Politiche

COP29 di Baku: pedonalità e ciclabilità al centro delle politiche per il clima

COP29 di Baku: pedonalità e ciclabilità al centro delle politiche per il clima

La COP29 di Baku ha segnato un momento di svolta per la mobilità sostenibile: per la prima volta, pedonalità e ciclabilità sono entrate a pieno titolo nell’agenda della decarbonizzazione dei trasporti. Questo progresso è anche frutto del grande impegno dell’European Cyclists’ Federation (ECF) e dei partner della coalizione PATH (Partnership for Active Travel and Health), che hanno promosso con forza l’integrazione dei viaggi attivi nelle politiche climatiche globali.

Un percorso di cambiamento da Glasgow a Baku

Solo tre anni fa, alla COP26 di Glasgow, l’attenzione era quasi esclusivamente rivolta all’elettrificazione dei veicoli. Pedonalità e ciclabilità erano assenti dall’agenda ufficiale, se non per un riconoscimento dell’ultimo minuto ottenuto grazie a una campagna dell’ECF. Alla COP29, invece, “andare a piedi e in bicicletta” sono stati inseriti tra le soluzioni chiave per ridurre le emissioni, e un modello innovativo di Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC) per gli spostamenti attivi, sostenuto da PATH, è stato adottato e promosso dalle Nazioni Unite.

L’impegno dell’ECF e di PATH per il cambiamento

Jill Warren – CEO dell’ECF – e il Direttore Membri e Reti Froso Christofides hanno rappresentato la coalizione PATH in numerosi eventi di alto profilo durante la conferenza. Tra questi, anche l’evento di chiusura organizzato dai Climate Change High-Level Champions delle Nazioni Unite, in cui Warren ha sottolineato: “È emozionante e incoraggiante vedere sempre più stakeholder riconoscere l’enorme potenziale della mobilità attiva per decarbonizzare i trasporti e migliorare la vita delle persone”.

Politiche per il clima e decarbonizzazione dei trasporti

PATH, nata nel 2022, si distingue per la promozione di pedonalità e ciclabilità come soluzioni rapide ed efficaci per ridurre le emissioni, migliorare la salute pubblica e favorire uno stile di vita sostenibile. Le sue attività includono la diffusione di ricerche, la creazione di linee guida e la partecipazione a eventi globali come la COP.

copertina rapporto PATH
Pedonalità, ciclabilità e politiche per il clima

Raddoppiare la quota di spostamenti sostenibili entro il 2030

Alla COP29, il modello NDC PATH è stato incluso in pubblicazioni di riferimento per i governi, come la Guida ITF per l’integrazione dei trasporti nei contributi climatici nazionali. Questo rappresenta un importante passo avanti per incoraggiare i Paesi a investire in politiche per la mobilità attiva.

Christofides a questo proposito ha sottolineato che: “Consentire a più persone di camminare e andare in bicicletta in sicurezza è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”. La strategia non si limita all’elettrificazione, ma punta a raddoppiare entro il 2030 la quota di spostamenti sostenibili come pedonalità, ciclabilità e trasporto pubblico.

A piedi e in bici per un futuro a basse emissioni

La COP29 di Baku non è stata solo un evento, ma una piattaforma per rafforzare l’impegno globale verso un sistema di trasporto più equo e sostenibile. Grazie al lavoro di realtà come l’ECF e PATH – come sottolineano nel dettagliato report riepilogativo – la mobilità attiva si posiziona sempre più al centro delle politiche climatiche, segnando un cambio di passo verso un futuro a basse emissioni.

[Fonte]

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Commenti

  1. Simone ha detto:

    Secondo Salvini, il VERO problema è la targa sui monopattini.

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