Terminata qualche mese fa, torna alla ribalta in questi giorni per aver vinto il secondo premio della rivista internazionale “Prestyge” in una classifica di oltre 150 progetti provenienti da tutto il mondo: parliamo della nuova piazza De Gasperi di Padova.
Dietro al progetto non ci sono grandi studi di architettura o famose archistar ma l’architetto Alberto Marescotti, dipendente comunale, con tanta voglia di cambiare il volto di un quartiere. È con questo spirito che la nuova piazza ha conquistato il cuore di tutti.
Da un parcheggio grigio, trasandato e spesso insicuro a un luogo polifunzionale colorato, alberato e attrattivo: piazza De Gasperi è il risultato della capacità di unire più funzioni in un unico luogo. Già prima dell’intervento l’area ospitava un parcheggio e un mercato settimanale, dopo il processo di riqualificazione la piazza ha mantenuto parte dei parcheggi, gli stalli per gli ambulanti e allo stesso tempo si è dotata di un campo da basket e da pallavolo oltreché di arredi e nuove alberature.
Una molteplicità di funzioni che fanno della piazza un vero caso studio, probabilmente tra i migliori in Europa, non a caso il progetto si è classificato al secondo posto del concorso internazionale.
Il progettista, l’architetto Marescotti, si dichiara ampiamente soddisfatto dei risultati e in un’intervista a Padova Oggi chiarisce: “In piazza De Gasperi ci interessava far capire che il parcheggio poteva diventare qualcos’altro: uno spazio per mercati temporanei, un teatro all’aperto estivo, un’area da gioco, uno spazio espositivo. Gli stalli colorati senz’altro si sporcheranno e si rovineranno con il tempo, ma era un elemento che ritenevo necessario proprio allo scopo di far capire che il parcheggio può diventare qualcosa in più. L’entusiasmo dei residenti ha superato le aspettative e senz’altro ha contribuito ai meccanismi successivi di utilizzo (…). Un anno fa i residenti chiedevano le solite cose: vigilanza, telecamere, transenne sotto i portici per evitare il transito dei ciclisti, segnaletica di divieto di bere e di bivaccare, che peraltro una parte di loro chiede ancora. Ma oggi è come se avessero alzato insieme lo sguardo e la linea dell’orizzonte: la domanda prevalente è di lasciare lo spazio pedonale e non riaprire il parcheggio, utilizzato in modo assolutamente spontaneo e continuativo da bambini, ragazzi, adulti e anziani. Penso che questa esperienza possa costituire un volano positivo in molte altre zone della città”.
Piazza De Gasperi può davvero essere replicata in diverse città italiane, andando a recuperare spazi sottoutilizzati e privi d’identità, garantendo un connubio di più funzioni utili a mantenere parti di città attive e attraenti.
Per vedere come è cambiata la piazza e i processi di realizzazione potete guardare il video promosso dal Comune di Padova:
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