Mobilità

Barcellona, alberi e fiori al posto delle auto: le vie del centro diventano corridoi verdi

Barcellona, alberi e fiori al posto delle auto: le vie del centro diventano corridoi verdi

La sindaca di Barcellona Ada Colau prosegue nel suo intento di stravolgere le strade della città per favorire la mobilità attiva e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Dopo le prime trasformazioni temporanee dello spazio pubblico di Barcellona attraverso interventi e soluzioni di urbanismo tattico, arrivano i progetti definitivi che cambieranno il volto delle strade.

Barcellona corridoi verdi
Barcellona, le nuove trasformazioni previste per l’area dell’Eixample

I nuovi lavori riguarderanno una parte dell’Eixample, quartiere frutto dell’espansione dell’urbanista Ildefonso Cerdà, dove Barcellona sta già sperimentando i superblocchi. Le quattro strade coinvolte dalla trasformazione vedranno diminuire drasticamente la aree pavimentate, eliminando completamente l’uso dell’asfalto e ricreando le condizioni per piantare moltissimi alberi, riducendo così il fenomeno dell’isola di calore in ambito urbano.

Le strade diverranno così delle aree a vocazione pedonale, dove muoversi a piedi o in biciclette sarà molto più semplice, sicuro e piacevole.

Secondo la sindaca Ada Colau, questo progetto di trasformazione urbana a cui sta lavorando con insistenza l’amministrazione cittadina sarà in grado di ripensare il “modello di città”: “Non si tratta di un’idea sporadica, ma di una progettazione a lungo termine che risponde alle esigenze dell’emergenza climatica che stiamo vivendo. Con questo e altri progetti nel 2023 la città avrà cambiato volto.”

Barcellona corridoi verdi
Barcellona, le nuove trasformazioni previste per l’area dell’Eixample

L’obiettivo di fondo dell’intervento che porterà a realizzare dei corridoi verdi nel centro di Barcellona è incrementare lo spazio pubblico di qualità, riducendo l’inquinamento del quartiere che è attraversato ogni giorno da 350.000 veicoli.

Al posto dell’asfalto verrà posizionato del granito nelle aree di maggior pregio, unito alle caratteristiche piastrelle di Barcellona, le “Flor de Barcelona” o in catalano “Panot de Flor”: mattonelle di cemento della misura 20 cm x 20 cm, riproducente in negativo un cerchio e quattro petali.

Queste permetteranno non solo di rendere l’ambiente più accogliente, ma di fare anche un investimento in termini di manutenzione stradale: così come i classici autobloccanti utilizzati in modo diffuso nei Paesi Bassi, anche le “Panot de Flor” sono resistenti e facilmente sostituibili.

Barcellona corridoi verdi
Barcellona, le nuove trasformazioni previste per l’area dell’Eixample

Lungo queste strade la vegetazione passerà dall’occupare dall’1% al 12% dello spazio: saranno messi a dimora 400 alberi e oltre 8.000 mq di specie arbustive. L’accesso veicolare alle strade riqualificate sarà limitato ai residenti e ai veicoli di servizio per emergenza o carico e scarico. Le automobili saranno così “ospiti” della strada, proprio come accade nei woonerven olandesi.

L’idea di città della sindaca Colau, fatta pedonalizzazioni, aree verdi, di nuovi tram e altre importanti trasformazioni urbane, non convince tutti: le criticità portate avanti dagli abitanti e dai commercianti sono diverse, tuttavia la storia ci insegna che una volta compresi i benefici è la popolazione stessa a non voler tornare alle condizioni precedenti.

I lavori per trasformare le strade di Barcellona in corridoi verdi dovranno essere conclusi in soli 9 mesi: oggi la città è un cantiere a cielo aperto, con enormi disagi diffusi, ma nel 2023 Barcellona andrà a elezioni e questo significa scommettere sul futuro dell’amministrazione cittadina.

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Commenti

  1. Silvia ha detto:

    Proprio come Milano vero?!?
    Questo è essere davvero green.

    [Questo commento è stato moderato prima di essere pubblicato – Bikeitalia.it]

  2. Marco S. ha detto:

    in italia stiamo aspettando la maghina elettrica che risolverà tutto!!

  3. Liliana Rota ha detto:

    Sarei molto interessata a conoscere il progetto che Alfredo sta preparando per la città di Torino. Io abito in un piccolo paese del Lecchese e come associazione stiamo preparando dei progetti che riguardano la viabilità ed il verde del nostro piccolo centro e abbiamo bisogno di ispirazioni concrete. Grazie

  4. Stefano ha detto:

    Sono sempre più convinto che il nostro paese, che in Europa ha forse il maggiore potenziale, rimarrà sempre (imbarazzantemente) ultimo. Mi chiedo quanti “adulti” abbiano un senso di colpa nei confronti dei nostri ragazzi, chiacchiere a parte…

  5. Gino ha detto:

    Che bello pensare che anche in Italia una delle più belle Nazioni al Mondo possa realizzare quello che sta succedendo
    La Spagna a Barcellona. Facciamo Copia e Incolla!!!?

  6. Elena Vincenzi ha detto:

    Barcellona ormai da moltissimi anni ci insegna cosa vuol dire AGIRE per la qualità dello spazio pubblico, su molteplici fronti. Chi ha avuto occasione di percorrerla, ha potuto godere di spazi aperti, strade, slarghi, piazze e giardini accoglienti, posti in perfetta continuità, riconoscibili e… semplicemente, molto belli.
    Complimenti a chi ha saputo portare avanti questi progetti (e non parlo solo degli anni recentissimi), mettendoli a terra con determinazione e un grandissimo senso civico. Augurandoci tutti di procedere per strade simili, in tutti i sensi e in tutte le nostre comunità.

  7. Alfredo ha detto:

    Questo è fattibile in molte città europee ma mentre altrove si parla solo, a Barcellona invece si agisce in qualità di vita urbana da garantire a cittadini=turisti dimostrando anche quanto sia veloce farlo e bene.
    Sto proponendo di farlo con uno strutturato progetto a Torino con una visione di “verde pulito” per tutti con tutti……non solo per piantare alberi ma anche e contemporaneamente per piantare la cultura degli alberi ,e così a proseguire
    Quali altre “scuse” troveranno le tante città per non agire?!

  8. Margiotta Palma ha detto:

    Che meraviglia! Che si sveglino nazioni come l’Italia, in alcune città tanto è stato fatto ma nel resto delle città il nulla. Verrò volentieri dall’Italia a godere del risultato di questo progetto. Si immagini, famiglie che vanno a fare acquisti con bambini che si potranno muovere in sicurezza oltre i benefici elencati nell’articolo!

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