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Pressing delle associazioni per la mobilità sul premier incaricato Conte

Una lettera scritta a più mani e che ha messo d’accordo molte delle associazioni che si spendono per la mobilità attiva nel nostro paese è stata inviata ieri all’attenzione del presidente del Consiglio dei ministri incaricato, Giuseppi Conte.

Giuseppe Conte

Il focus verte sulle questioni della lotta al cambiamento climatico e della qualità della vita nelle aree urbane, la richiesta è di investimenti per limitare lo strapotere delle automobili nella nostra vita quotidiana, anche attraverso una modifica del codice della strada e di abbandonare quella che viene definita “l’ossessione per le infrastrutture”.

La lettera arriva all’indomani delle dichiarazioni di discontinuità e del progetto di “nuovo umanesimo” in chiave green sbandierato dal premier incaricato di formare il nuovo governo.

Tra i firmatari ci sono le associazioni storiche FIAB, Salvaiciclisti, ma anche Kyoto Club, la Fondazione Michele Scarponi e Italian Cycling Embassy ed è un segnale di ritrovata unità tra chi ogni giorno si batte per strade più sicure e a misura di persona, segno che il nuovo governo dovrà fare i conti con una compagine di soggetti sempre più agguerriti per portare l’Italia in Europa, almeno sul fronte della mobilità.

Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera:

Egregio Prof. Conte,

inviamo questo messaggio mentre si accinge ad affrontare il gravoso compito di trovare un percorso politico-programmatico per dare un futuro di Governo al nostro Paese e per individuare persone di qualità e competenza che possano gestire con efficacia i temi a loro affidati per il bene dell’Italia e dell’Europa.

La conclamata emergenza climatica e ambientale ha bisogno di essere affrontata con una visione nuova dello sviluppo economico della società. Un’emergenza che va affrontata con urgenza e provvedimenti di lungo periodo, perché questo cambiamento ha bisogno di tempi lunghi ed investimenti pubblici.
Un rilancio economico che metta al centro le tematiche ambientali e il contrasto della crisi climatica comporta una ridefinizione del mercato del lavoro e la soluzione a molti dei danni provocati da una cronica disattenzione alla casa di tutti, l’ambiente in cui viviamo.

Considerato che l’attuale modello di mobilità, basato prevalentemente sull’uso dell’auto privata, fa parte di un modello di sviluppo obsoleto, dannoso per l’ambiente, per gli equilibri climatici, per la salute e la sicurezza urbana, come Associazioni che rappresentano migliaia di cittadini e cittadine per la mobilità sostenibile invitiamo a mettere al centro della sua azione futura e dei criteri di scelta dei nuovi Ministri un piano di rinascimento ecologico delle città:

– ripensando il ruolo del Ministro dei Trasporti, affidandolo a persona dotata di competenze specifiche e visione di insieme e che superi l’ossessione per le infrastrutture mettendo al centro dell’azione la buona mobilità delle persone;
– portando a termine la riforma del Codice della Strada per garantire maggiore sicurezza sulle strade, per dare più spazio e diritti all’utenza vulnerabile e non inquinante della strada;
– investendo ingenti risorse pubbliche e promuovendo progetti per potenziare il trasporto collettivo, la mobilità ciclistica e in sharing, come già avviene in molte città di altri Paesi europei grazie al protagonismo di quei Governi;
– prevedendo nuovi investimenti per  la riqualificazione urbana, con l’obbiettivo di sottrarre le città al giogo delle auto, restituire spazio pubblico alle persone, migliorare la vivibilità e la socialità, rilanciare le periferie e la dimensione umana della vita dei quartieri e del commercio.

Nell’augurare buon lavoro, rimaniamo a Sua disposizione per un incontro con una nostra delegazione successivamente all’insediamento del nuovo Governo.

FIAB Onlus
Salvaiciclisti
Legambici
Alleanza Mobilità Dolce
Kyoto club
Bike to school
Rete #vivinstrada
Fondazione Guccione
Fondazione Michele Scarponi
Milano Bicycle Coalition
Italian Cycling Embassy

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