Mobilità

Vivere Bruxelles in bicicletta: esperienze e consigli per una mobilità sostenibile

Vivere Bruxelles in bicicletta: esperienze e consigli per una mobilità sostenibile

Bruxelles in bicicletta. Si può?

La capitale europea è una città affascinante e complessa che negli ultimi anni sta facendo progressi verso una ciclabilità più in linea con gli standard dei vicini fiamminghi e dei Paesi del Nord Europa.

L’attuale sindaco di Bruxelles, Philippe Close, ha implementato il piano ciclabile “The Good Move“, che ha introdotto zone 30 in tutta la città e creato nuove piste ciclabili. Inoltre, ha supportato eventi ciclistici come la Critical Mass e investito in infrastrutture ciclabili, comprese autostrade per biciclette e parcheggi sicuri per bici.

Per comprendere meglio la situazione, abbiamo parlato con Davide Sabbadin, Acting Policy Manager per il clima a Bruxelles e appassionato di ciclismo urbano. Davide ci ha offerto uno sguardo personale, dall’alto delle sue competenze, sulla vita in bicicletta nella capitale belga.

Davide Sabbadin, Acting Policy Manager per il clima a Bruxelles
Davide Sabbadin, Acting Policy Manager per il clima a Bruxelles

Muoversi in bici a Bruxelles, cosa ne pensi?

Io mi muovo sempre in bici, ma uso il bike sharing invece della mia bicicletta personale. Questo perché il furto di biciclette è molto presente a Bruxelles, quindi ho deciso di non rischiare. Per fortuna abito in una zona ben coperta dal bike sharing, e c’è una stazione proprio davanti casa e una vicina al lavoro, quindi mi è comodo sacrificare un po’ di comodità.

Bike Sharing a Bruxelles. Crediti Visit.Brussels
Bike Sharing a Bruxelles. Crediti Visit.Brussels

Le bici del bike sharing sono muscolari, ma circa la metà di queste sono elettrificabili. Hanno un sistema dove puoi inserire una batteria che puoi portare a casa per ricaricare. Io ci ho provato, ma dopo tre volte ho dimenticato la batteria sulla bici e l’ho persa, quindi ho dovuto pagare una multa di 150 euro. Da allora non la uso più, ma devo dire che le poche volte che l’ho usata, l’ho trovata molto comoda.

Sappiamo che le Critical Mass è molto popolare, ci vai spesso?

Sì, ci vado abbastanza spesso, circa un terzo delle volte all’anno. La Critical Mass a Bruxelles è molto partecipata e si svolge ogni mese, anche d’inverno quando fa più freddo. È un evento supportato dalle autorità che mettono in sicurezza il percorso, e si svolge anche in aree molto delicate, come autostrade urbane e strade principali. Non si tratta di eventi in zone periferiche, ma in pieno centro città. Fermano l’autostrada, fermano le autostrade urbane, occupano spazi enormemente delicati per le auto.

E le infrastrutture ciclabili a Bruxelles come sono?

Bruxelles in bici
Quai de Biestebroeck – Biestebroekkaai_1120961-© visit.brussels – Jean-Paul Remy

Devo dire che dopo il Covid c’è stato un boom delle piste ciclabili, come in molte città europee. In particolare, su alcuni viali principali, le hanno implementate. Bruxelles è fisicamente collegata alle Fiandre, pur essendo una regione autonoma. Ci sono piste ciclabili interurbane che collegano Bruxelles a città come Gent a ovest e Lovanio a est, entrambe distanti circa 35-40 km. Sono vere e proprie autostrade per biciclette, dedicate esclusivamente alle bici, che permettono di raggiungere la città molto rapidamente. La situazione è diversa verso sud, verso Namur o la Vallonia, dove le infrastrutture ciclistiche sono meno sviluppate.

Ci puoi parlare dell’Anello Verde di Bruxelles?

Bruxelles ha una serie di anelli verdi e piste ciclabili che sono percorsi ciclopedonali. L’anello principale è lungo circa 60 chilometri ed è molto ben indicato. Questi percorsi sono ottimi per il tempo libero e sono molto frequentati nei fine settimana. Sono una sorta di versione meno strutturata del GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette) di Roma, ma molto utilizzati.

Itinerario iconico della Cintura Verde di Bruxelles - Fiandre
Itinerario iconico della Cintura Verde di Bruxelles – Fiandre

Come valuteresti la sicurezza delle piste ciclabili a Bruxelles?

La premessa politica è che Bruxelles sta investendo molto sulla ciclabilità. Hanno lanciato un piano ciclabile chiamato “The Good Move“, che ha introdotto zone 30 in tutta la città e creato nuove strade ciclabili. Tuttavia, le recenti elezioni hanno visto un calo del supporto ai partiti che hanno implementato queste misure, soprattutto in alcuni quartieri che non hanno accettato facilmente queste novità.

Dal punto di vista pratico, provenendo dall’Italia, trovo Bruxelles più avanzata, anche se siamo ancora lontani dagli standard di Paesi Bassi e Danimarca. Il rispetto per i ciclisti e le regole della strada è migliorato, ma c’è ancora molta indisciplina. Un altro fattore complicante è la presenza di molti tram, che rendono alcune strade difficili da percorrere in bicicletta.

Quali sono le iniziative per migliorare la sicurezza di chi va in bici a Bruxelles?

Stanno cercando di fare sempre più piste ciclabili in sede propria. Il metodo spesso usato è quello di iniziare con una pista ciclabile disegnata per terra, per poi migliorare gradualmente la situazione.

Un punto positivo è che in tutta la città c’è il doppio senso per i ciclisti, cioè le strade a senso unico per le auto sono a doppio senso per le bici. Questo può sembrare poco, ma è molto utile in caso di incidenti o per trovare percorsi più diretti.

Davide, cosa consiglieresti a chi vorrebbe cominciare a usare la bici a Bruxelles?

© visit.brussels

Sicuramente farei un pensiero alla bici assistita, perché Bruxelles soffre del problema delle salite. Ci sono punti della città con salite impegnative, e la conformazione collinare può rendere difficile spostarsi in bici. Questo è un problema soprattutto per chi si sposta per lavoro, magari nel settore degli uffici o legato alle istituzioni europee, perché arrivare sudati al lavoro non è l’ideale.

Il secondo aspetto è considerare l’uso dei vari servizi di bike sharing disponibili in città. Il furto di biciclette è un problema reale a Bruxelles, nonostante stiano installando molti archetti per le bici e cercando di rendere i parcheggi più sicuri. Ci sono anche garage per biciclette, molto simili alle chiocciole che si trovano in Germania. Questi stanno diventando sempre più comuni, ma la sicurezza rimane una preoccupazione.

Mi sento di incoraggiare chiunque a provare a usare la bici a Bruxelles perché è una città che si presta bene alla ciclabilità. Io abito in un incrocio molto trafficato, simile ai grandi viali di Parigi, e vedo ogni giorno decine e decine di biciclette. Anche con pioggia, neve o freddo, c’è sempre qualcuno in bici.

La città è quindi adatta alla ciclabilità in ogni stagione?

Sì, Bruxelles è una città relativamente piccola, delle dimensioni di Milano, e si può attraversare in mezz’ora in bicicletta. Anche se non si vive vicino a una linea della metropolitana, che sono comunque poche, la bici rimane il mezzo più rapido per spostarsi.

Vuoi aggiungere qualcos’altro per i nostri lettori?

Vorrei solo sottolineare che Bruxelles è una città estremamente ciclabile, nonostante le sfide. L’aspetto positivo è che si può fare, indipendentemente dalle condizioni meteo. Quindi, se state pensando di iniziare a usare la bici a Bruxelles, provateci. È un’esperienza che vale la pena e può davvero migliorare la qualità della vita quotidiana.

Davide Sabbadin conferma che, con le giuste precauzioni e scelte, la bici può essere il mezzo più rapido ed efficiente per spostarsi in città anche complesse, come Bruxelles appunto, contribuendo a uno stile di vita più sostenibile e alla diminuzione del traffico. E capiamo anche che Bruxelles sta facendo del proprio meglio per raggiungere gli standard dei vicini di casa, rendendo più sicure le strade per i ciclisti.

Commenti

  1. Federica ha detto:

    Buongiorno, quest’anno sono arrivata in bici da Amsterdam proprio a Bruxelles.
    Si gira bene in città con la bici.
    Unico neo da me riscontrato, proprio il pavè, la pavimentazione che compare nell’ultima foto, abbastanza diffuso nella zona centrale. Già pericoloso di per sè, con un po’ di pioggerellina diventa scivoloso:
    ha fatto perdere il controllo della bici a mio figlio che è caduto nel traffico, per fortuna senza nessuna conseguenza. Inoltre è proprio sgradevole per i continui sobbalzi.
    Altra cosa, l’ingresso da nord in città attraverso la zona industriale non è proprio edificante, ma forse c’era una alternativa che noi non abbiamo individuato. Grazie

    1. Manuel Massimo ha detto:

      Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi, Federica.

      Un caro saluto, buona lettura e buone pedalate,

      Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

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