Mobilità

Ciclovia della Cultura Bergamo-Brescia: ecco il progetto

È stato presentato ufficialmente il progetto della Ciclovia che unirà Brescia e Bergamo, le due Capitali italiane della Cultura 2023. Si tratta del primo progetto concreto che le due città capoluogo stanno facendo insieme da quando hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento.

Si tratta di una via ciclabile lunga circa 75 km che collegherà, non solo simbolicamente, i patrimoni Unesco presenti nelle due città, le mura venete di Bergamo con il complesso San Salvatore-Santa Giulia e il Capitolium di Brescia. La Ciclovia avrà anche il compito di valorizzare a dovere il territorio che verrà attraversato, particolarmente ricco di cultura, tradizioni, storia e natura.

Ciclovia della Cultura Bergamo Brescia tracciato

Un progetto molto ambizioso che sta coinvolgendo con solo i Comuni e le Province di Brescia e Bergamo, ma anche i 27 Comuni attraversati dalla Ciclovia e poi ancora consorzi, enti, distretti turistici, comunità montane e associazioni del territorio.

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IL PERCORSO

L’idea del tracciato della Ciclovia della Cultura si estenderà per circa 75 km a cui si aggiungeranno 11 anelli ciclabili per un totale di ulteriori 70 km nelle zone di particolare interesse.

Ciclovia della Cultura Bergamo Brescia + anelli

Partendo da Bergamo ci si collegherà subito con la ciclovia del Parco del Serio, per poi passare dai borghi storici di Brusaporto, Costa di Mezzate e Montello. Il tratto tra Gorlago e Chiuduno verrà invece percorso distanziandosi dalla trafficata strada provinciale, mentre tra Grumello del Monte e Castelli Calepio sarà possibile percorrere due giri ad anello. Il lago d’Iseo verrà raggiunto passando da Sarnico e Paratico, seguendo il percorso della ciclovia della Rosta. La Riserva Naturale delle Torbiere sarà assoluta protagonista del primo tratto bresciano della ciclovia, che poi si addentrerà in Franciacorta passando dai borghi storici di Provaglio d’Iseo, Borgonato e tra i castelli di Passirano, Bornato e Paderno Franciacorta.

Successivamente la ciclovia esplorerà gli affascinanti vigneti tra Gussago e Cellatica per poi addentrarsi nella città di Brescia passando a nord del quartiere del Carmine. Questa, ideata e presentata da Christian Novak e Mariasilvia Agresta del consorzio Poliedra del Politecnico di Milano, è solamente una prima ipotesi di percorso che però è già stata verificata da ben 5 sopralluoghi sul campo.

IL PROGETTO

“Essendo le due ciclovie provinciali (la Bergamo-Sarnico e la Paratico-Brescia) già sostanzialmente attive, i comuni hanno già realizzato diversi tratti ciclabili ma spesso questi non hanno la qualità adatta per un percorso cicloturistico di livello internazionale, perché molto minimali e deteriorati nel tempo. – ha spiegato Christian Novak del Politecnico di Milano – La cosa più importante che questo progetto farà è un’opera di manutenzione straordinaria molto diffusa sui tratti ciclabili esistenti. La stima è che ci saranno circa 10-20 km di piste nuove da realizzare, ma bisogna soprattutto usare i tracciati già presenti e riqualificarli”.

Ciclovia della Cultura mappa inquadramento

Oltre a questi due percorsi già esistenti il progetto si incrocerà anche altre importanti piste ciclabili (come ad esempio la ciclovia della Valle Seriana o la Ciclovia Monaco-Milano, quella dell’Oglio così come quella del Mella) in modo da creare una sinergia che sarà di giovamento per tutta la rete ciclabile europea.

Ciclovia della Cultura Bergamo Brescia le Mura Venete di Bergamo
Le Mura Venete di Bergamo

“Si farà un utilizzo più coerente dei centri storici attraversati (che saranno ben 34, ndr) – continua Novak – Ci piacerebbe infatti realizzare alcuni chilometri di pavimentazione in pietra nei centri storici minori, dotandoli di un fondo con un grip adatto per un utilizzo in bici in totale sicurezza”.

Capitolium Brescia
Il Capitolium di Brescia

Il percorso della ciclovia culturale interesserà un totale di circa 800 beni di interesse storico-culturale, 3 parchi regionali (Colli di Bergamo, Serio e Oglio nord), 3 parchi di interesse sovracomunale e la riserva naturale delle Torbiere del Sebino, oltre che le bellissime colline della Franciacorta e i paesaggi del lago d’Iseo. Un patrimonio da valorizzare e rendere maggiormente visibile anche per mezzo di una segnaletica stradale e una cartellonistica informativa, che rendano il progetto iconico e riconoscibile.

Castello di Passirano
Il Castello di Passirano

LA PRESENTAZIONE

All presentazione in videoconferenza del progetto oltre che i due sindaci delle città capoluogo, Giorgio Gori ed Emilio del Bono che si sono detti entusiasti e particolarmente appassionati da questa nuova ciclovia, erano presenti anche i consiglieri delegati delle Province di Bergamo e Brescia, rispettivamente Claudio Bolandrini e Andrea Ratti, gli Assessori alla Cultura Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, e gli Assessori alla Mobilità dei due Comuni capoluogo ovvero Stefano Zenoni e Federico Manzoni.

LE PAROLE DI GIORGIO GORI

“Sarà un percorso sicuro e adatto a tutti, ai ciclisti più esperti e a quelli meno edotti, adulti e bambini, persone fragili e non, un progetto in cui vale la pena cimentarsi – ha commentato il primo cittadino di Bergamo – .Un progetto che immaginiamo a 2 step, il primo da completare sicuramente entro il 2023 e che prevede l’itinerario culturale che recupera l’esistente. L’altro è il progetto completo, che prevede la realizzazione di alcune infrastrutture, ponti ciclopedonali sui fiumi, ma anche la riqualificazione del fondo di questa ciclovia, cose che ovviamente dipendono da quante risorse riusciremo ad aggregare”.

IL PENSIERO DI EMILIO DEL BONO

“Questa ciclovia è una grande occasione per mettere in moto teste, intelligenze e risorse, è uno dei pezzi di questo puzzle che andremo a costruire verso il 2023 – ha detto il primo cittadino di Brescia Emilio Del Bono -. I nostri sono territori che hanno bisogno di progettare, di pensare al futuro e di farlo insieme e questa buona progettualità porterà ad azioni concrete. La ciclovia culturale ha sia un valore simbolico nel mettere insieme e far dialogare le nostre due comunità, sia un fatto pratico nel ricucire finalmente queste reti di ciclabilità che esistono ma sono costantemente interrotte e hanno bisogno di una sartoria molto attenta. La figura della bicicletta rende molto bene l’idea delle due città di Brescia e Bergamo, due ruote che dovranno viaggiare insieme e avranno bisogno di forti connessioni tra le due ruote, queste connessioni sono i nostri territori provinciali, la nostra rete istituzionale e i tanti operatori”.

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Commenti

  1. Avatar roberto ha detto:

    Buongiorno

    Speriamo che la ciclovia, pista ciclabile Bergamo Brescia, sia adatta anche ai disabili che vanno in HANDBIKE, evitare eventuali scalini, o dossi alti, in quanto la nostra seduta dista da terra circa 8 cm, inoltre calcolare la giusta distanza, nei passaggi dove ci sono dei dissuasori per moto (barriere di ferro a tubi) nell imbocco delle piste ciclabili, che solitamente sono doppi a distanza ridotta, questo implicherebbe che la nostra handbike lunga 2 metri non possa passare. In Trentino nelle loro piste ciclabili i dissuarori sono distanti, non solo per noi disabili con handbike, ma anche per le mamme che in bici hanno un carrellino attaccato per portare il loro figlio o il loro cane. iissuasori devono lasciare passare le nostre handbike che hanno una larghezza di 70 cm (margine delle due ruote posteriori). Dare la possibilità anche di poter far circolare disabili con carrozzine, carrozzine elettriche o moto elettriche adatte ai disabili (fornite dall’inps), queste hanno una larghezza di circa 80/100 cm (sono costruite con 4 ruote, sono dimensioni di stabilità per il disabile seduto su questi scouter elettrici a quattro ruote che cmq viaggiano a 12 km orari. Nel caso volete una mia collaborazione sono a vostra disposizione, per poter far si che tutti possano usufruire queste piste ciclabili. Nella Valle Seriana, queste informazioni non sono state adottate e per noi NON ACCESSIBILI. L anno scorso veso marzo 2023 ho contattato la Comunità Montana della Valle Seriana, parlando con l’assessore di queste segnalazioni, ma non sono state nemmeno ascoltate, PERCHE’?

  2. Avatar Graziano Coppa ha detto:

    Bè magari. Ho fatto la Brescia-Paratico l’anno scorso e, a parte pochi tratti, non è particolarmente bella. Passa attraverso zone industriali, strade trafficate, e con un numero di curve molto alto, tanto che aumenta di molto il chilometraggio

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