Francia: incentivo per l’acquisto di ebike se rottami l’auto di proprietà. Ne avevamo già parlato come una delle possibili azioni annunciate dal governo francese per combattere i cambiamenti climatici, in questi giorni è arrivata la conferma: chiunque rottamerà un veicolo inquinante potrà acquistare una bici elettrica con un incentivo di 1.500 euro a cui sommare altri 1.000 euro in caso di acquisto di una cargo bike.
L’iniziativa è prevista tra le varie azioni intraprese dalla nuova legge francese per avviare la transizione ecologica del paese, un’interessante novità che permetterà a tutti i cittadini di rottamare la propria auto per l’acquisto di un mezzo veramente a emissioni zero.
La ricetta francese
L’idea dei cugini d’Oltralpe lascia davvero a bocca aperta se paragonata con gli annunci del governo italiano, in particolare del Ministro alla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, il quale ha dichiarato al Corriere della Sera che i nuovi incentivi per l’acquisto delle auto andranno anche a chi sceglierà di comprare auto a motore termico.
Sono 350 i milioni di euro di fondi pubblici che ancora una volta finiranno ad alimentare il mercato delle auto, ma questa volta non si limiteranno solo all’acquisto di auto elettriche o ibride, ma addirittura a quelle più classiche a motore endotermico, aiutando ancora una volta quelle case automobilistiche che più faticano ad adattarsi ai cambiamenti dettati dall’agenda climatica.
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Ridurre il numero di auto
L’iniziativa francese è del resto molto lungimirante e permette non solo di ridurre il numero di veicoli inquinanti in circolazione, ma più in generale di ridurre il numero di auto, con tutti i vantaggi che ne derivano.
In Italia simili iniziative per disincentivare il possesso dell’auto privata, portate avanti da poche amministrazioni comunali virtuose, hanno appunto il limite di essere attive soltanto su base comunale e non nazionale.
La norma francese invece permetterà a chiunque di comprare a prezzo scontato delle nuove e-bike. In questo modo aiuterà anche chi vive in aree suburbane a rinunciare all’auto oppure, forse più realisticamente, alla seconda auto di proprietà.
La decisione del governo italiano di incentivare il mercato dell’auto sembra davvero anacronistica, utile esclusivamente a vendere in gran numero le auto a motore termico già prodotte e rimaste invendute. Dunque a procrastinare ulteriormente il “bagno di sangue” della transizione ecologica annunciato dallo stesso Cingolani.
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Un bagno di sangue probabilmente inevitabile, ma tuttavia necessario e che in parte potrebbe essere attutito e gestito da nuovi investimenti statali mirati alla transizione ecologica del tessuto economico-produttivo del Paese. Del resto l’industria delle bicicletta italiana, nel suo piccolo, ha già annunciato importanti investimenti e nuovi posti di lavoro nel settore.
Fonte: Elpais