Mobilità

Fase 2, i Comuni chiedono modifiche al Codice della Strada per ridisegnare le città

Fase 2, i Comuni chiedono modifiche al Codice della Strada per ridisegnare le città

I Comuni chiedono modifiche al Codice della Strada per poter ridisegnare la viabilità nella Fase 2 e distribuire meglio gli spazi urbani, a favore della mobilità sostenibile. Questo è emerso nell’ambito di un convegno online dal titolo “Superare le distanze – La mobilità urbana dopo l’emergenza Covid-19” organizzato dal parlamentare Diego De Lorenzis (Movimento 5 Stelle), vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, a cui hanno preso parte alcuni assessori alla Mobilità delle principali città italiane.

Napoli, Bologna, Torino, Lecce e Genova: sono state queste le città che hanno avuto modo di confrontarsi con il sottosegretario ai Trasporti Roberto Traversi in un dibattito moderato da Paolo Pinzuti, Ceo di Bikenomist e direttore editoriale di Bikeitalia.it

Ciò che è emerso dal convegno è una necessità impellente di far ripartire le città italiane dalla mobilità attiva e di sfruttare questo momento storico per riuscire a portare a casa quel cambiamento nelle abitudini di mobilità tanto richiesto da cittadini e associazioni di categoria.

https://www.facebook.com/DiegoDeLorenzis.M5S/videos/549187176035899/

Gli assessori presenti hanno rimarcato al governo nella persona del sottosegretario di accogliere al più presto le richieste contenute all’interno del documento per la ripartenza firmato dall’ANCI. In particolare, per quanto riguarda la mobilità ciclistica i comuni chiedono:

  • Attraversamento ciclabile in intersezioni e tratti stradali a cui non afferiscono corsie o piste ciclabili anche mediante sola segnalazione orizzontale in sede di intersezione;
  • Accostamento del veicolo in svolta a destra;
  • Introduzione di lanterne semaforiche per i ciclisti anche per corsie dedicate alle svolte;
  • Attestamento avanzato per biciclette e/o cosiddetta “casa avanzata”;
  • Istituzione di corsia ciclabile con sola segnaletica opportunamente tratteggiata tra corsia veicolare e corsia di sosta.

L’invito è arrivato soprattutto da Claudio Mazzanti, assessore nel Comune di Bologna che tra le città italiane è probabilmente la più pronta ad affrontare il cambiamento su due ruote grazie al suo Biciplan, il piano urbano dedicato alla mobilità ciclistica. Mazzanti ha sottolineato inoltre come Bologna non abbia fatto alcun passo indietro rispetto a misure di pedonalizzazione e Ztl intraprese negli anni precedenti, segno che l’amministrazione crede fortemente nelle politiche di mobilità attiva.

Hanno parlato di visione invece l’assessore Maria Lapietra di Torino e Alessandra Clemente di Napoli, le quali entrambe hanno ben chiaro che il ritorno alla normalità non può essere un ritorno alla motorizzazione di massa. A Napoli verranno realizzate 4 Ztl in più e sono in previsione anche alcune corsie ciclabili di emergenza. Anche Lapietra, a Torino, invita all’uso della bicicletta e annuncia controviali a 20 Km/h con case avanzate all’incrocio e nuove corsie ciclabili.

Tra le richieste portate avanti dagli ospiti è arrivata anche l’idea di Bikeitalia.it di mutuare un incentivo già presente in Francia per riparare la propria bicicletta e non solo per comprarne una nuova, un modo per iniettare soldi nell’economia reale e nei piccoli artigiani.

La registrazione integrale del convegno è disponibile a questo link.

Commenti

  1. Filippo Bonali ha detto:

    Accostamento del veicolo in svolta a destra.

    Non si capisce cosa si intende.
    Potete spiegare? grazie.

  2. Maurizio Lombardo ha detto:

    questa sera guardando il telegiornale sono rimasto sgomento.
    E’ già cominciata la guerra mediatica contro la viabilità alternativa, soprattutto contro le ciclabili e le biciclette.
    un attacco a tutto campo e da tutti i fronti .
    Commercianti, automobilisti, pedoni, addirittura ciclisti che trovano scomode le nuove ciclabili.
    Non contiamo niente, manca comunicazione, nessuno riconosce le potenzialità, come sostengo da tempo, siamo un popolo morto e non ci meritiamo altro che quello che ci stà accadendo.

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