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Ecco come in America hanno messo in sicurezza le fermate degli scuolabus

Ecco come in America hanno messo in sicurezza le fermate degli scuolabus

Sulle strade italiane si continua a morire, anche tornando a casa da scuola. Il caso di una ragazza di 15 anni investita e uccisa dalla persona alla guida di un’auto dopo essere scesa dallo scuolabus che la riportava a casa è solo uno dei tanti episodi di violenza stradale che purtroppo avvengono in Italia. Uno dei tanti perché, purtroppo, sulle strade “facciamo come ci pare” e pensiamo che il problema riguardi sempre qualcun altro.

Invece da noi i comportamenti sbagliati alla guida – come l’eccesso di velocità, la distrazione da smartphone e la mancata precedenza agli incroci – sono sempre più all’ordine del giorno e anche i mass media, come buona parte dell’opinione pubblica, li “normalizzano” con titoli fuorvianti e ricostruzioni superficiali, considerandoli qualcosa di fisiologico e inevitabile.

Il tragico episodio della ragazza investita in provincia di Mantova può essere l’occasione per approfondire il tema della sicurezza stradale relativa agli scuolabus, i mezzi che trasportano bambini e ragazzi da casa a scuola. Alcuni paesi si sono dotati di regole specifiche e mezzi con dotazioni di sicurezza supplementari.

Stati Uniti e Canada: fermate degli scuolabus sicure

Stati Uniti e in Canada – in tema della sicurezza dei bambini e dei ragazzi che usano lo scuolabus – prevedono misure rigorose e leggi specifiche per tutelare gli studenti nei momenti più critici, ossia salita e discesa dal mezzo.

Regole specifiche per aumentare la sicurezza

Le normative in vigore richiedono che tutti i veicoli si fermino quando uno scuolabus è in sosta, con le luci lampeggianti accese: un segnale universale di stop che impedisce di superare l’autobus sia da dietro sia nella direzione opposta. Questa regola, applicata in quasi tutte le giurisdizioni di USA e Canada, serve a proteggere i bambini che attraversano la strada. In alcuni stati, come Washington e Ohio, le regole si adattano alle strade più larghe, dove è consentito il passaggio solo sui lati opposti di autostrade a quattro o più corsie, aumentando la sicurezza mantenendo i bambini sul lato sicuro della strada.

Telecamere sugli scuolabus e multe salate per i trasgressori

A livello di monitoraggio, il problema dell’inosservanza di queste leggi resta rilevante. Alcune città hanno quindi introdotto l’uso di telecamere sugli scuolabus per catturare immagini e identificare chi trasgredisce, come nella contea di Cobb ad Atlanta, in Georgia.

Ci sono anche casi in cui l’autista dello scuolabus può direttamente segnalare l’infrazione, come avviene nel Missouri con la “Legge Jessica,” che permette una rapida emissione di multe. Le sanzioni per chi supera illegalmente uno scuolabus fermo variano da multe salate a punti di demerito sulla patente e, in alcuni casi, possono persino comportare la sospensione della licenza.

Scuolabus con dotazioni di sicurezza supplementari

Queste rigide misure hanno portato a un calo degli incidenti e delle violazioni. Oltre alle telecamere, gli scuolabus negli Stati Uniti hanno anche segnali luminosi e bracci di segnalazione estensibili che fungono da deterrente visivo per gli automobilisti. Nonostante le difficoltà nell’applicazione, con alcuni tribunali che talvolta considerano le prove insufficienti, il rafforzamento delle leggi negli ultimi anni ha ridotto il numero di incidenti che coinvolgono bambini e ragazzi nei pressi degli scuolabus.

Mentre in molti Paesi fuori dal Nord America non è obbligatorio fermarsi per uno scuolabus fermo, Stati Uniti e Canada hanno scelto di non rischiare sulla sicurezza dei più piccoli, imponendo regole severe e rendendo i trasgressori consapevoli delle gravi conseguenze.

Italia: (in)sicurezza stradale continua

In Italia non esistono regole più stringenti per aumentare la sicurezza degli scuolabus e non sono previste neanche nel nuovo Codice della Strada che sarà approvato dal Senato la prossima settimana. Un provvedimento contro cui domenica 17 novembre a Roma, in occasione della Giornata Mondiale in Ricordo delle Vittime sulla Strada, è prevista una mobilitazione nazionale contro quello che le associazioni cicloambientaliste e per la sicurezza stradale hanno ribattezzato “Codice della Strage”.

Mobilitazione 17 novembre Roma Codice della Strada

[Fonte]

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