Domenica 21 febbraio 2021 è stato eletto il nuovo presidente della Federazione Ciclistica Italiana: Cordiano Dagnoni guiderà la FCI nel quadriennio 2021-2024, dopo 16 anni di presidenza di Renato Di Rocco.
L’elezione di Dagnoni è avvenuta al ballottaggio con 128 voti (55,9%) su Silvio Martinello (96 voti): dopo il primo turno nessuno dei 3 candidati in lizza (dopo il ritiro del quarto contendente, Fabio Emilio Perego, ndr) era riuscito ad ottenere la maggioranza, con la sconfitta un po’ a sorpresa di Daniela Isetti (vicepresidente vicario uscente). Alle elezioni erano presenti 229 delegati votanti (su 243 aventi diritto al voto).

Al termine dell’assemblea elettiva presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino c’è stato il passaggio di consegne tra Di Rocco e Dagnoni:
Nel comunicato stampa della Federciclismo che annuncia i risultati delle elezioni si traccia un breve profilo del neopresidente: “Cordiano Dagnoni, 56 anni, milanese di Rodano, imprenditore, un passato da pistard e una lunga dirigenza in ambito sportivo. Nel suo albo d’oro figurano 10 titoli italiani e 3 europei come pilota di derny. Ha cominciato a correre da esordiente nel gruppo sportivo Darimec. Sposato con Paola è papà di Ludovico e Leonardo. È attualmente amministratore delegato della Dagnoni Group”.
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Eletti anche i tre vicepresidenti: Carmine Acquasanta (vicario, della squadra di Daniela Isetti); Ruggero Cazzaniga (della squadra di Cordino Dagnoni); Norma Gimondi (della squadra di Silvio Martinello).
Il programma del nuovo presidente della Federciclismo è disponibile qui, dopo l’elezione le sue prime parole sono state: “Adesso inizia il lavoro vero. Il primo obiettivo è quello di ricompattare il movimento e voglio farlo con il contributo di tutti, anche di coloro che non mi hanno votato. Sono cresciuto nel motto ‘delega e controlla’; sono convinto che sia un ottimo modo per far crescere ancora di più una Federazione che ha bisogno di competenze, dinamismo e entusiasmo di tutti. Il gruppo di lavoro che è uscito da queste elezioni è espressione di tante sensibilità, com’è giusto che sia in una federazione vitale e ricca come la nostra. È giusto, per questo, si tengano in considerazione le istanze di tutte le realtà regionali e territoriali, come ho più volte ricordato durante questa campagna elettorale”.