Il Monferrato in bici da Vercelli a Moleto

Una terra bellissima da percorrere con la bici da corsa passando fra vitigni e borghi stupendi, panorami e campagne che meritano di essere visitate e contemplate.

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Bici: Road
Lunghezza: 113 km per 1200 mt di dislivello.
Livello tecnico: medio-facile, discreta preparazione atletica.
Zona: Monferrato – Vercelli – Moleto fra le provincie di Vercelli e Alessandria, comprende la pianura Padana e il basso Monferrato ai confini dell’Astigiano.
Quando: tutto l’anno, autunno, primavera ed estate sono i periodi migliori.

Siamo al confine tra l’Alessandrino e l’Astigiano, una terra bellissima con colline da far invidia alla Toscana, tutta da percorrere con la bici da corsa passando fra vitigni e borghi stupendi, panorami e campagne che meritano di essere visitate e contemplate!
Se arrivate a Moleto non dimenticatevi di passare dagli amici di Monferrato Experience, fatevi riconoscere!

Mappa

Altimetria

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La mia partenza per il Monferrato è quasi sempre da Vercelli per ragioni di comodità, se seguite i miei itinerari potrete partire, in questo caso, da Trino Vercellese ed evitare un bel po’ di chilometri di pianura, se invece siete curiosi di attraversare un pezzo della nostra pianura immersi fra le risaie avrete modo di vedere la metamorfosi delle nostre risaie a seconda della stagione in cui percorrerete l’itinerario, dalla preparazione della terra, alla semina, dalla germogliazione fino al raccolto del nostro riso.

Usciti dal centro cittadino si prosegue fino a Trino V.se su strade secondarie e poco trafficate, il primo paese che si attraversa è Asigliano, famoso per la “Corsa dei Buoi” in onore del soldato martire San Vittore che si tiene la seconda domenica di Maggio, usciti dal paese si procede in direzione delle colline il cui profilo si delinea all’orizzonte man mano che si procede, si passa senza entrare nel suo abitato da Costanzana e in breve ci si trova a passare il paese fantasma di Saletta, famoso per il suo tempietto circondato da misteri inquietanti.

Continuando per il lungo rettilineo si svolta a destra all’incrocio e si passa per Robella, pochi chilometri dopo ci si trova a percorrere le vie cittadine dell’abitato di Trino V.se, usciti si segue per attaccare le colline monferrine in direzione Camino, non dopo aver attraversato il ponte sul Po, li sulla vostra destra è visibile purtroppo la sua “famosa” centrale nucleare dismessa, inizia la salita per Camino con poco meno di tre chilometri assolutamente poco impegnativi, raggiunto il paese si scollina e si prosegue dritti alla volta di Pontestura.

Finita la discesa si percorre un tratto in piano e poco dopo si svolta alla nostra destra seguendo le indicazioni per Rocchetta, si scollina e si scende verso Castagnone, si attraversa la statale 590 e si raggiunge la località Madonnina dalla quale si può vedere sulla nostra destra il santuario di Crea che domani la collina sopra di noi, si seguono le indicazioni per Cereseto e dopo un breve tratto percorso sulla statale 457 si svolta a sinistra sulla provinciale 35 e nuovamente a destra sulla 36 per poi immettersi dopo alcuni chilometri su strade collinari sulla provinciale 37 in prossimità del borgo di Ottiglio.

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Usciti dal suo abitato si tiene la sinistra e si prosegue lungo la provinciale 42, io mi sono allungato fino all’abitato di Frassinello per poi tornare sulla provinciale 42 per poi svoltare a sinistra per salire a Moleto.

La più bella borgata di Ottiglio è Moleto. Piccola frazione, adagiata su un altipiano del versante orientale del colle di San Germano, a circa due chilometri da Ottiglio, conta oggi una ventina di residenti. L’insediamento è molto antico, come testimoniano i due edifici religiosi probabilmente anteriori all’anni Mille, le chiese di San Michele e San Germano, quest’ultima scomparsa, e ricostruita, oltre alle misteriose Grotte dei Saraceni. L’origine etimologica del nome Moleto è incerta; già posta in relazione alla presenza nella zona dei Saraceni (il termine in dialetto piemontese è foneticamente identico infatti al termine arabo “muley” che significa “signore”). La chiesetta romanica di San Michele venne smontata nel 1968 e trasportata nel suo luogo attuale dal luogo della sua primitiva ubicazione, per l’avanzare dell’attività estrattiva del tempo. E’ costruita in conci di tufo con facciata a capanna nella borgata omonima dedicata a San Michele. Sono in molti infatti a sostenere che il piccolo oratorio sorgeva su un’ampia cavità sotterranea di epoca imprecisata scavata nel tufo e distrutta dall’avanzare del fronte della cava.
(Tratto da: www.comune.ottiglio.al.it)

Si scende dalla stessa strada da cui si è saliti e arrivati al fondo si svolta a sx per riprendere la provinciale 42 ammirando i borghi di Cella Monte e Rosignano, giunti sulla statale 457 in località Chiabotto si attraversa la stessa e si sale a San Giorgio dove non si è potuto fare a meno di notare il suo castello che sovrasta la collina, il castello di Sant’Evasio, uno dei castelli più antichi di tutto il Monferrato.

Si scende in direzione Casale Monferrato percorrendo strada Sant’Anna e al primo bivio si svolta a sinistra su Strada Boldovina, da qui si può godere di un panorama bellissimo sulle colline che sconfina sulla pianura, giunti all’incrocio si svolta a destra in direzione Rolasco, in questo tratto di strada sono ancora visibili i piloni della vecchia funicolare che serviva per trasportare il cemento.

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I piloni e il ponte di protezione di Rolasco, costruiti nel 1937, sono una porzione della teleferica di 4 chilometri che collegava le miniere coniolesi di Ponte Rizza e la Miniera Claretta sottostante Rolasco all’opificio Milanese & Azzi di Ozzano. L’impianto rimase operativo fino al 1958.
Tratto da “Il mondo delle miniere

Passato Rolasco si scende in direzione Casale Monferrato puntando verso il Po, dopo qualche tornante si scende lungo un breve rettilineo e sulla nostra destra si posso vedere le ruderi della chiesa di San Clemente con il suo campanile, giunti sulla provinciale 7 si prosegue in direzione Trino, si passa Villa Sordi e si prosegue dritto per Vialarda saltando a piè pari Coniolo che se ne avete voglia vi consiglio di visitare perché gode di un ottimo panorama sulla pianura, arrivati a Vialarda la direzione da seguire è quella di Pontestura, Camino e Trino tornando sui nostri passi in senso inverso.

Buon viaggio!

Commenti

  1. Avatar Anna ha detto:

    Da Trino per Camino , Rocchetta , dalla Madonnina si ritorna sulla statale per Moncalvo prima di entrarci si svolta a sinistra e si sale per Castelalfiero poi si scende e si sale a Vignale stupendo panorama alla terrazza della chiesa, si scende e si sale Ottiglio ( non vorrei confondormi con Montiglio) poi Cereseto e si ritorna a casa. Provalo un bellissimo percorso:-) Avrei voluto aggiungere delle foto ma non si può
    Un saluto da una ciclista
    anna

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