In bicicletta tra i Monti Berici ed Euganei: 9/11 marzo 2012
Questo viaggetto mini mini nasce dal desiderio di visitare i monti Berici e gli Euganei rispettivamente a sud di Vicenza e di Padova. Ma la ragione vera è di stare in compagnia con altri ciclisti amici e fare una scampagnata. Fatto l’invito ai soliti noti, aderisce solo Marco (è l’autore del filmato ed anche la persona che vi appare per prima). Di sua iniziativa Marco però invita altre persone che aderiscono. In buona sostanza ne è uscito un viaggio molto combinato, dove ho incontrato persone invitate da Marco che con motivi diversi, con percorsi diversi e da luoghi diversi, sono arrivati tutti all’appuntamento alla stazione di Vicenza. Andiamo quindi con ordine.
Marco sceglie di partire direttamente da Brescia, il giorno prima, con il suo amico Daniele. Hanno condiviso insieme parte del cammino di Santiago lo scorso hanno. La loro prima meta è il castello di Brescia, e poi lungo la ciclabile da Mazzano raggiungono Desenzano sul Garda e Peschiera del Garda dove pernottano.
Il giorno dopo parto da Bergamo in treno destinazione Vicenza. Anche Marco e Daniele salgono sullo stesso treno a Peschiera. Scendiamo a Vicenza e ovviamente c’è una donna da aspettare: Alessandra. È bresciana e arriva da Padova, dove frequenta l’università, e vuole fare il suo primo tour della vita. Prima di partire per il tour vero e proprio andiamo al negozio di bici a Calegaro dove Marco ha comprato una Koga con cambio Alfine nel mozzo. La sua fedele Appaloosa sta per andare a riposo.
Espletata questa simpatica formalità partiamo in direzione sud e dopo aver sbagliato una strada cominciamo a salire. Dall’alto vediamo la nostra prima meta che è il lago del Firmon. E’ un autentico gioiellino incastonato tra i monti Berici. Quando ci arriviamo facciamo la sosta del mezzogiorno, qualche foto, qualche presa per i fondelli e ne iniziamo il giro, lungo una bella sterrata riservata. Alla fine del giro ci attende una sorpresa. Troviamo ad aspettarci Stefano. Nei programmi doveva venire il giorno dopo, ma ha avuto un problema con un ginocchio, non può pedalare e cosi ha deciso di scortarci in macchina manco fossimo una squadra di professionisti. E’ una cosa che mi lascia profondamente colpito: invece di starsene a casa a leccarsi le ferite ha deciso di accompagnarci in macchina, indicarci la strada, consigliarci ecc… e lo farà anche domani. GRAZIE STEFANO E DI CUORE. Per dire il tipo: andato in pensione lo scorso anno, è uscito di casa ha preso la bici ed è andato a Mosca.
In questo primo giorno apprezzo anche molto la compagnia di Alessandra e penso: non ci sono più gli uomini di una volta. Un po’ di anni fa una donna così non sarebbe scorrazzata ancora libera e non sposata. Davvero sposabilissima. In questa giornata veniamo letteralmente umiliati da una classica sciura Maria , che ci sorpassa, ci saluta cortesemente tutta impettita dall’alto delle sua sgranocchiante singlespeed di 40 anni e non la raggiungiamo più nonostante il nostro impegno. Meglio far finta che abbiamo bisogno di fermarci… Arrivati alla periferia di Padova cessa, per oggi, la scorta di Stefano ed iniziamo ad attraversare questa bella città. Alessandra ci ospita nella casa che condivide con altre due amiche. Ci docciamo, ci preparano da mangiare, stanno con noi e all’improvviso penso che qui ci deve essere un virus che genera donne sposabilissime. Usciamo a visitare con Alessandra le piazze di Padova. Poi tutti a nanna. Ci sono due letti per tre uomini. Impietosito dalla mia età Marco dorme per terra….scherzi a parte la cosa mi rende molto contento. Non sento nessuno russare: forse ho russato io?
Il giorno dopo attraversando di nuovo la città, visitiamo la basilica di sant’Antonio. E dirigendoci verso sud attraversiamo la bellissima ed unica al mondo piazza di Prato della Valle. ad un punto stabilito raggiungiamo Stefano che in macchina ci precede e ad ogni bivio sospetto ci indica la strada giusta.Iniziamo il periplo dei colli Euganei dal lato est Lungo la ciclabile che costeggia il canale di via Battaglia e raggiungiamo Monselice. Da lì inizia un percorso inventato da Stefano che ci porta prima nella bella Este dove assistiamo ad un matrimonio cinese in simil Hollywood. Mi domando: ma con tutta la loro cultura, hanno proprio bisogno di imitare anche questo? Ci fermiamo a comperare da mangiare e arrivati ad una fontanella ci fermiamo e consumiamo. Ci raggiunge anche un gruppone di una associazione di Padova. La risalita del periplo dei colli Euganei dal lato ovest presenta in questa stagione dei bellissimi scorci, che sono il frutto anche del lavoro ben fatto dell’uomo. E Stefano non manca di farceli gustare. Ad un certo punto Alessandra prova la mia bicicletta e mi da la sua……con il suo cancello senza serratura non sarei mai uscito di casa, e penso che la spensieratezza della gioventù è un ottimo strumento per avventurarsi in qualsiasi situazione.
A questo punto decidiamo che dobbiamo prendere il treno delle 15,30 che ci riporterà a casa. Ci mettiamo a quasi 30 all’ora per un buon 40 minuti. E anche Alessandra con il suo cancello li tiene….qui salutiamo Stefano e lo ringraziamo ovviamente.
Arrivati in stazione a Padova con buon anticipo, facciamo i biglietti, ed una impiegata gentile ci informa che il vagone delle bici è in testa.
La cifra di questa gita è stata la bella compagnia che ha moltiplicato l’effetto benefico della nostra bella biciclettata di due e per Marco e Daniele di tre.
MAPPA DA OPENRUNNER: il primo giorno di Daniele e Marco | Tutti insieme il secondo e terzo giorno
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