Cade dalla sua bici: i vigili la multano per incapacità
Oltre il danno, la beffa: una sanzione di 41 euro per aver perso il controllo della propria bici da corsa ed essere caduta per terra a causa del manto stradale dissestato. Il fatto è accaduto il 7 luglio scorso a Sandrigo – piccolo Comune in Provincia di Vicenza noto soprattutto tra i buongustai per la “Festa del Bacalà”, il famoso baccalà alla vicentina – ma la multa dei vigili è stata recapitata soltanto qualche giorno fa, come riporta il sito Vicenza Today.
Protagonista involontaria dell’assurda vicenda – che ora avrà un seguito in Tribunale – è una signora 52enne del posto “colpevole” di essere caduta a causa del brecciolino sulla strada e di essere finita all’ospedale, per fortuna senza gravi conseguenze se non tanto spavento e un’escoriazione al gomito cucita con tre punti di sutura. Peraltro nell’incidente non erano stati coinvolti né altri mezzi né altre persone: si trattava di una semplice caduta accidentale, un incidente di percorso che può capitare a chiunque pedali, soprattutto quando le condizioni del fondo stradale non sono ottimali. Basta un po’ di brecciolino sull’asfalto, una frenata troppo potente sul bagnato o una buca vista all’ultimo momento e la caduta è dietro l’angolo.
Il paradosso, la cosa che rende questa vicenda davvero kafkiana, è che la signora – caduta a Sandrigo lungo via Campesana (illustrata nella foto del Giornale di Vicenza, ndr) – dopo essere stata medicata in ospedale aveva chiamato, da brava cittadina coscienziosa, il Comando di Polizia Locale soltanto per segnalare il punto dov’era caduta, giudicandolo pericoloso e per evitare che altri ciclisti come lei potessero a loro volta cadere.
Da quella telefonata sono cominciati i problemi. La signora è stata convocata dall’Ufficio Infortunistica del Comando dove, dopo aver spiegato la dinamica della caduta, è stata invitata a “non fare causa al Comune”. L’idea, in realtà, non aveva minimamente sfiorato la ciclista e la vicenda sembrava finita lì. Ma la macchina burocratica dell’assurdo si era già messa in moto e, dopo qualche tempo, alla donna è stata recapitata una multa di 41 euro.
Secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche, la ciclista è stata multata perché avrebbe violato il comma 2 dell’articolo 141 del Codice della Strada che recita così: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza”.
Dunque, secondo gli zelanti amministratori del Comune di Sandrigo, la caduta della ciclista sarebbe da imputare unicamente alla sua “incapacità” di controllo del mezzo e non al manto stradale dissestato. Ma la ciclista, vittima di questa assurda vicenda, ora vuole vederci chiaro e far valere i suoi diritti: non solo farà ricorso per farsi annullare la multa, ma chiederà anche i danni fisici e morali al Comune che, di fatto, le ha dato dell’incapace.
La battaglia legale è appena cominciata: noi di Bikeitalia.it speriamo che la ciclista possa far valere le sue ragioni in Tribunale, anche perché altrimenti si creerebbe un pericoloso precedente giudiziario. Chi cade dalla bici, per qualsiasi motivo, andrebbe innanzitutto soccorso e tutelato: non criminalizzato e multato per “incapacità alla guida”.
A pochi chilometri da Sandrigo…a Romano d’Ezzelino ai confini con Bassano del grappa.
É successa esattamente la stessa cosa anche a me! Sono caduta autonomamente,portata in ospedale dall’ambulanza con trauma cranico commotivo ed ecoriazioni diffuse. La mattina dopo all’ospedale si presentano i carabinieri a consegnarmi una multa.
Chiedo un vostro parere sulla cosa. Grazie.