pronti via a un bruciatissimo verde, dal semaforo di piazzale Lugano, e che poteva solo implorare, per una volta ancora, fortuna.

Ciclabile clandestina sul Ponte della Ghisolfa
Milano – La ciclabile clandestina tracciata sul Ponte della Ghisolfa

L’altra mattina un ciclista si è svegliato e ha trovato che una mano santa aveva tracciato una timida striscia per terra, una sottile riga che ora lo separava almeno un po’ dalla morte certa (quella riga che da decenni viene pacificamente usata in tante città europee ma, si sa, nella Milano da bere le righe sono un’altra cosa).

Oggi quel ciclista si è svegliato, ma sa che dovrà correre più veloce della gomma dell’Assessora che quella riga la vuole subito cancellare.

Perché non è divertente (sic); perché è abusiva (dopo gli applausi, le villette e soprattutto i parcheggi abusivi cantati da Elio, ci mancavano giusto le strisce abusive in questa città); perché non è utile (in effetti fatta così costa troppo poco, molto sbatti e poco guadagno); perché mette in pericolo centinaia di persone (perché solo centinaia? da quella strada ne passa un paio di migliaia in una sola ora, non minimizziamo); perché deturpa (questo è impossibile, è il posto più brutto di Milano); perché non è contraria alle piste ma deve inaugurarle lei (quando è comoda, Assessora, quando è comoda).

Ora, si lamenta la nostra così duramente provata, dovrà spendere denaro pubblico per far rimuovere la pittura dall’asfalto.

Non si preoccupi, gli autori della ‘bravata’ han pochi soldi e usano vernici di pessima qualità che vengon via da sole; si auguri piuttosto di non dover pulire la strada dal sangue di qualche ciclista che si è svegliato un attimo troppo tardi…

Commenti

4 Commenti su "Pedalate in Faccia | La gazzella e l’Assessora"

  1. Fabio ha detto:

    solidarietà ai ciclisti milanesi; come ho sentito questa mattina: la strada è di chi paga l’assicurazione..
    bikeTOwork

  2. Maurizio ha detto:

    Sala non vuole ne auto ne bici, sta creando la citta x i ricchi e vuole spopolarla dal fastidio dei pendolari che a Milano ci lavorano.
    Come dice Severino ha fatto realizzare delle ciclabili disincentivanti x i ciclisti che rendono frustrante ancora di più la viabilità.
    In via Zurigo si rasenta il ridicolo, perché piantando 4 alberi, un domani, non si potranno più modificare le ciclabili maldestramente realizzate, se non facendo insorgere gli ambientalisti, mentre a 1 chilometro, per l’esattezza a Bisceglie a fatto inondare con MILIARDI DI METRI CUBI DI CEMENTO, un’area vergine di prati. che passandoci a fianco sembra di vedere le vele di Napoli tato sono attaccate l’una alle altre le nuove costruzioni.
    Maurizio ciclista 365.366 nei bisestili

  3. Marco ha detto:

    VERGOGNOSA davvero la nostra assessora.
    In 24 ore è riuscita a far togliere delle strisce che in x anni non è riuscita a mettere.
    Il post dove blocca i commenti è scandaloso. Non ho parole, ha fatto un danno comunicativo mostruoso (oltre a svelare il suo vero viso)
    Grazie BikeItalia per l’attenzione che state dando a questo fatto.

  4. Severino ha detto:

    in compenso la Gunta Sala ha sbandierato le piste, assurde pericolose e fatte senza criterio,
    di corso Buenos Aires.
    Due visioni, entrambe distorte, della gestione auto Vs bici.
    Ma tanto Sala abita a Porta Venezia, che glienefrega!

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