Le associazioni contro il governo sulle auto nelle aree pedonali e ZTL

Il comma 103 della Legge di Bilancio 2019 (quella che stabilisce che le auto elettriche e ibride potranno entrare in tutte le aree pedonali e ZTL d’Italia) ha creato non poche preoccupazioni nel mondo dell’associazionismo legato ai temi della mobilità.

Associazioni come FIAB, Legambiente e #salvaiciclisti e altre hanno deciso quindi di inviare una nota congiunta attraverso le quali si chiede un’inversione di marcia dal governo sul comma 103 appena approvato. Volentieri lo pubblichiamo di seguito e aderiamo alla presa di posizione.

IL CAMBIAMENTO? TORNARE INDIETRO DI 50 ANNI SU MOBILITÀ SOSTENIBILE E TUTELA DEI CENTRI STORICI

Nella Legge di stabilità appena approvata, il Governo attuale, che si definisce “del cambiamento”, ha inserito una modifica pericolosa al Codice della Strada: si tratta di una norma, il comma 103, che obbliga i Comuni a consentire “in ogni caso” a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL.

A nostro parere, questo intervento è una mostruosità che riporta indietro il Paese di almeno 50 anni, cancellando con due righe improvvisate i risultati raggiunti in decenni su mobilità sostenibile e tutela di piazze e strade delle città italiane, a danno di abitanti, commercianti, turisti e monumenti, alla faccia anche della sicurezza delle persone.

Immaginate piazza del Popolo a Roma o piazza del Plebiscito a Napoli, o piazza del Duomo a Milano, o via Maqueda a Palermo, percorse incessantemente da autovetture. Pensate ai centri storici medioevali di Bologna o Firenze, protetti da ZTL già a maglie troppo larghe, invasi dal traffico e parcheggio selvaggio di altre migliaia di macchine in più.

E’ questo il cambiamento? È davvero il ritorno al passato della motorizzazione che occupa ogni spazio urbano l’unica direzione che si intende prendere per mostrare la “novità”? Dov’è finito l’impegno alla “dieta del traffico”, ossia a togliere auto dalle città per renderle di nuovo vivibili e sicure, sottoscritto da tanti candidati, compreso il vicepremier Di Maio, in campagna elettorale?

Noi siamo convinti che questa norma debba essere cancellata immediatamente, e insieme dovrebbe essere previsto un comma di scuse alla collettività per aver anche solo pensato un orrore del genere. Lo chiediamo con forza e ci aspettiamo rapidità nella correzione.

I firmatari

Federazione Italiana Amici della Bicicletta
Legambiente/Legambici
Kyoto Club
Associazione Salvaiciclisti Bologna
Associazione Salvaiciclisti Roma
Associazione Bike Pride Fiab Torino
Bikeitalia.it
Napoli Bike Festival
Genitori Antismog
Alleanza Mobilità Dolce
Greenpeace
Cittadini per l’aria

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