Business

Fatbike illegali: è invasione in Europa

Fatbike illegali: è invasione in Europa
TAGS: ebike

Negli ultimi anni, le fatbike a pedalata assistita sono diventate estremamente popolari in Europa – in particolare nei Paesi Bassi – ma la loro diffusione ha portato a un problema crescente: molte di queste bici non rispettano le normative europee e sono considerate illegali. Questo fenomeno sta destando sempre più preoccupazione, soprattutto per i rischi legati alla sicurezza stradale e agli incidenti.

Cosa sono le fatbike?

Una fatbike si distingue per i suoi pneumatici larghi, progettati per terreni difficili come sabbia o neve, ma dal punto di vista legale non rappresenta una categoria speciale di veicolo. Può essere una semplice bicicletta, una ebike o, in alcuni casi, un ciclomotore illegale. Il problema principale sorge quando le fatbike vengono vendute come biciclette elettriche, ma in realtà sono tecnicamente ciclomotori.

Che cosa dice la legge

Secondo la legge europea, una bici a pedalata assistita può essere considerata una ebike solo se l’assistenza alla pedalata “stacca” una volta raggiunti i 25 km/h e ha una potenza massima di 250 watt. Se queste soglie vengono superate, questi veicoli a due ruote devono rispettare le normative previste per i ciclomotori, che includono omologazione, targa, assicurazione e uso obbligatorio del casco. E anche in Italia circolare su un’ebike truccata – come le fatbike illegali – può costare molto caro, come abbiamo scritto su Bikeitalia in questo articolo.

Ondata di sequestri nei Paesi Bassi (e non solo)

Le autorità olandesi sono in prima linea nella lotta contro le fatbike illegali. In un’operazione su larga scala, avviata nel luglio 2024, sono state sequestrate 16.500 fatbike non conformi, provenienti principalmente da produttori cinesi. Questo numero include i 3.500 veicoli già sequestrati a luglio. L’Ispettorato per l’Ambiente e i Trasporti olandese (ILT) ha confermato che queste fatbike erano in realtà ciclomotori non omologati, venduti come ebike ma in grado di superare i 25 km/h o di erogare una potenza superiore ai 250 watt. In alcuni casi, le bici erano dotate di acceleratori, un chiaro segno che non rispettavano le normative europee per le e-bike.

Il sequestro è parte di un’indagine più ampia avviata dall’ILT, che ha anche bloccato l’importazione di fatbike non omologate nel porto di Rotterdam e scoperto ulteriori 1.000 ciclomotori illegali in un centro di distribuzione di un fornitore olandese. Secondo l’ILT, la responsabilità di garantire la conformità di questi veicoli alle normative ricade su produttori, importatori e distributori.

L’Europa vieta la vendita delle fatbike illegali

Intanto la Commissione Europea (CE) ha dichiarato le fatbike Ouxi V8 illegali in tutta l’UE. Questo modello, di fabbricazione cinese, non rispetta le normative sui ciclomotori e rappresenta un rischio per la sicurezza stradale. La CE ha ordinato il ritiro delle Ouxi V8 dal mercato, e chiunque le guidi lo fa illegalmente e senza assicurazione. Nel 2024, si stima che siano state vendute 130.000 di queste biciclette. Le autorità olandesi stanno anche indagando sul principale venditore La Souris, accusato di commercializzare illegalmente queste fatbike.

Fatbike facili da manomettere

Una delle caratteristiche che rendono queste fatbike particolarmente problematiche è la facilità con cui possono essere manomesse. Molte di questi veicoli a due ruote sono venduti con software che permette agli utenti di modificare le impostazioni del display, aumentando così la velocità oltre i 25 km/h. Altri modelli hanno motori con una potenza superiore ai 250 watt e possono essere azionati con un acceleratore, trasformandosi di fatto in ciclomotori non omologati.

Questa facilità di manomissione ha portato a un vero e proprio boom di fatbike illegali tra i giovani – non solo nei Paesi Bassi ma in tutta Europa – soprattutto perché questi veicoli possono essere acquistati a prezzi relativamente bassi, spesso sotto i 1000 euro. Tuttavia, le conseguenze sono serie: chi utilizza queste fatbike illegali lo fa senza assicurazione, patente, casco e targa, aumentando il rischio di incidenti e multe. Anche in Italia fioccano le sanzioni: nel mese di settembre 2024 in una maxioperazione a Capri su 44 ebike controllate 27 sono risultati illegali e le multe hanno superato complessivamente i 100 mila euro.

Incidenti stradali in aumento

La diffusione delle fatbike illegali ha avuto un forte significativo sulla sicurezza stradale. Nei Paesi Bassi, il numero di incidenti stradali legati a queste biciclette – come riporta Bikeurope – è in costante aumento. Le fatbike “truccate” sono molto popolari tra i giovani, spesso attratti dal prezzo accessibile sotto i 1000 euro. Tuttavia, la mancanza di controlli adeguati e il rischio di incidenti ha esasperato la situazione, con molte segnalazioni di incidenti e fastidi sulle strade olandesi.

Responsabilità dell’industria

Secondo l’Ispettorato olandese, la responsabilità di bloccare la vendita di fatbike illegali ricade sull’industria. Produttori, importatori e distributori devono garantire che i veicoli siano conformi alle normative prima di essere immessi sul mercato. “Non ci si può aspettare che i giovani e le loro famiglie capiscano da soli se una fatbike è legale o meno. Questo compito spetta ai venditori e ai produttori”, ha affermato l’ILT in una dichiarazione.

L’invasione delle fatbike illegali in Europa – soprattutto nei Paesi Bassi ma non solo – rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza stradale e l’integrità del mercato legale delle ebike. Le autorità negli ultimi mesi stanno intensificando i controlli, ma resta cruciale la necessità di una stretta collaborazione tra industria, autorità e consumatori per affrontare e risolvere il problema.

[Fonte]

In apertura l’immagine della fatbike Ouxi V8 che la Commissione Europea ha messo al bando

ebook

Tutto quello che vuoi sapere sulla scelta, manutenzione e meccanica della bicicletta lo trovi tra gli ebook
scarica ora

Commenti

  1. Ozzy ha detto:

    il problema è che questi “cosi” sfrecciano sulle piste ciclabili e ciclopedonali a velocità pazzesche

  2. Alessandro ha detto:

    Buongiorno, l’insistere sui fantomatici problemi di illegalità e di sicurezza legati ad una bassissima percentuale di ebike non a norma di legge (uno 0,00.. %) fa malissimo al mondo dei ciclisti, soprattutto se il tutto è mostrato al pubblico italiano, ammaestrato a scagliarsi contro il capro espiatorio che di volta in volta gli viene dato in pasto. Il ciclista è notoriamente mostrato come il peggior delinquente stradale, che alcuni vedono bene solo da investito con il suv (Feltri insegna), fatto che tanti nel popolo incivile mettono in pratica. Pertanto dovete smettere di peggiorare la situazione. Per controllare il fenomeno che denunziate ci sono già le forze dell’ordine, che, giustamente, chiudono un occhio, ben sapendo che le norme europee ed italiane che normano la circolazione delle ebike, sono insensate e semplice frutto di protezionismo richiesto dal mondo dei motori e delle assicurazioni. Se insistete arriveranno a mettere assicurazione, casco, bollo, fanali e frecce su tutte le biciclette. Volete questo? Perché non parlate dell’assurdita’ di tali leggi, soprattutto confrontate al fatto che in italia il 100% dei ciclomotori è fuori norma con il benestare di tutti?Trovatemi un ciclomotore che fa 40 kmh. Tutti manomessi e, spessissimo, dai concessionari all’atto della vendita.
    Basta.

  3. Riccardo ha detto:

    chiudono le stalle quando i buoi sono già scappati….e da un pezzo. Sono anni che esistono marketplace specializzati che vendono questi mostri (perché tali sono) facendoli passare per legali. Con le e bike a pedalata assistita bisogna pedalare altrimenti non vanno. questa fattispecie di proiettili elettrici basta un pulsante e vai. Quello che non ha capito il legislatore quando parla di assicurazione e targa obbligatoria.

  4. lorenzo paletti ha detto:

    ma se passano con questi motorini perché non sono bici , davanti a vigili e polizia e non li fermano neache morti
    di che cosa stiamo parlando
    l Italia non sarà mai una nazione bike frendly manca la cultura di base

I commenti non vanno online in automatico ma vengono prima letti e moderati dalla redazione: la loro pubblicazione di norma avviene nei giorni feriali tra le 9 e le 18.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *