Il signor Mauro Sorbi è personaggio ai più sconosciuto, ma che ricopre un ruolo molto autorevole: è nientepopodimenoché presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Stradale dell’Emilia Romagna.
Commentando i dati dell’annus horribilis per ciclisti e pedoni stirati, cui danno buona mano i neomartiri del monopattino, il Sorbi ha concluso che la colpa è di tutti, compresi quelli che “…motivati da alte motivazioni o, peggio ancora, ideologiche” si sentirebbero al di sopra delle regole; avete capito bene, si riferiva proprio a quelli cui tocca vedere l’asfalto da troppo vicino.
![pedoni e ciclisti investiti: basta morti sulle strade](https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2017/05/bastamorti.png)
Quali regole? Tra le altre, “..munirsi di campanello”, ovviamente se si è ciclisti, e “…attraversare con l’attenzione necessaria e in perpendicolare” se si è pedoni.
Quante questioni il nostro riesce a sollevare in poche righe! Non occorre essere sessantottini per restare intrigati da quel “…o peggio, ideologiche”, che trascina con sé nel fango anche le “alte motivazioni”. D’ora in avanti ricordatevi di non serve avere motivazioni nella vita, soprattutto se alte: produrre, comprare, mangiare, cagare e guidare un’auto sono più che sufficienti; e soprattutto niente ideologie, che sono da sempre il peggio per la vostra personale sicurezza!
Pedoni e ciclisti investiti
Quali poi siano gli ideali o, in mancanza, le ‘alte motivazioni’ che possano spingere un ciclista o un pedone a immolarsi sul cofano di un SUV al momento ci sfugge, ma non mancheremo di documentarci.
Ciò debitamente premesso torniamo al tema: ci dev’essere stata una moria di campanelli per spiegare l’ecatombe dei ciclisti, così come si starebbe perdendo il senso della perpendicolare per dare una ragione all’aumentato annientamento dei pedoni.
In tutto ciò nemmeno una parola su quella che a noi stupidi ignoranti sembrava essere l’evidente ‘causa efficiente’: l’automobilista.
Senza motivazioni, ideologie, campanelli o rettitudini, lui evidentemente non c’entra: che Aristotele si rassegni.
gli automobilisti sono sicuramente in numero maggiore dei ciclisti e altrettanto sicuramente sono coloro che violano il codice della strada…ogni commento appare superfluo
Un ciclista non uccide mai un automobilista,invece il contrario avviene giornalmente, siamo stufi di essere bersaglio di Imbecilli alla guida che ti puntano come birilli,o ti tagliano la strada fregandosene se cadi..o ti ammazzi.Fatevi un corso di Etica e Civiltà..se riuscite,il che ho dei dubbi..avete il cervello al macero!!
Permesso che mi fa rabbrividire quello che arriva a concludere questo signore, il vero problema peraltro molto diffuso sta nel mancato utilizzo da parte di molti ciclisti di adeguato impianto luci. Quante bici in giro al buio tra le strade già poco illuminate…. Spesso proprio ragazzini e famiglie intere. Il vero problema però sono velocità e distrazione (vedi cellulare) degli automobilisti
io il campanello in bici lo uso, e anche spesso ma a parecchi automobilisti (per fortuna non tutti) non gliene può fregar di meno. Senza la cultura del rispetto del prossimo non si va da nessuna parte.
Infatti quando sei in macchina (anche con finestrini aperti) dimmi che paura quando sentono il campanello gli automobilisti forse come una tromba da stadio anche anche
Appena si tratta l’argomento ciclabilita’,,,,,,i ciclisti pero’ vanno contromano, sul marciapiede e attraversano sulle striscie senza scendere dalla bici. Certo, evidentemente la viabilita’ dedicata alla bicicletta e scarsissima, per cui in qualche modo si cercano i percorsi sicuri e brevi. Continuate a respirare schifezze, che la vita e’ di passaggio.
buongiorno, premetto che utilizzo MTB , confermo il fatto che il campanello non serve a niente con gli automobilisti (categoria di cui ne faccio parte) causa musica o buona insonorizzazione della macchina, salvo si abbia una tromba da stadio…
d’altro. canto quotidianamente incrocio bici senza fari, bici in senso opposto di marcia ( anche in strade strette dove diventa pericoloso per entrambe le parti)schiere di ciclisti in fila per 4 (occupando tutta la carreggiata) lunghe decine di metri… e se lo si fa presente la reazione degli stessi ciclisti é di farsi gli affari propri o di non rompere i cogli…
RICORDO CHE TUTTO CIÒ È VIETATO DALLA LEGGE, cosí come vorrei ricordare che le strisce pedonali non sono delle zone di passaggio per bici che tanti utilizzano come un semaforo verde incuranti delle macchine, perché anche se si procede a 50hm/h , purtroppo la frenata non è istantanea, cosí come attraversare le strisce correndo muniti di cuffiette per la musica e di telefono al braccio per verificare la strada percorsa ,senza guardare però la strada aumentando notevolmente il rischio di essere investiti.
il problema principale è l’educazione stradale per entrambe le parti, oltre il fatto che abbiamo un governo del quale il problema pista ciclabili non sembra poi così un problema dato che sono stati annullati tutti i finanziamenti per le piste ciclabili precedentemente stanziati…CHE SCHIFO.
IN OLANDA le cose funzionano ben diversamente….il pedone e la bici hanno la precedenza… in Italia sembra quasi di fare parte di un famoso gioco…CARMAGEDDON.
Perché quasi tutti i conducenti hanno bisogno di guardare i telefonini quando guidano?
il signor Mauro non è altro che il solito noiosissimo apologista dell’automobile…va incontro alle “ideologie” portando avanti la sua: il menefreghismo!
Io il campanello ce l’ho e ti posso assicurare che la sua utilità, con le auto, è ZERO! Non lo sentono proprio.
non ha tutti i torti. l’altro notte ho incrociato un ciclista in contromano e senza luci. tragedia sfiorata per poco. se non è fregarsene della regole questa. e quanti di noi ciclisti hanno il campanello, davvero?