Dal 2016 Barcellona è divenuta famosa in tutto il mondo per aver ideato i “Superblocchi“: un ripensamento dello spazio pubblico sfruttando la particolare maglia stradale della città. Tra i vantaggi della soluzione c’è l’idea di ricavare preziose aree pubbliche da destinare a nuove piazze e aree verdi allontanando il traffico di attraversamento e canalizzandolo su arterie specifiche esterne al Superblocco.
Nei giorni scorsi la sindaca di Barcellona Ada Colau ha annunciato però una grande rivoluzione: i vari Superblocchi, originariamente pensati a gruppi di 9 isolati diverranno un unico grande “super-Superblocco”, riducendo ulteriormente lo spazio di circolazione delle auto, liberando così suolo pubblico utilizzabile per creare nuove aree verdi, particolarmente assenti in città.
Lo sviluppo urbano di Barcellona degli ultimi cento anni ha infatti modificato l’idea originaria alla base degli isolati a forma ottagonale ideati dal grande urbanista Ildefonso Cerdá, andando progressivamente a erodere tutto lo spazio verde che il progettista aveva previsto svilupparsi all’interno di ogni singolo isolato.
La carenza di spazi pubblici in cui fare attività fisica, la scarsità di alberature e luoghi di socialità ha così portato l’attuale amministrazione a ripensare la maglia stradale come un’unica grande piazza pedonale. L’obiettivo del sindaco è infatti di creare un unico grande centro in cui le persone possano muoversi in sicurezza, dove grazie all’allontanamento delle auto e quindi alla riduzione del parcheggio sia possibile mettere a dimora qualcosa come 6,6 ettari di alberature e creare 21 nuove piazze.
Queste nuove aree verdi saranno contenute in una zona a preferenza pedonale di circa 33,4 ettari totale. I lavori dovrebbero iniziare nel 2022 con un costo da sostenere di 38 milioni di euro (neanche troppi considerando l’estensione dell’area, ndr), il piano rappresenta il tentativo della sindaca Colau di “pensare la città per il presente e il futuro, con meno inquinamento, una nuova mobilità e un nuovo spazio pubblico“.
All’interno dei Superblocchi le corsie per le auto sono già state fortemente ridotte, e i veicoli che possono passare per la zona interna del super isolato devono viaggiare a una velocità di 10 km/h, privilegiando gli spostamenti pedonali e ciclabili. Dal successo dell’iniziativa del 2016 la città ha più volte espresso la volontà di trasformare definitivamente l’intera superficie con Superblocchi: questo annuncio è il più grande passo verso tale obiettivo.
Il progetto prenderà il via anche con un concorso pubblico ideato per ridisegnare quattro nuove piazze lungo l’arteria principale della zona, il Carrer del Consell de Cent, già oggi in fase di riqualificazione.
Intanto gli uffici comunali hanno già creato alcune specifiche linee guida per la realizzazione degli interventi: almeno l’80% della superficie stradale dovrebbe essere ombreggiata da alberi, mentre almeno il 20% della superficie dovrebbe essere permeabile e quindi drenante per consentire al terreno di assorbire l’acqua piovana e migliorare la resilienza della città ai fenomeni di bombe d’acqua. Il progetto dovrà considerare in via prioritaria le esigenze di bambini e anziani e tutte le nuove aree pubbliche dovranno essere dotate di fontanelle.
In conclusione, secondo uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista Environment International , la piena realizzazione del piano di Superblocchi (503 blocchi) potrebbe prevenire 667 morti premature all’anno.
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