Itinerari

La Via Postumia in bicicletta

La Via Postumia in bicicletta

Un viaggio in bicicletta lungo l’antica Via Postumia, da Aquileia a Genova, attraverso le regioni del Nord Italia.

Prendiamo lo spunto dal bellissimo video – racconto di Sergio Borroni che ha percorso la Via Postumia attraversando Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria. Si tratta della sua esperienza lungo un itinerario di circa 1000 km che fa scoprire ai ciclo entusiasti le bellezze naturali e artistiche dell’Italia settentrionale.

L’itinerario è adatto a tutti e passa da strade poco trafficate, sterrati e qualche campo.

Sergio Borroni Via Postumia

Via Postumia: la storia

La via Postumia era una strada consolare romana, costruita nel 148 a.C. per volere del console Postumio Albino. Aveva inizialmente scopi prevalentemente militari, anche se poi divenne importante per il commercio. La strada collegava per via di terra due dei principali porti dell’Italia settentrionale in epoca preromana e romana: Genova, un avamposto verso la Gallia e le Alpi Occidentali, e Aquileia, un centro cruciale per gli scambi economici. La via Postumia attraversava solo i centri maggiori, con l’obiettivo di creare un percorso rapido. Inizialmente, non era pensata per favorire il traffico locale.

Sul console Postumio Albino non si trovano molte informazioni. Sappiamo che faceva parte della Gens Postumia, che ebbe grande rilevanza politica a partire dal V secolo a.C. e di conseguenza non stupisce che abbia voluto una strada a suo nome. Dato che non ci occupiamo di storia e archeologia, lasceremo all’immaginazione le vicende del Console e passeremo al percorso.

VIDEO di Sergio Borroni: la Via Postumia in bicicletta

L’itinerario in bici lungo la Via Postumia

Seguiamo quindi Sergio Borroni nel suo viaggio in bicicletta e attraversiamo il Nord Italia da est a ovest partendo da Aquileia. Siamo in Friuli Venezia Giulia, regione che regala perle ciclistiche in ogni angolo del territorio e nella tratta che ci interessa si attraversano località come Strassoldo, uno dei borghi più belli d’Italia e Palmanova, la città geometrica. Infatti la sua forma è quella poligonale di una stella con nove punte. A Palmanova giunge anche un tratto della Ciclovia dell’Alpe Adria.

Attraverso il Friuli e il Veneto

Lasciando la città di Palmanova alle spalle e proseguendo verso sud si attraversano paesaggi suggestivi, dalle strade sterrate dei boschi alle campagne coltivate, accompagnati dal ritmo pacifico del pedalare lungo fiumi e argini.

Avanti così fino a Latisana, che si trova al confine con il Veneto, lungo il Tagliamento. Si attraversa il ponte sul fiume e in un paio d’ore, si raggiunge Concordia Sagittaria, caratterizzata da resti romani e leggende paleo-cristiane.

Ad ogni colpo di pedale ci si rende conto del patrimonio immenso di questa regione. Sempre in sella allora si raggiunge Treviso, nota per i suoi canali e ville patrizie. Ma prima facciamo tappa ad Altino, dove si trova un’area archeologica che conserva frammenti del basolato proprio della Via Postumia, riportandoci indietro ai tempi dell’antica Roma. E del non troppo noto Console Postumio.

Di fiume in fiume, tra campi e il verde intenso dei boschi – in particolare il Bosco dei Fontanassi del Sile – si esplora la provincia di Padova. Dopo aver attraversato il Bosco, pieno di sentieri ciclabili e dove si nascondono le sorgenti del fiume Sile, si prosegue fino a Cittadella, città medievale dove è possibile fare il percorso di ronda sulle mura oppure un giro in barca nel fossato che le mura le circonda.

Il fiume che si incontra dopo Cittadella è il Brenta. Da qui si può decidere di dedicarsi alle Ville Venete o ai vigneti della zona.

Via Postumia a Verona
Via Postumia, il basolato a Verona

Verona e il fiume Adige sono l’ultima tappa veneta di questo viaggio. Anche a Verona si può ammirare il basolato della strada consolare dell’itinerario, per la precisione sotto l’Arco dei Gavi.

Verso la Lombardia: Mantova e Cremona

Dopo la sosta a Verona, si riprende a pedalare tra vigneti e campi coltivati, attraversando Peschiera del Garda, che segna il confine con la Lombardi, per arrivare poi a Mantova, la città dei Gonzaga.

Non serve ricordare che la città dove si tiene a settembre il Festival Letteratura offre una ricca esperienza culturale, con il suo Palazzo Ducale e la famosa Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna. Oltre a interessanti possibilità cicloturistiche come la Via Carolingia e eventi per ciclo avventurosi come il BAM!.

Palazzo Te MAntova crediti BAM
Palazzo Te Mantova, crediti BAM!

Proseguendo lungo la traccia dell’antica strada romana, si attraversano campi e canali, tipici della pianura lombarda, fino a Sabbioneta, una piccola cittadina fortificata cinta da mura medievali.

Lasciata Sabbioneta, Patrimonio Unesco insieme a Mantova, ci si avventura nella piatta Pianura Padana fino a Cremona, la città del torrone e del leggendario liutaio Antonio Stradivari. La tradizione liutaia qui è ancora viva, si pensi che il Consorzio Liutai & Archettai “Antonio Stradivari” ha istituito il marchio Cremona Liuteria per sviluppare la professionalità del settore e tutelare gli strumenti cremonesi. E intorno alla città ci sono moltissime ciclovie che costeggiano fiumi e corsi d’acqua.

Un passaggio in Emilia – Romagna e Piemonte prima di arrivare in Liguria

Dopo Cremona, si prosegue tra le pianure dell’Emilia Romagna, sempre seguendo il corso del Po fino alla provincia di Piacenza. Tra Cremona e Piacenza, la Via Postumia si snoda lungo strade tranquille e poco trafficate, attraversando campi e piccoli paesi.

Oltrepo in bicicletta

Lasciata la città dei Farnese, si torna in Lombardia per raggiungere Casteggio, nell’Oltrepò Pavese, dove si racconta che Annibale abbeverò i suoi elefanti presso un antico fontanile. Cosa che appare quantomeno dubbia. Di sicuro in zona ci sono i vigneti a Pinot, le colline e le cantine.

Verso Genova

Qui, le tracce dell’antica via Postumia diventano meno evidenti, con resti come il ponte romano sul fiume Staffora, segni di un passato che riaffiora tra i rovi e i sentieri più selvaggi. Proseguendo, si arriva in Piemonte, a Volpedo e si passa nei luoghi di Fausto Coppi, come Carbonara Scrivia e Castellania.

In bici si è circondati da paesaggi collinari, fin quando si giunge a Serravalle Scrivia. Qui si trovano i resti della città romana di Libarna, importante crocevia sulla Via Postumia, dove è possibile visitare il parco archeologico.

Superata la fortezza medievale di Gavi e il suggestivo “Ponte dei Paganini” a Voltaggio, la strada prosegue verso la meta finale. Genova si avvicina, e con lei l’odore inconfondibile del mare.

Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplici esploratori in cerca di una nuova avventura, percorrere la Via Postumia in bicicletta è un’esperienza unica che vi farà riscoprire il passato, godere del presente e pedalare verso nuove scoperte. Un grande grazie a Sergio che non solo l’ha percorsa, ma anche splendidamente raccontata.

Alcune tracce della Via Postumia le trovate su viapostumia.eu

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