Il segmento delle ebike sta riscuotendo sempre più successo a livello mondiale perché la domanda è cresciuta enormemente – anche in seguito alla pandemia – e la tecnologia fa progressi ogni anno. Per molte persone le bici a pedalata assistita rappresentano un mezzo adatto agli spostamenti quotidiani, che può sostituire moto o scooter. La recente notizia della presentazione della VanMoof V da 45 km/h invita a fare una riflessione su un aspetto rimasto finora di nicchia: le due ruote motrici.
Ebike a due ruote motrici
Nelle specifiche costruttive dell’ultima nata in casa VanMoof viene indicato che il modello ha una doppia motorizzazione (oltreché una doppia sospensione, ndr): se un’azienda leader del mercato si sta orientando verso questa tecnologia è lecito pensare che siano maturi i tempi per diffonderla su larga scala nei prossimi anni e non che resti soltanto un esercizio di stile. D’altra parte le novità dei big spesso anticipano i trend del mercato, dunque l’ipotesi potrebbe avere una solida base.
Pro e contro
Pro. I vantaggi delle due ruote motrici, indipendenti, per un’ebike risiedono nel fatto di poter offrire prestazioni migliori, superare dislivelli più accentuati e avere maggiore grip in caso di terreni accidentati. L’elettronica può giocare un ruolo sempre più importante per caratterizzare i modelli in commercio, diversificando l’offerta e consentendo ai produttori di proporre nuovi modelli più performanti per una fascia di pubblico più esigente e intercettare nuovi clienti, magari persone che non andavano affatto in bicicletta (muscolare) e che si avvicinano alle ebike con provenienza dal settore motociclistico.
Contro. Due ruote motrici, con motori indipendenti per ciascuna ruota, richiedono maggiore potenza e un bilanciamento tra anteriore e posteriore per poter garantire il giusto apporto di assistenza in base alle condizioni in cui si pedala. Questo comporta la necessità di batterie ad alta capacità (più pesanti, ma anche più costose) e una componentistica più performante, a partire dai freni che su modelli del genere devono riuscire a garantire frenate potenti e precise senza il rischio di far bloccare le ruote (quindi freni a disco meccanici o idraulici di ottima fattura, ndr). Inoltre la potenza dei due motori va bilanciata per garantire una pedalata fluida e un’accelerazione sicura senza strappi.
Tipologie di ebike a due ruote motrici
Al momento le ebike con due ruote motrici non sono molto diffuse: le tipologie interessate da questo tipo di doppia motorizzazione appartengono prevalentemente alla famiglia delle fat-bike – come si evince da questo articolo tecnico comparativo sui migliori modelli presenti sul mercato USA – dal momento che le due ruote motrici e la componentistica dedicata fanno aumentare il peso complessivo del mezzo e le coperture generose appaiono più adatte a garantire guidabilità e robustezza.
L’evoluzione del concetto
Con VanMoof e la sua nuova ebike che, oltre ad avere due ruote motrici, ha doppie sospensioni e un telaio che accoglie tutta l’elettronica e con nessun cavo a vista, si va verso l’evoluzione del concetto: un mezzo semplice, senza complicazioni, facile da utilizzare e adatto a diversi usi. Con l’obiettivo di diffondere le pedalate (assistite) non solo tra chi già pedala una bicicletta ma a un pubblico potenzialmente molto più vasto. D’altra parte proprio VanMoof lo scorso anno, in piena pandemia, uscì con una pubblicità (censurata in Francia) che imputava al settore dell’automotive e ai combustibili fossili la situazione forte inquinamento e proponeva la bici (anche a pedalata assistita) come soluzione ideale per gli spostamenti urbani.
Nuovo standard per il futuro?
Se è vero che al momento la tecnologia delle due ruote motrici è limitata a pochi modelli in circolazione, è vero anche che i nuovi standard hanno bisogno di tempo per affermarsi: d’altra parte, fino a pochi anni fa, c’era molto scetticismo sulla diffusione dei freni a disco sulle bici da corsa. E invece oggi questa tecnologia, nata per le mtb, continua a diffondersi e migliorarsi e si è diffusa su larga scala al mondo delle bici da corsa. Se la direzione delle ebike sta andando verso le due ruote motrici, come sembra suggerire l’ultima nata in casa VanMoof, bisognerà attendere, monitorando le mosse del mercato.
Bellissima la VanMoof ad un prezzo accettabile, circa 3500e, ma quello che mi chiedo e`, verra considerata ciclomotore con tanto di obbligo di indossare casco da moto ed assicurazione?
La bici è però a trazione posteriore, così siamo abituati anche dalle moto, non saprei che effetto farebbe la sterzata ad alta velocità sotto trazione, sulla ruota anteriore, su una superficie scivolosa. Anche frenare con l’anteriore ti fa finire subito a terra. Anche le pieghevoli elettriche GoCycle hanno due motori piccoli. La batteria penso sia normale ed è assistenza alle salite, non forza motrice, come per queste specie di e-ciclomotori. Certo è che ad usare l’energia con saggezza si arriva più lontano!