Il ciclista, che sia un pro o un amatore, a una cosa non può rinunciare: alla qualità e alla comodità delle scarpe per bici da corsa. Passare ore in sella non è affatto piacevole se si indossano ai piedi calzature non all’altezza della situazione. E’ quindi molto importante prendersi adeguata cura di una delle parti del corpo più complesse, utilizzata da tutti i ciclisti a ogni pedalata e che è composta in totale da ben 26 ossa. Intendiamoci, la messa in sella, il corretto movimento della caviglia e l’esatta posizione delle tacchette sono fondamentali, ma non c’è alcun dubbio che una scarpa non idonea può diventare la causa di molti problemi.
Nell’ultimo mese abbiamo avuto il piacere di provare le nuove scarpe Shimano RP5. Si trattadi un modello che si posiziona esattamente nel mezzo delle proposte della casa giapponese: è pensato soprattutto per l’endurance ma con caratteristiche tecniche e di qualità di primo livello che promettono quindi ottime prestazioni e strizzano l’occhio anche ai granfondisti.
Caratteristiche Tecniche
Può sembrare incredibile ma nelle scarpe c’è molta tecnologia e Shimano anche in questo caso non si è risparmiata: innanzitutto la sagoma della scarpa è stata ottimizzata grazie alla tecnologia Shimano Dynalast, pensata per rendere la pedalata piu efficiente. Nel dettaglio: il puntale rialzato ottimizzato agevola una fase di trazione più uniforme ed efficiente sotto il profilo energetico e soprattutto contribuisce a ridurre la dispersione di energia sulle lunghe distanze.
La tomaia è monopezzo senza cuciture per garantire una perfetta aderenza al piede e assicurare comfort anche dopo molte ore di pedalata.
La suola è in fibra di carbonio, caratteristica da top di gamma, che assicura leggerezza della scarpa e permette di trasferire tutta la potenza sui pedali. Per la chiusura la casa giapponese ha puntato sul sistema BOA che offre microregolazioni per un’aderenza quasi perfetta. Inoltre permette regolazioni in corsa a una mano, per un aggancio saldo e lo sgancio rapido.
La circolazione dell’aria è garantita da fori su tutta la tomaia ed i canali di raffreddamento integrati hanno lo scopo di convogliare l’aria verso la suola, il sottopiede e la tomaia.
Il peso di 275g per la misura 42 (taglia del test) non è un peso piuma ma nell’endurance non è certo qualche grammo in meno a fare la differenza. La disponibilità dei numeri parte dal 36 per arrivare al 50.
Colori disponibili: bianco o nero.
Test su strada
A prima vista il design appare molto pulito, anatomico e curato nei dettagli. Ci accorgiamo subito ad un primo tatto della tomaia senza cuciture e appena calziamo la scarpa le sensazioni sono positive: parte delle promesse sul comfort sembrano mantenute, ma ora è il momento della prova su strada.
La prima uscita è di circa 50km, un bel piattone milanese seguendo la consueta pista ciclabile del naviglio Grande. Ormai è diventata la pista di prova preferita durante la settimana perché il pochissimo traffico ciclistico ci permette di simulare scatti e ripetute a piacimento. La scarpa risulta essere comoda e morbida nella tomaia e molto rigida e scattante nella suola, l’impressione è che lo scarico dei watt sia molto efficiente. Anche quando ci alziamo sui pedali per rilanciare le impressioni sono mantenute. Dopo poco meno di 1.30h torniamo a casa soddisfatti senza nessun fastidio ai piedi.
Dobbiamo attendere il week end per dedicare qualche ora in più alle nostre nuove scarpette, questa volta l’allenamento si svolge nel famoso triangolo lariano e dura circa 4 ore, il percorso è vallonato e con qualche salita interessante. L’obiettivo della giornata è mettere alla prova soprattutto la ventilazione viste le temperature del tutto inaspettate di aprile. A metà percorso notiamo che il piede non va mai in “ebollizione”, anche in salita resta sempre asciutto ed il comfort della calzata rimane buono senza cadere in nessun fastidioso scivolamento del calzino. Come scritto la giornata è calda ma non si tratta certo delle temperature di giugno e luglio, possiamo però dire che siamo confidenti che le aspettative saranno mantenute anche nelle giornate più roventi. Durante le salite ed i rilanci la scarpa si è rivelata reattiva.
Le uscite si sono susseguite per circa un mese e anche nei lunghi della durata di 5 e 6 ore non siamo mai tornati alla base con dolori ai piedi e non abbiamo mai avuto formicoli vari dovuti ad una scarsa circolazione sanguigna del piede, insomma il comfort è senza dubbio la caratteristica principale di questo modello. L’ottima ventilazione purtroppo in caso di pioggia inaspettata non garantisce di tornare a casa coi piedi asciutti ma, escludendo i modelli invernali, avete mai trovato scarpe che riuscissero in questa ardua impresa?
Personalmente ho trovato molto comodo il sistema di chiusura BOA con pomello, molto facile nell’utilizzo permette precise regolazioni anche durante la pedalata, un dettaglio importante per chi come il sottoscritto preferisce un’aderenza lievemente maggiore della scarpa durante le salite rispetto ai tratti pianeggianti. Probabilmente un sistema a doppio pomello sarebbe stato ancora più fine nelle regolazioni ma è altrettanto vero che è peculiarità dei modelli top di gamma (Shimano RC9).
Il colore bianco utilizzato per il test dona un tocco di eleganza alla scarpa, sfortunatamente per i gusti meno classici l’unica alternativa è il nero. In questo caso potevano fare decisamente di più!
Dati del test
Uscite effettuate: 13
Km totali: 1200 km
Uscita più lunga: 180 km
Dislivello totale: 5300m
Ore totali test: 42 circa
Dati del tester
Nome: Paolo Tarantino
Età: 33
Km/annui: >10k
Disciplina: Strada
Test FTP: 200w
Concludendo
Se dobbiamo indicare il target ideale di questo modello, sicuramente si tratta di una scarpa pensata soprattutto per i ciclisti che amano l’endurance e prediligono il comfort, ma che non vogliono rinunciare alle performance e proprio per quest’ultimo motivo può essere un ottimo compremesso anche per l’amatore dedito alle gran fondo. Il rapporto qualità/prezzo non è male, il prezzo di listino è di € 149,00 e cercando bene in rete si trova qualche sconto interessante.
Chiedo a chi le ha se calzano strette o larghe di pianta, grazie