Piste ciclabili in sede propria: quando servono davvero e quando è meglio evitarle

Negli articoli precedenti abbiamo illustrato vantaggi e criticità della realizzazione di percorsi ciclopedonali e corsie ciclabili. Con questo articolo andremo ad analizzare i vari aspetti che rendono le piste ciclabili in sede propria vere e proprie infrastrutture necessarie per lo sviluppo della mobilità ciclistica, senza tralasciare però le criticità che questi interventi si portano appresso. Vediamo dunque quali sono le caratteristiche delle piste ciclabili realizzate in sede propria.

Cos’è una pista ciclabile in sede propria?

Per pista ciclabile in senso proprio si intende un’infrastruttura dedicata esclusivamente alla circolazione delle biciclette, può essere a unico o a doppio senso di marcia.
La pista ciclabile realizzata in sede propria deve essere separata dalla carreggiata dei veicoli a motore attraverso un opportuno cordolo di separazione o da spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili, di ampiezza non inferiore ai 50 cm (D.M. 30/11/1999 n°557 art. 6).

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Dove si realizza una pista ciclabile in sede propria?

Secondo l’articolo 6 comma 6 del D.M. 30/11/1999 n°557, la realizzazione di piste ciclabili in sede propria è da prevedere:
sulle strade extraurbane secondarie e sulle strade urbane di scorrimento, escluso i casi in cui i percorsi siano realizzati sui marciapiedi; sulle strade urbane di quartiere e sulle strade locali extraurbane (dove possono essere realizzate anche su corsia riservata ndr).

È obbligatorio utilizzare una pista ciclabile in sede propria?

Le persone che scelgono di muoversi in bicicletta hanno l’obbligo di utilizzare una pista ciclabile qualora la strada ne sia dotata, infatti l’articolo 182 del CdS impone alle biciclette di “transitare sulle piste loro riservate quando esistono”, obbligo che non sussiste invece in presenza di percorsi ciclopedonali.

Quali sono gli aspetti negativi di realizzare una pista ciclabile in sede propria?

Il principale svantaggio legato alla realizzazione di un una pista ciclabile è legato agli alti costi da sostenere per ottenere l’opera, questo perché l’obbligo di posizionare un elemento fisico di separazione fa lievitare le spese a carico dell’ente pubblico.

Un altro aspetto negativo è dato dalla richiesta di spazio necessario per ottenere un’infrastruttura con uno standard dimensionale dignitoso. Ad esempio, nei contesti extraurbani capita spesso di dover espropriare terreno agricolo pari alla somma dell’ampiezza della pista e dello spartitraffico, oltre all’area di rispetto da prevedere (aggravando ulteriormente i costi di realizzazione). In ambito urbano invece, soprattutto nelle città italiane, è difficile avere una disponibilità di spazi tale da consentire la realizzazione di una pista separata, per questo è meglio realizzare altre soluzioni, come interventi di moderazione del traffico.

La presenza di un ostacolo fisso insormontabile segrega il ciclista in un percorso quasi totalmente privo di interruzioni, creando un’infrastruttura da cui è difficile entrare ed uscire, una soluzione che si presta poco alle aree urbane dove chi si muove in bicicletta sceglie di farlo grazie al grado di libertà di movimento consentito dalla bici.

Un ulteriore lato negativo è la consuetudine di realizzare percorsi bidirezionali lungo un unico lato della strada, questo costringe il ciclista sul lato opposto a dover attraversare la carreggiata stradale per raggiungere la pista ciclabile.

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Quali sono gli aspetti positivi di realizzare una pista ciclabile?

Le piste ciclabili realizzate in sede propria e quindi dotate di un elemento di separazione dal traffico sono indubbiamente gli itinerari ciclabili più sicuri per il ciclista, pertanto è ideale realizzare una pista di questo tipo nei casi in cui le velocità dei veicoli a motore superino i 50km/h.

Proprio la presenza di un cordolo di separazione non permette che le auto parcheggino sopra la pista ciclabile, evitando così di creare intralcio alla circolazione delle biciclette.

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Conclusioni

La pista ciclabile in sede propria è una delle soluzioni per realizzare città a misura di biciclette. Il punto di forza di questa tipologia di infrastruttura è indubbiamente il grado di sicurezza elevato, tuttavia non sempre è la soluzione progettuale migliore per agevolare gli spostamenti dei ciclisti. Inoltre, è bene ricordare che una pista ciclabile, seppur realizzata rispettando tutti i dettami del Codice della Strada, non sarà mai sicura finché alle auto sarà permesso di raggiungere velocità fuori controllo.

La rilevanza dello spazio richiesto e l’alto costo necessario per realizzare queste piste non permettono di coprire l’intera superficie urbana, per questo è importante valutare attentamente quali siano le strade che necessitano davvero di questa soluzione per evitare di realizzare opere molto costose e che poco si prestano per essere utilizzate da ciclisti urbani.

Per capire quali siano le migliori soluzioni per promuovere la mobilità in bicicletta nel tuo comune partecipa al prossimo corso “Realizzare la città delle biciclette“.

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