Tappa 12: Ligonde – Santiago
Mappa
Prima di partire ancora qualche parola e i ringraziamenti a questi ragazzi per quello che ci hanno donato! La condivisione continua anche durante il Camino. Mano mano che incontro i ragazzi ospiti a Ligonde, faccio un pezzo di strada con loro. Omar un artista austriaco un po’ pazzo e “particolare”, Sailam una scrittrice americana, Riccarda, Antonia e Irene che stanno facendo il loro camino per rinsaldare il loro rapporto di amicizia, altre 2 signore, di cui non ricordo il nome, di cui una porta una figlia di 4 anni, che stanno facendo un pezzo del camino. Bello! In questi giorni Federico (il ragazzo romano) è rimasto con me, probabilmente in cerca di un compagno per quel pezzo di strada. Siamo diversi, le discussioni sono leggere, ma ci facciamo compagnia per quell’ultimo tratto. Il camino nell’ultima parte secondo me si abbruttisce per diversi fattori. La troppa gente che si accalca per fare gli ultimi km, ti sembra deturpare l’identità di pellegrino trasformandola in turismo low cost. Due anni prima ero anch’io tra loro insieme a Riccardo ed Elisabetta (i miei due fratelli più piccoli), e la sensazione era stata molto positiva.
Ora però è tutto diverso. Capisco la gioia di aver fatto un camino di fatica, la gioia del ricordo di alcuni momenti ed incontri, capisco le persone entusiaste conosciute anni prima insieme ai miei fratelli quando parlavano di questa esperienza. Fantastico! In serata arriviamo a Santiago dove prima di tutto cerchiamo il posto per la notte. Siamo fortunati a trovare gli ultimi posti nel Convento dei Padri Francescani. Ora c’è tempo per arrivare alla Basilica. Forse sarò fuori moda, o forse l’avevo vista anni prima, o più semplicemente Santiago non è mai stato il mio punto di arrivo, o non lo so, insomma non sono ne emozionato, nessuna lacrima o scena di delirio. Sono contento ma nello stesso tempo molto triste. Il mio camino (che per qualcuno è già finito!) sta per finire. Ora mi resta solo l’ultimo pezzetto in cui non ho molte aspettative positive. Partecipo con piacere alla semplice cerimonia francescana di fine cammino.
Tappa 13: Santiago – Negreira
Mappa
Sono a Santiago, la mattina presto mi metto in fila per l’ultimo sello (timbro) per completare la “Compostela”. E’ bello rivedere dei pellegrini ciclisti incontrati durante il percorso. Subito dopo mi reco alla celebrazione che come spesso succede in questo periodo dell’anno è frequentatissima. Immagino l’emozione intenza dei pellegrini di tanti anni fa. Anche il “Botafumeiro” un turibolo gigante, è una cosa particolare e scenica. Mi soffermo un po’ per le vie del centro. Tanti pellegrini si contendono souvenirs e magliette con scritte tipo “EL DOLOR ES ALGO TEMPORAL – LA GLORIA ES PARA SIEMPRE“, fa sorridere, un po’ è vero, un po’ no, mah! Sello (timbro) sulla Compostela – Fatto! Messa con Botafumeiro – Fatto! Piccolo giro panoramico – Fatto! Vado a pranzo con Federico e decido che per me è ora di partire per Finisterre. Non so perché ma ho una voglia pazzesca di lasciare Santiago per ritrovare un po’ di strada, terra, sudore.
Capisco subito che le “Flucha Amarilla” qui non sono così frequenti. Infatti sbaglio subito strada, ma con un po’ di senso dell’orientamento e qualche domanda, riesco a ritrovare la via. Da ora starò più attento! Il percorso non è così frequentato, anzi quasi per nulla. Mi diranno poi che molti vanno a Finisterre e Muxia ma in autobus. Bene! Il fondo non è bello e lineare e qualche arbusto che taglia la strada complica la vita del ciclista. Con un certo senso di fatica arrivo a Negriera e visto che da qui in avanti non ci sono ristori fino ad Olveriroa, mi fermo in un alberghetto nuovo, efficiente e pulito. E’ la prima volta da quando sono partito che pago 15 euro, però posto e cucina sono super, anche la “lavadora con secadora” se non ricordo male è inclusa nel prezzo. La sera si ritorna a respirare aria di pellegrini. Evidentemente chi si accinge a fare l’ultimo pezzo, (non dovuto!) contribuisce a creare una bella serata. Una coppia Polacca in particolare, ci scambiamo pareri unendo inglese, italiano e disegni.
Tappa 14: Negreira – Finisterrae
Mappa
Ci siamo, ultimo pezzo, gli ultimi chilometri che mi separano da Finisterrae scorrono veloci. La mia testa è tutta in un turbinio di pensieri. Si vede il mare, la spiaggia, Finisterrae. Arrivato cerco un posto per dormire. Qui l’organizzazione lascia molto a desiderare e le camere mi sembrano un po’ sporche. In ogni caso come da programma mi reco alla spiaggia per il bagno del pellegrino. Per chi non lo sapesse era usanza arrivare a Finisterrae fare un bagno nell’oceano, e bruciare i vestiti usati durante il camino. Trovatomi sulla spiaggia penso che il mio bagno purificatore lo farò a Muxia, un po’ per motivi logistici, un po’ per rimandare l’evento. Tassativa anche la visita al Faro dove c’è anche un piccolissimo monumento rappresentato da uno scarpone. Mi sono fermato fino al tramonto e godere di qualche minuto di meditazione. Bene.
Tappa 15: Finisterrae – Muxia
Mappa
Ultimo giorno in bici. Anche oggi la sensazione è quella che sarà una giornata vuota, ma invece mi sbaglio. Appena uscito dal paese incontro Ruth, una donna canadese con una mini bici e una valigia rigida che gli fa da carrello. La cosa è troppo curiosa e mi fermo per chiedere spiegazioni. Lei e suo marito hanno fatto il camino in un modo tutto loro. Lui classico a piedi, lei con questa bici pieghevole che quando non aveva voglia di pedalare riponeva nella borsa rigida. Dalla borsa rigida tirava fuori lo zaino e quindi prendeva il bus con zaino e borsa rigida. Fantastico anche solo pensarlo! Non posso lasciarmi l’occasione di stare un po’ una persona così speciale. Anche qui il mio inglese mi permette di “farmi capire”. Sono Canadesi del British Colombia, e mi sembra che siano abituati a questo tipo di avventure. Passo la giornata con Ruth, e la sera anche in compagnia di suo Marito. Ora c’è tempo per il bagno finale. Bene. A Muxia c’è anche una bellissima chiesa a picco sul mare che quando ci sono le mareggiate viene sommersa dalle onde. L’Albergue di stasera è bellissimo ed economico.
Rientro il giorno successivo a Santiago. Ho tutto il tempo per ritornare in piazza della cattedrale per rivedere un po’ di entusiasmo sia di giorno che la sera, canti e balli accompagnano i pellegrini che arrivano con gioia. Mi rivedo un’altra volta la celebrazione ed organizzo tutto per la spedizione in patria della bici. Per risolvere facilmente questo problema molti si affidano al Velocipedo, negozio specializzato di Santiago. In Aeroporto ho conosciuto dei ragazzi che sono andati tranquillamente in aeroporto con la bici, l’hanno smontata li, carta nastro a volontà e Domopack per imballarla e hanno risparmiato 60 euro. Tra le altre cose e del tutto casualmente incontro in piazza anche Dalila e Daniele che ne frattempo sono arrivati anche loro. L’ultima parte è stata piuttosto dura per Dalila che ha accettato questa sfida con se stessa e con Daniele per un discorso di fede. In ogni caso oggi anche lei era lì! Brava!
Cammino di Santiago in bici parte 1: Lourdes Saint – Jean Pied De Port – Orreaga
Cammino di Santiago in bici parte 2: Roncisvalle – Puente De La Reina – Logrono
Cammino di Santiago in bici parte 3: Santo Domingo De La Calzada – Carrion De Los Condes
Cammino di Santiago in bici parte 4: Carrion De Los Condes
Cammino di Santiago in bici parte 5 (arrivo): Ligonde – Santiago – Finisterrae
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati