Mobilità

30 km/h in città: Bruxelles dà lezioni di sicurezza stradale all’Europa

30 km/h in città: Bruxelles dà lezioni di sicurezza stradale all’Europa

Bruxelles, di fatto la capitale d’Europa, potrebbe dettare la linea in tema di sicurezza stradale a tutti gli stati membri dell’Unione: da quando ha introdotto il limite di 30km/h in quasi tutte le strade della città il numero di incidenti stradali è diminuito drasticamente.

Proprio per la sua scelta coraggiosa la città belga può essere l’esempio da seguire per tutte quelle realtà europee (tra cui il nostro Paese) in cui si è ancora troppo scettici sull’abbassamento dei limiti di velocità in ambito urbano.

Zona 30

Secondo i dati raccolti dal Ministero dei Trasporti belga, l’introduzione di nuovi limiti ha consentito di raggiungere diversi obiettivi, tra cui quelli che più volte vengono avanzati da chi promuove la diffusione delle Zone 30: forte riduzione degli incidenti, riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, ad esempio.

Il traffico della capitale è la prima fonte di rumore in città, e proprio l’inquinamento acustico è la seconda causa di disturbi legati alla qualità dell’ambiente dopo l’inquinamento atmosferico. “L’eccessiva esposizione al rumore può causare problemi di udito, insonnia, difficoltà di apprendimento e concentrazione e può aumentare i rischi cardiovascolari. È quindi una questione di salute pubblica”, spiega Marie Poupé, esperta di inquinamento acustico presso il Bruxelles Environment.

Del resto il nuovo piano di Bruxelles sulla sicurezza stradale 2021-2030 ha come obiettivo la Vision Zero, come ha dichiarato la ministra della Mobilità e della sicurezza stradale Elke Van den Brandt: “La Vision Zero è l’unica a ambizione a cui possiamo puntare in tema di sicurezza stradale, vogliamo zero morti o gravi incidenti stradali”.

Anche il piano statale per la sicurezza stradale del Belgio va in questa direzione, ma con un orizzonte temporale più lungo: l’obiettivo zero morti in strada è fissato al 2050.

Resta dunque da chiedersi se l’Unione Europea, che negli scorsi mesi aveva già annunciato l’intenzione di prendere provvedimenti in favore dell’obbligo per tutti gli stati membri di abbassare le velocità in ambito urbano a 30km/h, sceglierà di portare avanti questa battaglia di civiltà. Nel caso seguisse questa strada potrà certamente contare sul caso di successo di Bruxelles, come su quello di Parigi, di Madrid o dei Paesi Bassi, dove da tempo si stanno attuando politiche per la riduzione delle velocità.

E mentre in Italia la discussione sull’abbassamento dei limiti di velocità in città è ferma al palo, e anzi, periodicamente qualcuno ritira fuori dal cilindro l’idea di alzare i limiti in autostrada, nei Paesi Bassi hanno fatto il contrario.
Non solo di parla e si realizza la Città 30, ma è stato diminuito anche il limite di velocità massimo in autostrada: in certe fasce orarie, dalle 6 alle 19, si è passati dai canonici 130km/h ai 100km/h, con una previsione importante in termini di riduzione delle emissioni inquinanti.

Leggi anche – 30 km/h in città: i 10 pregiudizi da sfatare

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