Mobilità

Londra, la moderazione del traffico nelle strade residenziali migliora anche i quartieri più poveri

Succede spesso di sentire teorie per cui gli interventi di riqualificazione dello spazio pubblico e di moderazione del traffico vengono effettuati esclusivamente in contesti urbani già avvantaggiati, dando maggiori attenzioni a chi già vive in contesti agiati, lasciando indietro aree della città più critiche e con maggiori necessità di intervento.

Si tratta spesso di chiacchiere da bar o affermazioni avanzate da associazioni di quartiere, da gruppi politici all’opposizione o da liberi cittadini. Per rispondere a queste accuse, che colpiscono più o meno giustamente diverse realtà urbane in tutto il mondo, la città di Londra ha diffuso uno studio, riportato dal The Guardian, in cui i dati sostengono il contrario.

I dissuasori posizionati in alcune aree di Londra

Infatti, una delle perplessità avanzate spesso rispetto al piano Low Traffic Neighborhoods (LTN) di Londra era proprio quella di andare a intervenire in aree della città già “ricche”, che in qualche modo potevano permettersi di muoversi maggiormente a piedi o in bicicletta, andando a spostare il traffico nei quartieri più poveri, peggiorando la situazione di aree già critiche.

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La teoria nasce dal fatto che i quartieri a basso traffico di Londra utilizzano dei “filtri architettonici” (come ad esempio fioriere, transenne, eccetera) per cercare di ridurre il traffico automobilistico di attraversamento sulle strade residenziali, spostandolo così su altre arterie stradali.

I dissuasori posizionati in alcune aree di Londra

La ricerca ha demolito l’argomento principale degli oppositori agli interventi di LTN: esaminando circa 400 aree a basso traffico create a Londra durante lo scorso anno emerge la teoria opposta, ovvero che i quartieri più critici hanno beneficiato di queste trasformazioni e che le persone che non posseggono un’auto hanno maggiori probabilità di vivere in un LTN, oltreché in generale i londinesi neri, asiatici e di altre minoranze etniche sono leggermente più propensi alle trasformazioni rispetto invece ai residenti bianchi del posto.

Alcuni risultati dalla ricerca

Secondo i gruppi locali che si battono per aumentare le aree pedonali e le piste ciclabili i risultati indicano che i quartieri a basso traffico dovrebbero essere implementati ulteriormente anziché essere eliminati a causa delle obiezioni avanzate da una minoranza di residenti.

Alcuni risultati dalla ricerca

Il caso londinese dimostra come spesso la percezione dall’esterno su importanti progetti di modifica dello spazio pubblico siano poi l’esatto contrario della realtà dei fatti. La ricerca e quindi il ricorso a dati precisi, chiari e oggettivi potrà essere usata dall’amministrazione comunale per ampliare ulteriormente il piano di Low Traffic Neighborhoods.

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