Budapest, in 100 mila per l’ultima critical mass

budapest-cm

Ha fatto registrare numeri record l’ultima edizione della critical mass di Budapest, che si è tenuta il 22 aprile in concomitanza con l’Earth Day, la Giornata della Terra, a cui hanno preso parte circa 100 mila persone. Soddisfatti gli organizzatori, che avevano annunciato ormai un anno fa l’ultimo appuntamento, sperando in un bagno di folla, e che sono riusciti nonostante le previsioni meteo sfavorevoli a battere il record del 2008, quando nella massa critica primaverile sono state registrate tra le 60 e le 80 mila presenze. Alla fine, però, il tempo ha graziato i ciclisti e il giorno dell’evento, sabato pomeriggio, il sole non è mancato di splendere sulla capitale ungherese.

Difficile una stima esatta dei partecipanti – ha dichiarato Gabor Kurti, uno degli organizzatori della critical mass – che ha aggiunto: chi era con noi nel 2008 avrà notato che in quest’appuntamento le biciclette erano molte di più, sicuramente oltre le 80 mila“. La prima edizione della massa critica di Budapest risale all’autunno del 2004 quando, oltre ogni aspettativa, 4000 ciclisti ungheresi hanno invaso la città in aperta protesta con l’allora sindaco Gabor Demszky, contrario allo svolgimento delle celebrazioni del Car Free Day europeo in un giorno feriale per non intralciare il traffico motorizzato.

Da allora è stato un crescendo di partecipazione, e gli attivisti sono riusciti nel tempo a sensibilizzare l’amministrazione e a strappare anche qualche buon risultato, tanto che negli anni successivi la quota di ciclisti urbani di Budapest è cresciuta a vista d’occhio. Non ci sono dati ufficiali sul modal split, ma il solo fatto che la capitale ungherese figuri al diciottesimo posto nella classifica delle città più “bike friendly” del mondo Copenhagenize Index 2013 è certamente un traguardo importante. E’ questo, tra l’altro, il motivo principale che ha convinto gli organizzatori a dichiarare conclusa l’esperienza con la critical mass, tanto da definirla ormai “obsoleta”, anche se non tutti i partecipanti sono dello stesso avviso. L’intenzione, nel prossimo futuro, è quella di convogliare le energie verso una vera e propria lobby organizzata attiva in favore della ciclabilità urbana.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *