Bici

“Io rispetto il ciclista”: metti un cartello salva ciclisti nel tuo Comune!

“Io rispetto il ciclista”: metti un cartello salva ciclisti nel tuo Comune!

22 Aprile 2021 muore Silvia Piccini, 17 anni, uccisa da una macchina mentre si allena in bici.

22 Aprile 2017 muore Michele Scarponi, 37 anni, ucciso da un furgone mentre si allena in bici.

In questi 4 anni che separano Silvia da Michele è morto un ciclista ogni 35 ore. Un ciclista ogni 35 ore.

Non sono mai stata avvezza alla matematica quindi non voglio far calcoli che mi farebbero rabbrividire ma sono convinta che in Italia non possa morire quasi un ciclista al giorno. Non è possibile. Non ha senso.

Io rispetto il ciclista Paola Gianotti

Proprio nella nostra stupenda Italia, dove si pedala tra i colli innevati, sulle dolci colline, lungo il mare e tra castelli e musei, dove ogni angolo ha un pezzo di storia, dove ogni piazza ha la sua manifestazione folcloristica e dove su ogni tavola c’è una chicca che soddisfa tutti i palati. Ho girato il mondo in lungo e in largo sulla mia bici ma credo che questo concentrato di bellezza ci sia solo in Italia e in davvero pochi altri Paesi al mondo.

Paola Gianotti firma il cartello "Io rispetto il ciclista"

E allora cosa stiamo aspettando a rendere il nostro bel Paese un posto dove non muore un ciclista ogni 35 ore?
Io lotto per la sicurezza stradale da anni, da quando mi hanno investita nel deserto degli Stati Uniti durante il giro del mondo in bici e da quando rientrando dal giro del mondo ho conosciuto Marco Cavorso, il padre di Tommy, ucciso da una macchina a 14 anni mentre si allenava con la sua squadra.

Cartello "Io rispetto il ciclista"

Insieme a Maurizio Fondriest abbiamo fondato l’Associazione “Io rispetto il ciclista” che vuole promuovere la sicurezza del ciclista sulla strada attraverso diverse attività ma in particolar modo con l’installazione dei cartelli sulle strade che indicano la presenza di un ciclista e l’indicazione di sorpasso ad un metro e mezzo di distanza.

Un progetto lungo e ambizioso che ad oggi ha visto già l’installazione di oltre 800 cartelli in più di 200 Comuni Italiani tra cui Torino, Alba, Siena, Caltagirone, Civitanova Marche. L’associazione, grazie al prezioso aiuto dell’amica nonché ciclista Cristina Doimo, ha invitato tutti i Comuni Italiani a installare i cartelli salva ciclisti, cartelli che in molti paesi europei sono già presenti e che dobbiamo portare sulle nostre strade il più possibile.

Ci aiuti a far installare nel tuo comune i cartelli salva ciclisti? Ecco cosa devi fare:

  • contatta il tuo Comune nella figura del Sindaco, Vice Sindaco, Assessore all’Urbanistica o allo Sport o al Turismo
  • proponi il progetto del posizionare i cartelli del rispetto del ciclista sulla strada spiegandone le ragioni
  • ricorda al Comune che non ci sono costi se non la produzione del cartello con la grafica predefinita
  • identifica insieme al comune quali possono essere i posti strategici lungo le strade magari maggiormente frequentate dai ciclisti in cui posizionare i cartelli
  • scarica il nostro file con la grafica del cartello che può essere personalizzata con lo stemma del Comune
  • i cartelli devono essere visibili quindi consigliamo una misura di almeno 90x60cm per cartello.

Scrivici a [email protected] per avere ulteriori dettagli in caso non ti fosse chiaro qualche passaggio.
Contiamo sul tuo aiuto. Contiamo di rendere l’Italia un Paese dove tutti noi ciclisti possiamo pedalare senza rischiare ogni giorno di morire facendo ciò che ci piace di più. Metti anche tu il tuo cartello!

Meccanica per Bici da Corsa e Gravel

Corso Online

Scopri di più

Commenti

  1. Daniela Varisco ha detto:

    A Carugate sono stati installati a settembre, a seguito di una mozione che ho presentato in consiglio comunale, accanto a questo serve anche educazione però, vorrei proporre alla scuola guida del mio paese di inserire un breve modulo sulla sicurezza di bici e pedoni, proprio a partire dall’istallazione di questi cartelli. Avete notizie di iniziative simili già realizzate? grazie

  2. stefano ha detto:

    Vedere questi cartelli è già una bella iniziativa, per dare un segnale importante e provare a far rispettare i ciclisti, tuttavia dobbiamo risolvere il problema alla radice come avviene nel nord Europa. “LE BICICLETTE HANNO LA PRECEDENZA”. Coinvogiamo la comunità europea per una regola europea.

  3. Cristina ha detto:

    Buongiorno, bellissima iniziativa, ma secondo me dovrebbe essere direttamente l’associazione che contatta il sindaco del paese (naturalmente con segnalazione del ciclista) potrebbe avere più visibilità rispetto ad un semplice cittadino, soprattutto se il sindaco in questione non è particolarmente amante di questo sport.
    Complimenti per l’iniziativa, spero vivamente che possa aiutarci a vivere più serenamente le nostre uscite.

    1. Manuel Massimo ha detto:

      Buonasera,

      in Italia ci sono 7.904 Comuni: l’obiettivo dell’Associazione – che già direttamente ne ha contattati diverse centinaia e ha installato i cartelli in buona parte di quelli che hanno aderito all’iniziativa – vuole essere proprio di diffondere il messaggio direttamente attraverso i cittadini che diventano così parte attiva e riescono a perorare la causa della sicurezza stradale dei ciclisti con i propri rappresentanti eletti. L’unione fa la forza.

      Manuel Massimo (Direttore responsabile di Bikeitalia.it)

  4. Tiziano Speltoni ha detto:

    L’Italia é il fanalino di coda in Europa come attenzione a sensibilità nel gestire la circolazione stradale urbana ed extraurbana. Ci sono assessori all’urbanistica in ogni comune e nessuno è capace di prendere esempio da altri paesi europei … troppo presi poverini. I vigili urbani, altra categoria, solo pronta ad appiopoare multe per fare cassa ai comuni in difficoltà finanziaria ….. Ahimè

  5. Gianfranco ha detto:

    Mi attiverò presso la mia amministrazione comunale. Anche qui nel basso Piemonte si rischia spesso di essere investiti da automobilisti distratti o scorretti

  6. Vito ha detto:

    Grazie Paola lo farò sicuramente. Credo che in questo momento in cui si parla molto di Recovery fund ad impronta green sia doveroso inserire finanziamenti che sostengano e favoriscano la viabilità su bicicletta. Le nostre strade sono spesso ad alto rischio per i ciclisti ed anche le ciclabili sono mal progettate e poco diffuse.

  7. Maurizio ha detto:

    Grazie Paola, E’ una delle miglior iniziative dell’anno.
    Dobbiamo renderci visibili, entrare nella coscienza collettiva. Deve diventare di costume l’attenzione alla categoria e pubblicizzare ovunque sia necessario la nostra presenza.

    Proporrò questa vostra iniziativa al nostro sindaco, persona sensibile a queste tematiche

    La strada è di tutti !! Non voglio farmi ghettizzare in pseudo ciclabili che sembrano rampe per disabili mal costruite e i disabili sanno di cosa parlo.

    Rendiamoci visibili a costo di sembrare degli alberi di natale e con messaggistiche efficaci come quelle da voi sponsorizzate sicuramente ci riusciremo.

    L’incoraggiato Maurizio, ciclista 365, 366 nei bisestili.

I commenti non vanno online in automatico ma vengono prima letti e moderati dalla redazione: la loro pubblicazione di norma avviene nei giorni feriali tra le 9 e le 18.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *