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Friuli Venezia Giulia Bike Trail in bikepacking: buona la prima

Friuli Venezia Giulia Bike Trail in bikepacking: buona la prima

La prima edizione del FVG Bike Trail, in Friuli Venezia Giulia, è stato uno dei bikepacking trail meglio organizzati a cui abbia mai partecipato.

Dall’accoglienza all’assistenza lungo il percorso, passando per il cibo e l’ottimo vino, abbiamo percorso una traccia ricca di luoghi interessanti, panorami incredibili e persone accoglienti.
Ma andiamo con ordine.

Il 19 settembre 2024 le porte di Villa Manin a Codroipo si sono aperte per accogliere centinaia di ciclisti che hanno deciso di partire per il FVG Bike Trail e seguire una delle due tracce fornite: la traccia Unlimited da 490 km per 5200 m di dislivello, oppure la traccia Unconventional, più breve, da 205 km per 1750 m di dislivello.

FVG Bike Trail: il percorso lungo

FVG Bike Trail: Partenza Villa Manin
FVG Bike Trail: Partenza Villa Manin

Io e i miei due compagni di viaggio abbiamo scelto il percorso lungo. Attrezzati con una tenda da 4 ripartita sulle 3 bici, nessuna prenotazione e l’attrezzatura per affrontare qualsiasi condizione meteo, abbiamo iniziato la nostra scoperta della Regione .

Il ritrovo è a Villa Manin, a Passariano di Codroipo, una delle più importanti Ville Venete del XVIII secolo, che oggi ospita mostre internazionali, attività culturali, concerti e eventi musicali. Ritiriamo il pacco di benvenuto e la maglia tecnica creata apposta per l’evento e ci piazziamo davanti allo sfondo allestito per le foto di rito. Per puro caso, in quel momento è presente anche una troupe del TGR Friuli che documenta la nostra difficoltà ad agganciare la pettorina con numero e nome alle borse, ma per fortuna questo dettaglio non viene incluso nel servizio.

Partiamo lungo il viale della Villa e siamo già nei campi sconfinati che finiscono laddove cominciano le montagne, in direzione San Daniele del Friuli.

Dalla pianura parte la conquista al prosciutto

Prosciutto San Daniele

I primi chilometri sono perlopiù in pianura, con una leggera salita verso la patria del prosciutto crudo friulano più famoso d’Italia. Per guadagnarsi il tagliere, la traccia prevede una salita sul Monte di Ragogna che imbocchiamo perfettamente in tempo per goderci una spettacolare vista sul Tagliamento al tramonto.

Qui ci rendiamo conto di una cosa: ogni svolta o deviazione sulla via segnata sulla cartina è stata curata dagli organizzatori per far scoprire gli angoli più belli di questa parte di regione. Non si passa per caso dai borghi o dalle città più caratteristiche, ma si sale e si scende lungo strade impervie per godere di viste mozzafiato che, senza quei 150 m di dislivello, ci saremmo persi.

E allora doppio tagliere, polenta col frico e dolce perché ci serve carburante.

FVG Bike Trail
FVG Bike Trail: Monte di Ragogna

Pedalando verso il nord del Friuli Venezia Giulia

Ci svegliamo nel tranquillo parcheggio fuori città dove abbiamo piantato la tenda (abbiamo scoperto che i campeggi sono rarissimi in Friuli) e riprendiamo a pedalare verso Nord. La prima pausa caffè con vista è in cima al Forte di Osoppo, dove ci raggiungono i ciclisti che tentano di chiudere il percorso lungo in 48 ore. Li salutiamo mentre ordiniamo anche il secondo cornetto.

Continuiamo in direzione del lago di Cavazzo, dove sull’app ufficiale del trail ci segnalano che ci sarà una deviazione. L’app è stata creata per inviare notifiche sul meteo, sulle sagre e sui luoghi da visitare. Inoltre, ogni sera abbiamo ricevuto un breve questionario con il quale raccontare la tappa. Un ulteriore segno di cura nei confronti dei partecipanti. Noi abbiamo molto gradito.

La giornata prosegue passando per la Pieve di Santo Stefano, una deviazione da fare assolutamente per la bellezza del luogo, per poi andare a Venzone e Gemona, la città che ospita le spoglie di Ottavio Bottecchia. A lui sono dedicati molti murales e opere d’arte dentro la città, quasi del tutto ricostruita dopo il terremoto del 1976.

FVG Bike Trail Rio Bianco - Sorgenti del Natisone
FVG Bike Trail: Rio Bianco – Sorgenti del Natisone

La nostra seconda tappa si conclude a Tarcento, un comune alle pendici delle montagne, accarezzato da Torrente Torre, sulla cui riva troviamo una comoda area camper per piantare la tenda. Dopo 2 giorni di pedalate, gli odori corporei iniziano a farsi intensi e condividere la tenda quella notte potrebbe significare la fine della nostra amicizia.

Ci facciamo coraggio e ci avviciniamo alla vicina palestra di pallavolo mentre stanno entrando delle atlete per gli allenamenti. Mendichiamo una doccia e ci viene concesso lo spogliatoio degli ospiti. L’accoglienza del Friuli è anche questo.

La tappa è troppo impegnativa? La accorciamo

Il terzo giorno ci aspetta la tappa più impegnativa in quanto a dislivello, ma decidiamo di accorciarla per non arrivare troppo tardi a Cividale del Friuli. Riprendiamo la traccia del Trail a Canebola e ci facciamo forza per affrontare la salita che porta alla “cima Coppi”: il Passo Madonnina del Domm, a 960 m. Arrivati, ci aspetta un cielo talmente terso che riusciamo a vedere il mare.

FVG Bike Trail: Madonnina del Domm
FVG Bike Trail: Madonnina del Domm

Da qui comincia una discesa di circa 15 km su una strada secondaria praticamente deserta e lontana dal traffico che ci lancia verso Cividale. Qui ci aspetta la terza sosta in tenda del nostro viaggio e soprattutto la doccia calda. Ma non troviamo il campeggio. In realtà, cercando su Google “campeggi nelle vicinanze”, ci esce un solo risultato, un campo privato che viene affittato per feste ed eventi. È la nostra unica possibilità, quindi chiamiamo il numero indicato. Ci risponde il proprietario entusiasta: “ma certo, mettetevi pure sotto il noce! Accanto c’è pure un punto per il falò se volete riscaldarvi”. Cosa chiedere di più?

FVG Bike Trail: Cividale del Friuli
FVG Bike Trail: Cividale del Friuli

Costeggiando la Slovenia fino al mare

Il gallo del cortile accanto canta alle 6 e continua ininterrottamente mentre smontiamo il campo e cerchiamo il primo bar aperto per la colazione.

Appena fuori Cividale ci aspetta un bel salitone fino a Castelmonte, quindi ci concediamo una colazione abbondante. Il Santuario di Castelmonte è la cima più alta della giornata, un bellissimo punto panoramico che offre la vista sulla pianura sottostante e, grazie ad uno dei binocoli posti sulla piazzetta principale, anche sul mare, meta finale della nostra tappa.

Costeggiamo la Slovenia su strade sterrate, sentieri e stradine poco trafficate con un asfalto incredibilmente liscio. Pedaliamo scaldati da un tiepido sole e rinfrescati dalla piacevole brezza della pianura friulana fino a Cormons. C’è la sagra del vino, ma siamo solo a metà strada e non possiamo indugiare molto (purtroppo). Ci accontentiamo di un calice e di qualche etto di pasta a testa.

Da Palmanova a Codroipo, ultimo sforzo

La merenda la facciamo a Palmanova, la città fortezza dalla forma a stella, dove sembra di entrare ed uscire sempre dalla stessa porta. A questo punto del viaggio siamo tutti e tre un po’ cotti, quindi ci guardiamo un po’ meno in giro. Nel frattempo le campagne e i campi si trasformano in zone industriali con cantieri navali e ferroviari che fanno da preludio al borgo di Marano Lagunare.

Come potete immaginare, in una laguna i prati erbosi scarseggiano, e quindi non riusciamo a trovare nessun posto dove piantare la tenda. Ci guardiamo intensamente negli occhi e cediamo alla comodità: cerchiamo un hotel. L’ultima notte ci trattiamo bene.

Laguna Marano FVG
FVG Bike Trail: Laguna Marano

Approfittiamo senza pudore della colazione a buffet e partiamo per l’ultimo giorno in bici. Confesso che abbiamo tagliato un bel pezzo di traccia, quello che passava per Lignano Sabbiadoro e il mare, intimoriti dalle 4 ore di auto che ci sarebbero toccate per rientrare a Milano. Per quest’anno niente bagno.

La strada che chiude la traccia scorre lungo il Tagliamento e attraversa campi e parchi pianeggianti che scorrono lisci sotto le nostre ruote e le nostre gambe stanche.

Villa Manin compare in fondo al vialone dopo l’ultima curva e alziamo la musica per fare quest’ultimo chilometro.

Arrivo a Villa Manin Trail Friuli
FVG Bike Trail: Arrivo a Villa Manin

All’arrivo veniamo accolti dai ragazzi dell’organizzazione che ci offrono la birra preparata apposta per l’evento da un birrificio locale. Facciamo quattro chiacchiere per raccontarci com’è andata. Infine, la ciliegina sulla torta: possiamo fare la doccia prima di tornare a casa.

Applausi.

Qualche numero per ricapitolare l’evento

FVG Bike Trail: Party Arrivo
FVG Bike Trail: Party Arrivo
  • 475 è il numero totale degli iscritti all’evento
  • 184.000 il totale dei chilometri percorsi in bici
  • L’83% dei partecipanti erano uomini
  • 27 anni l’età del più giovane
  • 73 anni l’età del più anziano
  • Il 23% dei partecipanti proveniva dall’estero (nell’ordine da Austria, Germania, Slovenia, Svizzera, Francia, Finlandia, Polonia, USA, Canada)
  • Tra i partecipanti italiani, il 72% proveniva da fuori regione
  • Per il 48% dei partecipanti è stata la prima esperienza in bicicletta in Friuli Venezia Giulia
  • Il 65% dei partecipanti ha scelto il percorso più lungo
  • Il 70% dei partecipanti indossava la maglia ufficiale dell’evento firmata dal maestro Gianni Borta

Io non ho contato chilometri e calorie, mi sono goduto questa terra stupenda, piena di persone gentili, di luoghi incantevoli e di prelibatezze culinarie. Ci vediamo l’anno prossimo.

Mandi

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Commenti

  1. Marino ha detto:

    Da provare anche l’alta Carnia da Sappada a Yarvisio e poi giù attraverso la Slovenia fino a Trieste.

  2. Guido ha detto:

    Complimenti per l’articolo. Consiglio a chi non l’avesse fatto di provare l’esperienza il prossimo anno.
    Personalmente cambierò meta, forse la Slovenia mi ha ingolosito e vorrei scoprirla più nel profondo..chissà

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