Mobilità

Trasformare la mobilità di Milano e ridurre il numero di auto in città

Trasformare la mobilità di Milano e ridurre il numero di auto in città

Il tema della trasformazione della mobilità nelle grandi città è sempre più cruciale. Non a caso è la sfida che le principali amministrazioni del mondo hanno intrapreso già da diversi anni – se non decenni – con politiche mirate per disincentivare il traffico privato motorizzato e favorire la pedonalità, la ciclabilità e l’uso massiccio di un trasporto pubblico efficiente e capillare per far spostare le persone e decongestionare le strade.

L’intervento dell’assessora alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi a MobilitARS 2022, evento realizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, è stato all’insegna della trasformazione della mobilità di Milano, citando anche alcune esperienze dell’amministrazione meneghina sul tema.

Ripensare la mobilità

“Le città sono il luogo dove si concentrano le maggiori contraddizioni e difficoltà: le città costruite quando si pensava che l’automobile avrebbe sostituito tutto sono città strutturate per quel bisogno, quindi ogni volta che decidi di intervenire è necessario distruggere/destrutturare/cambiare”, sottolinea Censi approcciando il tema.

Come affrontare il tema

Per questo, quando si interviene su snodi viari importanti – da ripensare integralmente – serve parecchio tempo anche solo per completare un tratto tutto sommato modesto: “Noi facciamo ogni anno più o meno 75 chilometri di ciclabili: per fare il chilometro e mezzo di Via Corelli, dentro la città, ci metteremo mesi perché per fare quella ciclabile noi dovremo destrutturare. Milano era, di fatto, un accesso autostradale: per questo se vogliamo dare spazio a una mobilità differente e più in sintonia con i bisogni della città noi dovremo fare un’azione potentissima di ‘distruzione’, in senso positivo, e affrontare anche il doloroso tema dei sottoservizi”.

Governare la complessità

L’assessora Censi non nasconde i problemi quotidiani da affrontare per realizzare la trasformazione della mobilità: “Fare le cose è determinante: bisogna avere davanti il sogno, il desiderio, l’obiettivo, la complessità che va destrutturata punto per punto. Bisogna allargare la platea di coloro che pensano che quello che stiamo facendo sia giusto: ma non per adesso, ma per sempre”.

Ridurre il numero delle auto

“Una gigantesca operazione di tipo amministrativo e culturale: dobbiamo darci degli obiettivi stringenti. L’obiettivo che noi ci proponiamo è diminuire il numero delle macchine sulle strade perché occupano quello spazio in maniera costante: per oltre il 92% della sua vita un’auto sta parcheggiata, quindi bisogna limitare il numero di auto su carreggiata e aumentare lo spazio pubblico disponibile per la mobilità sostenibile e al trasporto pubblico locale, alla pedonalità e alla città che sia attraversabile”. E connettere i percorsi ciclabili della Città Metropolitana di Milano grazie al piano Cambio.

Commenti

  1. aldo ha detto:

    sono un attivista di nonvediamolora a Milano; le parole dell’assessore Censi, hanno il sapore di una grossa presa in giro istituzionale, millantata da persone di potere, che non hanno il minimo senso di responsabilità e che soprattutto, non usano spostarsi con bici o altri mezzi leggeri, nel quotidiano.
    Altrimenti non si spiega il divario che c’è tra (non) volontà politica e tempi di intervento per facilitare il cambiamento. Cito: “Fare le cose è determinante”: ecco, non posso che auspicare un cambio di rotta repentino, perchè la pazienza sta davvero finendo e con le chiacchere in politichese non miglioriamo nulla.

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