Salute

Bici e menopausa: pedalare contrasta i disturbi e migliora il benessere

Bici e menopausa: pedalare contrasta i disturbi e migliora il benessere

Bici e menopausa: scopriamo se e come la bicicletta può aiutare nell’affrontare questo periodo critico per la donna.

Intorno ai 45-55 anni di età, le donne vanno incontro ad un periodo molto delicato e particolare della loro vita, la menopausa. Si tratta di un processo totalmente fisiologico ma che, talvolta, può determinare l’insorgenza di spiacevoli disagi e malesseri che vanno a disturbare la sfera fisica e psichica della donna. Avere il coraggio quindi di non nascondersi di fronte a queste difficoltà ma, al contrario, mettere in atto strategie specifiche che mirino alla gestione e al sollievo dei sintomi ad essa associati, risulta fondamentale per ottenere una qualità della vita più che soddisfacente.

Cosa succede durante la menopausa?

Durante il periodo della menopausa, la produzione dei principali ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone) si riduce drasticamente, determinando in un primo momento delle alterazioni nella durata, frequenza e caratteristiche del ciclo mestruale, fino alla sua successiva scomparsa, che coincide con la fine dell’età fertile di una donna.

Donne Foto di Silvia da Pixabay
Foto di Silvia da Pixabay

Queste irregolarità ormonali associate alla menopausa sono responsabili dell’insorgenza di un quadro sintomatologico molto fastidioso, che include: vampate di calore, palpitazioni e tachicardia, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore (irritabilità, depressione), oltre che disturbi della memoria e della concentrazione.

Questi sintomi, ai quali spesso si aggiungono anche mal di testa, stanchezza e fatica cronica, possono risultare molto invalidanti e capaci di influenzare negativamente la qualità di vita delle donne, con spiacevoli ricadute sul piano psicologico.

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Un periodo di profondi cambiamenti: l’impatto sulla salute globale della donna

L’inevitabile declino di estrogeni e progesterone associato alla menopausa è responsabile di molteplici alterazioni metaboliche, cardiovascolari ed osteoarticolari, capaci di influenzare ed alterare negativamente la salute globale della donna. Dal punto di vista cardiometabolico, il frequente aumento di peso e di massa grassa associato allo sviluppo di un quadro infiammatorio cronico, contribuiscono ad accrescere il rischio cardiovascolare (ipertensione, infarto, ictus cerebrale) oltre che aumentare la probabilità di sviluppare insulino-resistenza, diabete e dislipidemia.

Anche l’impatto sulla salute dell’apparato osteoarticolare non è sicuramente da trascurare. Di fatto, la carenza di estrogeni, e quindi la mancanza della loro importante funzione anabolica sul tessuto muscolare ed osseo, è responsabile di un notevole calo della massa e della forza muscolare, oltreché di una riduzione della densità minerale ossea. Fenomeno, quest’ultimo, associato a un più elevato rischio di osteoporosi, di cui una donna su tre ne è affetta nel periodo post menopausa, con conseguente maggior rischio di fratture e cadute.

Bici e menopausa: un connubio possibile

Donne in Bici Foto di Silviu on the street da Pixabay
Donne in Bici Foto di Silviu on the street da Pixabay

Come accennato nei paragrafi precedenti, il periodo della menopausa rappresenta per una donna un uragano che arriva in maniera subdola nel proprio corpo e senza neanche chiedere il permesso. Questi profondi cambiamenti fisici, associati spesso a una serie di sintomi invalidanti, esercitano un impatto notevole anche sulla sfera psicologica ed emotiva della persona. Ed è proprio qui che la bicicletta può intervenire e contribuire a cambiare la rotta.

Il muoversi sulle due ruote, infatti, non apporta “solamente” dei vantaggi dal punto di vista fisico, e quindi una riduzione del rischio cardiovascolare (a cui le donne in menopausa sono maggiormente esposte), un migliore controllo del peso corporeo e una riduzione della probabilità di sviluppare patologie metaboliche (diabete, colesterolemia, eccetera), ma molto di più.

Recenti evidenze scientifiche (esempio Asghari et al., 2017) sostengono infatti come la pratica costante di attività aerobica, come lo è appunto la bicicletta, determini un significativo miglioramento del quadro sintomatologico, oltre che un maggiore benessere a livello psichico.

L’attività ciclistica, infatti, soprattutto se svolta in un ambiente naturalistico, lontano dal traffico e dallo smog, e in buona compagnia, aumenta la fiducia in sé stessi e la propria autostima, migliora il tono dell’umore e riduce i livelli di ansia e di stress, determinando di conseguenza anche un miglioramento della qualità del sonno.

Bici e menopausa: come possiamo godere a pieno dei benefici delle due ruote?

Non esiste nessuna formula magica o segreto nascosto per rispondere a questa domanda. La principale strategia vincente, come d’altronde accade anche per i piani nutrizionali o le cure mediche/infortuni, consiste nell’essere costanti e perseveranti nella pratica di questo bellissimo sport.

Il movimento sulle due ruote, seppur implichi impegno e fatica, è in grado di regalare soddisfazioni ed emozioni davvero uniche e indimenticabili. Ci permette di scoprire nuovi territori, di incontrare nuove persone, oltreché di contribuire a costruire in noi stessi una indelebile consapevolezza e autostima, che sapendo quanto sudore e fatica ci è costata, sarà difficilmente distruttibile.

Creare una routine in bici per affrontare la menopausa

Per godere a pieno dei benefici della bicicletta, non ci resta quindi che crearci una routine quotidiana di movimento. Come suggerito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la strategia vincente per la salvaguardia della nostra salute sarebbe quella di inserire almeno 30’ di attività aerobica al giorno, alternando sia momenti a moderata intensità a periodi di più elevata intensità.

Ma come inserirli nella routine quotidiana? Semplice. Possiamo approfittare di queste lunghe giornate di sole per fare del “bike to work”, preferendo quindi la bicicletta alla macchina come mezzo di trasporto verso la sede lavorativa. Oppure, per i più mattinieri, una fresca sessione di allenamento prima del lavoro può contribuire a creare quella carica adrenalinica utile per affrontare tutte le avversità quotidiane. Non da meno sono le emozioni e la spensieratezza provate dai più notturni, che hanno invece la possibilità di godere a pieno delle luci del tramonto in sella alla loro bicicletta.

Infinite si può approfittare delle opportunità ciclistiche durante il weekend, durante il quale è possibile approfittare del maggiore tempo a disposizione per scoprire nuovi borghi e avventurarsi con la famiglia lungo le molteplici ciclabili che caratterizzano il nostro territorio. Insomma, non ci sono scuse, si possono creare mille occasioni per godere al massimo dei benefici delle due ruote.

Se ci pensiamo, 30’ al giorno su 24 ore non sono poi così tanti, ma in termini di guadagno in salute possono davvero fare la differenza. E allora cosa aspettiamo? Su in sella e via, si pedala!

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