Se c’è una cosa che evocano toponimi ‘Wyoming’ e ‘Montana’ sono le grandi praterie e gli immensi allevamenti di bestiame, in realtà in questi stati c’è molto più di ciò che immaginiamo.
Ed è proprio in questo tratto del Great Divide che scopriamo le immense ricchezze di questa parte degli USA, dai più conosciuti Yellowstone National Park e Grand Teton National Park, al meno conosciuto Red Desert del Wyoming.
Lasciate le rive del lago Flathead, immenso bacino d’acqua nei pressi di Kalispell, il Great Divide ci porta tra boschi di conifere e vaste praterie. Le ripide salite montuose spesso cedono il passo ad infiniti rettilinei erbosi. Il paesaggio qui cambia davvero molto rapidamente ed in maniera sorprendente. Alcuni dei tratti più tosti del Great Divide si trovano da queste parti, come la salita a Lava Mountain, un quasi single track solo a tratti pedalabile, ripido e roccioso; o la discesa folle del Fleecer Ridge, un vero e proprio dirupo lungo meno di un chilometro, con pendenze che permettono solo di trattenere la bici per evitare che finisca a valle!
A Butte, cittadina mineraria a sud di Helena, abbiamo la possibilità di assaggiare uno dei pochi piatti tipici della zona, il ‘pasty’. Una sorta di panzerotto ripieno di carne o patate che veniva consumato principalmente dai lavoratori delle miniere, un ottimo propellente per noi cicloviaggiatori.
A sud di Butte, nei pressi della cittadina di Lima, decidiamo di lasciare il Great Divide ed immergerci in quello spettacolo naturale che è lo Yellowstone National Park, la caldera più grande del mondo. Un’area grande quanto l’Umbria interamente convertita a Parco Nazionale.
Appena entrati nel parco ci rendiamo conto che la bicicletta è sicuramente il mezzo più idoneo per esplorare le meraviglie di questo posto, nonostante le dimensioni spropositate. Una quantità incredibile di macchine appesta l’area del parco, con parcheggi stracolmi e file infinite.
Pedalare tra geyser, bufali, cervi e pozze di acqua colorata è un piacere. Niente problemi di parcheggio o file, ed in bici si può davvero godere di ogni angolo del parco. I campeggi poi hanno un area dedicata agli ‘hikers & bikers’ (camminatori e pedalatori), non c’è bisogno di prenotare ed i prezzi sono convenienti.
L’ingresso al parco ovviamente si paga, noi decidiamo di fare il pass annuale, con 80 dollari abbiamo la possibilità di accedere a tutti i parchi nazionali statunitensi per un anno. Un prezzo davvero ragionevole considerata la quantità di parchi che si possono visitare.
Imperdibili nel parco sono: la Grand Prismatic Spring, una pozza di acqua sulfurea dai colori sorprendenti; il Canyon nella zona Ovest del parco ed ovviamente i geyser. Per questi ultimi ci vuole dell’organizzazione dato che i più famosi, come l’Old Faithfull, eruttano ad orari regolari.
Subito a sud di Yellowstone si trova il Grand Teton National Park, così denominato dai francesi perché le cime ricordavano loro il seno di una donna. La strada del parco ci passa sotto con una pista ciclabile di 30 chilometri che da Moose Creek porta a Jackson Hole. La ciclabile però non finisce qui, prosegue per altri 28 chilometri, fino ad Hobart da dove riprendiamo la strada statale che ci porta fino a Boulder e qui ci ricongiungiamo con il Great Divide.
Abbiamo da poco lasciato i picchi del Grand Teton National Park ed i geyser del Yellowstone National Park per ritrovarci nel Great Divide Basin, un bacino arido nel deserto rosso del Wyoming dominato dalle antilocapre e completamente privo di alberi. La zona è talmente arida che spesso i temporali passano sopra le nostre teste senza far cadere nemmeno una goccia.
Siamo in pieno far west, qui riecheggiano nomi leggendari come quello di Calamity Jane. Vecchi e nuovi pistoleri si ritrovano in questo stato dove per comprare un arma da fuoco non c’è bisogno di nulla. Coperta, scoperta, in Wyoming tutto si può.
Usciti dal Red Desert ci attende ancora un paesaggio arido sulla strada sterrata che costeggia la famosa Sierra Madre. Ma c’è una cosa che stiamo imparando degli USA, bastano pochi chilometri per ritrovarsi altrove. Così poco dopo la Sierra ci ritroviamo nuovamente immersi nei boschi di conifere ed in fiumi di acqua cristallina. Siamo ancora nel periodo degli incendi e l’aria vicino Steamboat Springs, Colorado, è irrespirabile a causa di un enorme focolaio esploso proprio a due passi dalla cittadina.
Siamo appena entrati in Colorado, qui ci prepariamo per affrontare i grandi passi di montagna e soprattutto il quarto passo del nostro progetto, il Mosquito Pass.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati