La bici è in continua evoluzione: se alla sua base troviamo un telaio con due ruote, le tipologie e le forme che questo mezzo di trasporto può assumere si sono via via diversificate e oggi non c’è che l’imbarazzo della scelta. In alcuni casi troppa, tanto da poter generare confusione nei neofiti – che si avvicinano da assoluti profani al mondo della bicicletta – ma anche negli appassionati/esperti che si trovano a dover scegliere tra modelli che differiscono di pochissimo tra loro.
Ogni anno ha le sue tendenze e, come vi avevamo anticipato sia da Eurobike che da CosmoBike Show, uno dei principali per il 2016 riguarda le gravel: bici tuttofare nate per il fuoristrada che stanno tirando fuori la loro anima urban e potrebbero avere uno sviluppo nel segmento dei commuter, che utilizzano la bici tutti i giorni per andare al lavoro ma non disdegnano le uscitine domenicali e gli sterrati fuoriporta.
Anche al Cycle Show di Birmingham, la principale fiera britannica della bici che si è tenuta qualche settimana fa Oltremanica, sono state messe in mostra le novità in catalogo con un’ampia sezione dedicata ai produttori italiani. Gli organizzatori della manifestazione, interpellati da The Scotsman, hanno cercato di fare il punto sullo stato dell’arte individuando i 5 trend-a-pedali per il 2016.
1. Freni a disco su bici da strada
Recentemente ne abbiamo scritto anche noi e il trend per l’anno che verrà sembra essere proprio quello di un’introduzione su larga scala dei freni a disco anche sulle bici da strada (una tecnologia presente al momento soltanto a macchia di leopardo e come sperimentazione sulle bdc, mentre invece è ormai lo standard di riferimento per le mtb). Intanto i progettisti di alcuni marchi da mesi stanno lavorando sodo per sviluppare freni a disco ad hoc per le bici da strada.
2. Abbigliamento e accessori per i ciclopendolari
Esistono tanti tipi di “ciclismi” – non solo quello sportivo/ricreativo – e i produttori di abbigliamento e accessori sembrano essersene accorti già da qualche tempo: il ciclismo-di-trasporto, quello dei pendolari che ogni giorno raggiungono il proprio posto di lavoro in bicicletta, si sta sviluppando sempre di più. Per il 2016 si prevede un aumento dei prodotti legati alla visibilità e alla sicurezza stradale (abbigliamento riflettente, accessori catarifrangenti) ma anche al comfort in sella (giacche impermeabili multiuso, buone per la bici ma indossabili anche nel tempo libero) con un buon rapporto qualità/prezzo, visto che non stiamo parlando di abbigliamento tecnico in senso stretto dedicato soltanto alla fascia dei professionisti o degli amatori con velleità agonistiche.
3. Bici elettriche
L’evoluzione del settore delle bici elettriche – che noi di Bikeitalia seguiamo molto da vicino con un portale dedicato – è in continua espansione grazie al miglioramento della prestazione delle batterie e all’ottimizzazione dei costi di produzione che ha reso di fatto più accessibile questo prodotto. Un mezzo a pedalata assistita in ambito urbano può sostituire benissimo uno scooter con il vantaggio di avere costi di gestione ridotti al minimo e un impatto ambientale molto basso. Il 2016 sarà positivo per le eBikes.
4. Gravel bikes
Dallo sterrato all’asfalto, senza temere buche, tombini e avvallamenti: le bici “da ghiaia” – comunemente note come gravel bikes – rappresentano un segmento in crescita molto interessante e di cui avevamo già parlato. La loro polivalenza, che le rende adatte a percorrere la giungla urbana, è il punto di forza di queste biciclette nate per lo sterrato che però se la cavano egregiamente anche sull’asfalto. L’impostazione di guida più rilassata e meno nervosa delle ciclocross le rende adatte per spostamenti-a-pedali in città, grazie anche a coperture generose che ammortizzano le asperità del fondo stradale. Non è un caso se da più parti si sente parlare del 2016 come “l’anno della gravel”.
5. Bici-gioiello
L’alto di gamma non passa mai di moda: periodicamente vengono riassortiti i cataloghi con nuovi prodotti e si ritoccano i listini alzando il prezzo-solo-telaio “a partire da” di un determinato prodotto (che spesso, come ben sanno gli appassionati, lievita vertiginosamente quando si va ad assemblare una bici da sogno con componentistica leggera e performante). Quindi, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, molti produttori nel 2016 hanno puntato forte sul design di alcuni modelli-gioiello: magari prodotti in edizione limitata per aumentarne il valore futuro e il prestigio attuale. E, per determinate bici, c’è chi è disposto ad aspettare 3/4 mesi dall’ordine e anche di più: in fondo un tempo accettabile per avere una bici-su-misura ultrapersonalizzata da appendere in salotto come un bel quadro, che manterrà inalterato il suo fascino e il suo valore anche tra molti anni. Come un gioiello di famiglia, che si tramanda di generazione in generazione.
La bici elettrica non potrà mai sostituire un normale scooter , in quanto una bici elettrica non puo fare la tangenziale.
La bici elettrica non può fare la tangenziale, ma può percorrere le ciclabili ed entrare nelle aree pedonali: per spostamenti in ambito urbano con distanze andata-ritorno entro i 40 km giornalieri credo si tratti del mezzo più indicato per muoversi a basso impatto ambientale, facendo un minimo di attività fisica e con bassi costi di gestione (a parte l’investimento iniziale che si ammortizza entro il primo anno con i soldi risparmiati sul pieno dello scooter).