Il sindaco di New York ci mette la faccia: autovelox davanti a ogni scuola
Nei giorni scorsi la città di New York ha iniziato a installare 750 autovelox in prossimità delle scuole, con un piano per portare il numero delle telecamere a 2000 entro il 2021.
I dispositivi per il controllo delle velocità saranno attivi dalle 6 del mattino alle 22 della sera di tutti i giorni della settimana.
Si tratta della nuova strategia del sindaco Bill de Blasio per giocare in prima linea la partita della Vision Zero, ovvero di azzerare il numero di morti e feriti sulle strade della città.
L’annuncio del nuovo programma per la sicurezza stradale è stato fatto direttamente dal sindaco Bill de Blasio con un video girato lungo la East Tremont Avenue, nel Bronx. La scelta non è stata un caso, infatti la strada rientra nelle prime arterie per percentuale di morti e feriti gravi della città.
“Questo è un passo importante verso il nostro obiettivo di raggiungere la Vision Zero” ha detto il primo cittadino, aggiungendo che “gli autovelox sono uno strumento prezioso che ci aiuta a salvare la vita di innumerevoli bambini ogni anno, con questa azione inviamo un messaggio chiaro a tutti gli automobilisti: rispetta i limiti di velocità o ne pagherai le conseguenze“.
Non tutti i newyorkesi hanno apprezzato la decisione del sindaco che ha ricevuto una serie di critiche da coloro i quali credono che si tratti esclusivamente di una mossa per “fare cassa” ai danni degli automobilisti.
Ma la risposta di de Blasio non si è fatta attendere e ha rincarato ulteriormente la dose, sottolineando come la città di New York abbia già un limite massimo di velocità pari a 25 miglia all’ora (40 km/h) e a meno che non ci siano cartelli che indichino il contrario, quel limite va rispettato, altrimenti si sta infrangendo la legge.
Proprio per questo gli autovelox di New York, come accade in buona parte del mondo, non saranno segnalati, perché se c’è un cartello che indica il limite di velocità non serve averne un altro per indicare la presenza di un autovelox.
Come accade in ogni parte del mondo, ma non in Italia perché nel nostro paese è praticamente impossibile effettuare controlli di velocità in ambito urbano a causa dell’ art. 4 della legge 168/2002.
Proprio l’installazione di un autovelox davanti a ogni scuola d’Italia (e la conseguente abrogazione del suddetto articolo) è stata la principale richiesta che noi di Bikeitalia.it avevamo avanzato durante le audizioni in parlamento per le modifiche del Codice della Strada.
Il testo base del nuovo codice della strada, invece, continua a vietare l’utilizzo di apparecchi elettronici per il rilevamento delle velocità in ambito urbano e il risultato è che, mancando lo spauracchio della contravvenzione, nelle nostre strade continuerà a regnare il più totale disprezzo dei limiti di velocità.
Insomma, se a New York dimostrano di aver capito cosa sia la Vision Zero, il Parlamento italiano dimostra solo di avere zero visione.